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lunedì 28 luglio 2025

Tour de France 2025: le pagelle

Pogacar: voto 10. Vince il suo quarto Tour de France, conquistando quattro tappe, sono 21 in totale in carriera, e deve ancora compiere 27 anni. Il traguardo massimo dei cinque Tour, quelli conquistati Anquetil, Merckx, Hinault e Indurain, è alla sua portata. E potrebbe persino andare oltre. 

Vingegaard: voto 8. Le critiche non gli sono mancate, ma al Tour 2025 ha colto il terzo secondo posto della carriera, cui vanno aggiunte le due grandi vittorie del 2022 e del 2023. La storia del ciclismo parla chiaro: pochi hanno fatto meglio dello scalatore danese e Pogacar è in uno stato di grazia che dura dall'anno scorso. 

Lipowitz: voto 7,5. Il tedesco ha stoffa e le qualità per vincere una Grande Boucle negli anni a venire.

Onley: voto 7,5. Stesso discorso di Lipowitz, solo che il britannico è anche più giovane.

Jonathan Milan: voto 7,5. Due vittorie di tappa e la maglia verde finale. Sta diventando il miglior velocista del mondo.

Van Aert: voto 7. Talento immenso. Va forte dappertutto e questo è forse il limite paradossole più grande del campione belga. Tanti piazzamenti e poco successi importanti. Non al Tour, però, dove la decima vittoria di tappa in carriera, sui Campi Elisi, contro Pogacar, è significativa del suo valore.

Van der Poel: voto 7. Una grande vittoria e altri successi sfiorati. Non sempre si è amministrato con saggezza, come gli succedeva anche a inizio carriera. La classe, però, non si discute.

Evenepoel: voto 5,5. Successo meritato nella cronometro in pianura, per il resto ha faticato. Condizione insufficiente.

 

venerdì 25 luglio 2025

TdF 2025: a La Plagne vince Arensman

Diciannovesima tappa del Tour de France 2025, da Albertville a La Plagne, appena 93,1 km, 36 km meno del previsto: la tappa è stata accorciata per via di un'epidemia scoperta in un allevamento bovino lungo il percorso. Frazione insolita, anche più di prima insomma, perché davvero breve e con tanta montagna: tre gpm, il primo e quello finale, Col du Pré e La Plagne, horse categorie. Riesce ancora un colpo da lontano allo scalatore olandese Arensman. Pogacar e Vingegaard si controllano, fino allo sprint che vale il secondo posto di giornata, appannaggio del danese. Con loro anche Lipowitz, ormai sicuro del terzo posto finale a Parigi, visto il cedimento nella fase finale del britannico Onley. Perde tanto lungo l'ultima ascesa Roglic, che paga gli sforzi di una fuga anticipata tanto generosa quanto destinata a fallire: Roglic scivola all'ottavo posto della classifica generale.

venerdì 18 luglio 2025

TdF 2025: a Peyragudes poker di Pogacar

La tredicesima tappa del Tour de France 2025 è un cronoscalata breve ma durissima: 10,9 km da Loudenvielle a Peyragudes. Gli ultimi 8 km della frazione salgono con una pendenza media del 7,9%, con punte di ripidità nel finale intorno al 16%. Insomma, non trovare il ritmo in una gara del genere potrebbe costare minuti. 

Brillano Lipowitz e il veterano Roglic. Ancora una giornata difficile per Evenepoel, addirittura ripreso e superato, negli ultimi 50 metri, da un ottimo Vingegaard, partito due minuti dopo. A vincere, però, è un Pogacar irreale, che copre il percorso con 36" meno di Vingegaard, per il suo quarto successo parziale in questo Tour, il ventunesimo in carriera. 

giovedì 17 luglio 2025

TdF 2025: sull'Hautacam vince Pogacar

Auch-Hautacam, dodicesima tappa del Tour de France 2025: 180,6 km, horse categorie l'ultimo, quello appunto dell'Hautacam, in questa prima tappa sui Pirenei. Evenepoel va in crisi ben prima dell'ultima ascesa, cede oltre un minuto, ma poi, sorprendentemente, rientra. Dopo poche centinai di metri sull'Hautacam, Evenepoel si stacca di nuovo. Narvaez accelera, lo segue il capitano Pogacar con Vingegaard, che cede subito dopo, restando inizialmente a una decina di secondi dallo sloveno. Che sembra praticare un altro sport. Tiene un altro passo e fiacca la resistenza degli avversari. Pogacar vince, anzi stravince. Vingegaard cede più di due minuti. Il tedesco Lipowitz è ottimo terzo. Evenepoel arriva a oltre tre minuti e mezzo dall'asso sloveno, che coglie il suo terzo successo in questo Tour, il ventesimo in carriera.