Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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lunedì 21 marzo 2016
Storia #Olimpiadi: #Seul1988. #Bordin oro nella maratona, Ben Johnson squalificato (22^ puntata)
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mercoledì 16 marzo 2016
Storia delle Olimpiadi (#Olimpiadi): #Montreal1976. La delusione di Mennea (19^ puntata)
Nel 1976 le Olimpiadi si tengono a Montreal, in Canada. L'Urss di Breznev domina il medagliere, precedendo la Germania Est, che ricorre, ma si scoprirà anni dopo, ad un uso sistematico del doping, ed agli Stati Uniti. C'è il boicottaggio della manifestazione da parte di molte nazioni africane. L'Italia continua nella sua parabola discendente, si classifica al quattordicesimo posto nel medagliere, assommando due ori, sette argenti e quattro bronzi. Klaus Dibiasi ottiene un leggendario terzo oro consecutivo, dopo quelli di Città del Messico e di Monaco, nei tuffi, piattaforma dai 10 m: è una delle pochissime soddisfazioni che toccano agli azzurri. Delude Pietro Mennea, che paga dazio alla responsabilità di favorito nei 200 m. Ottiene solo il quarto posto. Ma, saprà riscattarsi in modo straordinario. La sola medaglia per l'Italia, nell'atletica leggera, è quella d'argento conquistata da Sara Simeoni nel salto in alto: è l'inizio di una grande carriera per la Simeoni, che vincerà l'oro a Mosca 1980 e l'argento a Los Angeles 1984. Per restare all'atletica, nei 400 hs c'è la vittoria dello statunitense Edwin Moses, un prodigioso atleta che dominerà il decennio a venire, restando imbattuto tra il 1977 ed il 1987: Moses stabilisce il primato del mondo, correndo in 47"64. Fa qualcosa di ancora più grande, il cubano Juantorena, che, per la prima ed una volta nella storia dei giochi olimpici, vince sui 400 piani e sugli 800, l'ultima gara della velocità e la prima del mezzofondo: la sua falcata prodigiosa annichilisce gli avversari. Regina delle Olimpiadi è la ginnasta rumena Nadia Comaneci, che vince tre medaglie d'oro e vede assegnarsi numerosi "10" dalla giuria, comunicando un'idea di perfezione. (cfr. 1^ puntata, 2^ puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata, 6^ puntata, 7^ puntata, 8^ puntata, 9^ puntata, 10^ puntata, 11^ puntata, 12^ puntata, 13^puntata, 14^ puntata, 15^ puntata, 16^ puntata, 17^ puntata, 18^ puntata)
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martedì 15 marzo 2016
Storia delle Olimpiadi (#Olimpiadi): #Monaco1972 (Monaco di Baviera 1972). Il trionfo di Mark Spitz, bronzo per Mennea sui 200 m (18^ puntata)
Le Olimpiadi sbarcano a Monaco di Baviera nel 1972 e vengono funestate da un terribile attacco terroristico: anche il tempio dello sport viene profanato. I giochi di Monaco di Baviera rivelano al mondo il talento straordinario del nuotatore statunitense Mark Spitz, che conquista 7 medaglie d'oro in sette gare, stabilendo altrettanti primati del mondo. Solo trentasei anni dopo, Michael Phelps, a Pechino 2008, saprà fare meglio, conquistando otto ori. Nel medagliere, torna a vincere l'Urss, seguita dagli Stati Uniti e dalla sorprendente Germania dell'Est, di cui solo molti anni dopo si scoprirà il ricorso sistematico al doping di stato, che continuerà fino a Seul 1988. L'Italia, che vive un periodo di grave recessione economica e sperimenta gli inizi di un decennio cupissimo sul piano politico e sociale, fa appena meglio che a Città del Messico ed ottiene il decimo posto, assommando 5 ori, 3 argenti e 10 bronzi. Nell'atletica leggera, la sorpresa più grande viene dalla velocità, con il sovietico Valerij Borzov che vince i 100 ed i 200 m, dopo un lunghissimo dominio di atleti di colore in entrambe le specialità. Sui 200 m, l'Italia ottiene una medaglia di bronzo, con un giovane velocista di Barletta, che vive da asceta presso la Scuola Nazionale di atletica leggera del Coni di Formia, Pietro Mennea: diventerà uno dei maggiori campioni della velocità di sempre. Nel fondo, c'è da registrare la doppietta sui 5.000 e sui 10.000 m del finlandese Viren, che si ripeterà quattro anni dopo a Montreal, facendo rivivere la grande tradizione finnica di Kolemainen e di Nurmi. Nel pugilato, categoria peso massimo, c'è il primo oro di un giovane colosso cubano dal grande avvenire, Teofilo Stevenson. (cfr. 1^ puntata, 2^ puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata, 6^ puntata, 7^ puntata, 8^ puntata, 9^ puntata, 10^ puntata, 11^ puntata, 12^ puntata, 13^puntata, 14^ puntata, 15^ puntata, 16^ puntata, 17^ puntata)
