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lunedì 21 gennaio 2019

Fenomenologia di Zaniolo

Un grande giocatore si riconosce immediatamente. E Zaniolo appartiene a questo novero. E non soltanto per la qualità tecnica, notevolissima, o per la prestanza atletica, ragguardevole ed essa pure evidente, ma per la personalità che mostra, a 19 anni e mezzo. Per la garra con la quale affronta i contrasti, per la consapevolezza del gioco, con la quale solca il campo, la testa sempre alta, per il coraggio di cercare giocate difficili. Spesso eseguendole con naturalezza disarmante. Molti tifosi interisti, scottati dagli addii prematuri a Roberto Carlos o a Pirlo, cercano di sminuirne il valore, sentenziando che è troppo presto per parlare di campione, che si potrebbe perdere. Non sarà così.  Poco contano i paragoni. A Kakà non somiglia, il brasiliano era più veloce, nemmeno a Zidane, che aveva più tecnica. A me ricorda un poco Ballack. Oppure Alli del Tottenham. Però, Zaniolo è mancino e ha un temperamento da leader. La Roma, grazie all'acume di Monchi, ha fatto un grande affare. In ogni caso, è fortissimo. L'Inter dovrebbe cercare di riportarlo a casa. Sarebbe, sarà, difficilissimo.

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