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domenica 29 settembre 2013

Mondiali di ciclismo a Firenze: vince a sorpresa il portoghese Rui Costa. Nibali solo quarto, Bettini sbaglia strategia

Dopo la caduta ed il rientro faticoso nel gruppo dei milgiori, Nibali, peraltro notoriamente fermo in volata, avrebbe dovuto cedere i gradi di capitano a Pozzato, che in uno sprint a ranghi ristretti avrebbe potuto giocarsi il titolo con Valverde e Gilbert. Invece, no. Bettini non sa cambiare in corsa i piani della vigilia, al penultimo giro del circuito di Firenze attaccano Scarponi e Nibali, ma Joaquim Rodriguez tiene eccome. Lo stesso dicasi per Valverde, il più veloce, ed il portoghese Rui Costa, vincitore delle ultime due edizioni del Giro della Svizzera. Alla fine a Nibali, mai una grande classica in carriera, mancano le gambe. Vince Rui Costa, Rodriguez secondo, Valverde terzo. A Nibali, e Bettini, la medaglia di legno del quarto posto. Tutto sbagliato, tutto da rifare, avrebbe detto Bartali.

2 commenti:

  1. Se Pozzato avesse avuto la forza di rimanere con Nibali dopo la sferzata di Scarponi, sono sconvinto che lo avrebbe fatto e senza aspettare gli ordini di Bettini. E' da elogiare le genersita' di Nibali , attardato dalla caduta, riesce a recuperare un minuto ai migliori ed addirittura a staccarli nell'ultimo giro, con un Pozzato insieme a lui ,l'esito finale della gara sarebbe stato ben differente.

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    1. L'affondo di Nibali e Scarponi ha fiaccato la resistenza di Pozzato, è vero, ma anche quella di Cancellara e Gilbert. Il problema, però, è che Nibali, sapeva di poter vincere soltanto arrivando da solo. Allora mi domando, se non sarebbe stata scelta più saggia lasciare alla Spagna la responsabilità di un attacco al penultimo giro, sapendo che Pozzato avrebbe avuto la possibilità di vincere in volata. Insomma, l'Italia ha reso la corsa dura, ha fatto selezione, ma non aveva il colpo del ko, che al repertorio di Nibali, comunque bravissimo, è sempre mancato. Tanto valeva, tanto sarebbe valso anzi, giocarsi tutto allo sprint. Intanto, gli azzurri restano giù dal podio per il quinto anno consecutivo. Credo che Bettini qualche responsabilità ce l'abbia.

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