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giovedì 10 marzo 2016
Storia delle Olimpiadi: Melbourne 1956 (14^ puntata). Il trionfo dell'Urss
Le Olimpiadi raggiungono il quinto continente nel 1956 e sbarcano in Australia, a Melbourne. Si registra la clamorosa e rumorosa affermazione dell'Urss di Nikita Krusciov, che strappa agli Stati Uniti il primo posto del medagliere, relegandoli al secondo, davanti ai padroni di casa dell'Australia. L'Italia, che comincia a vivere il proprio miracolo economico, si conferma al quinto posto, assommando 8 ori, 8 argenti e 9 bronzi. Nell'atletica leggera, dove brilla la stella del velocista americano Bobby Joe Morrow, primo nei 100, nei 200 e nella staffetta 4x100, l'Italia resta all'asciutto. La medaglia più bella giunge dal ciclismo su strada, dove Ercole Baldini conquista un oro che gli spalancherà le porte di una grande carriera tra i professionisti. Nel calcio, mattatori sono i paesi dell'Est, dove il dilettantismo, condizione per partecipare ai giochi olimpici, è la regola, con tanto di finale tra Jugoslavia ed Urss. Vince l'Unione Sovietica, che in porta schiera un gigante dai riflessi formidabili. Lev Jascin, destinato a diventare una leggenda del suo sport. (cfr. 1^ puntata, 2^ puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata, 6^ puntata, 7^ puntata, 8^ puntata, 9^ puntata, 10^ puntata, 11^ puntata, 12^ puntata, 13^puntata)
venerdì 4 marzo 2016
Storia delle Olimpiadi (#Olimpiadi): Helsinki 1952 (13^ puntata). La leggenda di Zatopek. Quando Bud Spencer era ancora Carlo Pedersoli
Nel 1952 le Olimpiadi si tengono ad Helsinki, in Finlandia. Dietro i soliti Stati Uniti, che conquistano il primo posto nel medagliere, arriva l'Urss, a rinfocolare una competizione senza quartiere, tra le due massime potenze mondiali: la guerra fredda, secondo la celebre definizione coniata da Orwell. Terza arriva l'Ungheria, paese del blocco socialista, come la Cecoslovacchia di Emil Zatopek, il leggendario fondista che, dopo le imprese di Londra 1948, si ripete conquistando i 5.000 ed i 10.000 m, aggiungendo un clamoroso successo nella maratona. L'Italia, che sta avviando una faticosa ma inesorabile ricostruzione sulle macerie della guerra, ottiene un ottimo quinto posto, assommando 8 ori, 9 argenti e quattro bronzi. Nell'atletica leggera, Consolini, oro nel disco a Londra quattro anni prima, vince l'argento, mentre da Dordoni arriva l'oro nella 50 km di marcia. Nella gara regina del nuoto, i 100 stile libero maschile, un atleta italiano scende per la prima volta sotto la soglia del minuto. Si tratta di un colosso napoletano di ottimi studi, Carlo Pedersoli, che poi avrà una straordinaria carriera di attore con il nome d'arte di Bud Spencer. Nonostante il primato italiano, Pedersoli esce di scena in semifinale. La riserva di caccia dell'Italia resta, però, la scherma. E, fra tutti, si distingue il grande Edoardo Mangiarotti, che, a sedici anni di distanza dall'oro di Berlino 1936 nella spada a squadre, conquista due medaglie d'oro ad Helsinki, nella spada individuale e di nuovo nella spada a squadre, oltre a due argenti, nel fioretto maschile e nel fioretto a squadre. (cfr. 1^ puntata, 2^ puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata, 6^ puntata, 7^ puntata, 8^ puntata, 9^ puntata, 10^ puntata, 11^ puntata, 12^ puntata)
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venerdì 2 dicembre 2011
Sorteggi Europei 2012: l'Italia pesca Spagna, Croazia ed Irlanda del Trap
Difficilmente avrebbe potuto andare peggio agli azzurri, capitati dentro un girone di ferro agli Europei del 2012. Gli uomini di Prandelli se la vedranno con i campioni d'Europa, nonché del mondo, in carica della Spagna, una delle rappresentative nazionali più forti di sempre. Ma, anche con l'ostica Croazia, e con l'Irlanda del sempreverde Giovanni Trapattoni e del goleador Keane, avversario temibilissimo, per la sapienza del tecnico, per il furore agonistico, per l'avvedutezza tattica e, persino, per i precedenti. Ricorda questo girone quello degli Europei del 1988, quando l'Italia di Vicini se la vide con la Germania Ovest, paese ospitante, con la Spagna di Butragueno e Michel, assai meno forte di quella attuale, e con la Danimarca di Laudrup. Allora, ci qualificammo alle semifinale, per cedere all'Urss. Stavolta, qualificarsi sarà ben più difficile. Credo che ci giocheremo il secondo posto con l'Irlanda.
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