Finita l'avventura con il Danubio, Recoba viene tentato dall'idea di appendere le scarpette al chiodo. A 35 anni compiuti, con l'amara sensazione di avere sprecato molta parte di un talento immenso, fatica a trovare una squadra ancora disposta a credere nel suo sinistro dispettoso. Si fa avanti il Nacional de Montevideo, la squadra del cuore, dalla quale era partito, nel lontano '97, per l'avventura all'Inter. Recoba accetta di partire dalla panchina, sognando di giocare la Coppa Libertadores. In campionato, il buon giorno si vede dal mattino, esordisce con un gol meraviglioso, mentre arretra trova una coordinazione prossima alla perfezione, gol, pareggio del Nacional. Seguiranno altre quattro reti, tutte decisive, specialmente le ultime due, il rigore segnato allo scadere con il Penarol, in un derby tesissimo, ed il gol della vittoria del titolo di Apertura, a quindici minuti dalla fine, a coronamento di una rimonta straordinaria del Nacional. Esce di colpo dall'oblio degli ultimi anni, si dimostra decisivo, ringiovanisce. E si prepara a nuove avventure. A cominciare dalla Libertadores prossima ventura. Qui finisce, per ora, la storia di Recoba. E si torna alla cronaca. Dopo la pausa estiva, perché in Uruguay ora è estate, a febbraio ricomincerà il campionato. 12^ puntata (cfr. 1^ puntata, 2^puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata, 6^ puntata, 7^ puntata, 8^ puntata, 9^ puntata, 10^ puntata, 11^ puntata).
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