Un Federer regale ha compiuto, oggi, un'impresa destinata a cambiare la storia del tennis e della sua rivalità con Nadal, che della storia del tennis, almeno recente, è moltissima parte. Cinque set, cominciati con piglio antico da Roger Federer. Poi Nadal, il solito lottatore, si è rifatto sotto, ma oggi Federer era in stato di grazia, alcuni suoi rovesci incrociati hanno disegnato traiettorie che nemmeno Agassi, che si avvaleva però del rovescio a due mani. Eppoi Federer aveva una grande freschezza atletica e la tranquillità dei tempi belli. La feroce tenacia del maiorchino ha allungato la partita fino al quinto set. Questo sì. Ma era il giorno di Federer, del suo quinto Australian Open, del suo diciottesimo Slam. Della leggenda sommata alla leggenda. Il giorno di Federer. Che ha vinto alla fine 6-4, 3-6, 6-1, 3-6, 6-3. Senza più paure e remore, senza i fantasmi che Nadal gli aveva spesso ispirato. Ha giocato osando, sapendo di poter osare, ha eseguito il doppio dei vincenti rispetto al suo grande avversario. Ha vinto meritando di vincere. A dicembre, chi l'avrebbe detto? L'ho scritto un mucchio di volte, quando dominava Nadal e quando imperversava Djokovic. Oggi posso scriverlo a maggior ragione: Federer è il più forte ed il più grande tennista di sempre.
Incredibile, più che Nadal oggi ha battuto i fantasmi che aveva in testa, non credevo assolutamente potesse farlo, di solito poi era sempre crollato al quinto invece stavolta lo ha schiantato.
RispondiEliminaOltretutto per lunghi tratti ha imposto lui il gioco, cosa che mai era successa fra i due, è la prima volta che lo vedo giocare sciolto e sfoderare un po' tutto l'arsenale contro il maiorchino anche se continua sempre a mettersi troppo spesso dentro lo scambio lungo, con un gioco più aggressivo forse poteva vincere addirittura in tre set.
A latere comunque va detto che se avesse cominciato prima ad approcciarsi così a Nadal avrebbe vinto di più, di sicuro Wimbledon 2008 e l'Australian Open del 2009 che li perse proprio di testa ma forse anche 1/2 Roland Garros, nel 2011 per esempio era sicuramente superiore, in semifinale fece un capolavoro con il miglior Djokovic di sempre che era ancora imbattuto da inizio stagione poi in finale mollò di colpo al quarto.
Del tutto d'accordo. A Wimbledon 2008, Federer sembrava sotto incantesimo. Molte altre volte, ha creduto e temuto di non poter battere Nadal. Ne ha ingigantito la figura, peraltro notevole. Questa volta, invece, aveva un desiderio di torna a vincere uno Slam, superiore a tutti i dubbi. Nel momento solenne della partita, ha cambiato marcia, come gli succedeva di fare nel periodo d'oro 2004/2007. E Nadal, la cui faccia era eloquente, ha subito compreso che avrebbe perso.
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