Rivoluzione in casa Roma, dopo l'eliminazione patita in Champions League ad opera del Porto. Squadra costruita male, con lacune soprattutto a centrocampo. Di più, Strootman non è stato sostituito. Ed il fosforo e l'esperienza dell'olandese sono mancati molto. Di Francesco non è riuscito a conferire equilibrio ad un gruppo, che aveva talento quasi soltanto in avanti. Non so quanto potrà servire il suo esonero e l'arrivo di Ranieri. Quanto a Monchi, avrà anche commesso degli errori, ma mai quanto Ausilio all'Inter. Che pure resta al suo posto.
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venerdì 8 marzo 2019
lunedì 21 gennaio 2019
Fenomenologia di Zaniolo
Un grande giocatore si riconosce immediatamente. E Zaniolo appartiene a questo novero. E non soltanto per la qualità tecnica, notevolissima, o per la prestanza atletica, ragguardevole ed essa pure evidente, ma per la personalità che mostra, a 19 anni e mezzo. Per la garra con la quale affronta i contrasti, per la consapevolezza del gioco, con la quale solca il campo, la testa sempre alta, per il coraggio di cercare giocate difficili. Spesso eseguendole con naturalezza disarmante. Molti tifosi interisti, scottati dagli addii prematuri a Roberto Carlos o a Pirlo, cercano di sminuirne il valore, sentenziando che è troppo presto per parlare di campione, che si potrebbe perdere. Non sarà così. Poco contano i paragoni. A Kakà non somiglia, il brasiliano era più veloce, nemmeno a Zidane, che aveva più tecnica. A me ricorda un poco Ballack. Oppure Alli del Tottenham. Però, Zaniolo è mancino e ha un temperamento da leader. La Roma, grazie all'acume di Monchi, ha fatto un grande affare. In ogni caso, è fortissimo. L'Inter dovrebbe cercare di riportarlo a casa. Sarebbe, sarà, difficilissimo.
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