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martedì 7 giugno 2016

Cassius Clay un grande ma non il più grande

Un grande pugile, un grandissimo personaggio. Non il più grande boxeur della storia però. Cassius Clay, poi Muhammad Alì, è mancato da pochi giorni e di lui hanno scritto e parlato tutti. Soprattutto per quanto riuscì a far dire di sé oltre il ring. Per l'adesione ai musulmani neri ed il rifiuto di partire per il Vietnam. Per le invettive contro i rivali, provocati e sbertucciati, prima di essere battuti, per l'immensa considerazione di sé. Per essere stato personaggio da subito, dall'oro di Roma 1960. Per essere passato da intellettuale senza aver letto un libro, come dichiarò ad Oriana Fallaci in un'intervista all'Europeo del 1966. Per la squalifica ed il ritorno al titolo. Per la lunga malattia. Quanto al pugile, era agilissimo, ma meno di Ray Sugar Robinson, e potente, ma meno di Rocky Marciano, e sapeva incassare, ma non come La Motta. Era fortissimo soprattutto di testa. Un campione unico. Ma, a parer mio, non il miglior pugile della storia. 

giovedì 10 marzo 2016

Storia delle Olimpiadi (#Olimpiadi): #Roma1960 (Roma 1960). Le leggende di Bikila e Cassius Clay. Berruti oro nei 200 metri (15^ puntata)

Le Olimpiadi arrivano in Italia, a Roma, nel 1960. E' un'edizione straordinaria dei giochi, nel pieno del cosiddetto boom economico, che rivela al mondo campioni leggendari come Cassius Clay, che poi si farà chiamare Muhammad Ali, oro nel pugilato nei massimi leggeri, o l'etiope Abebe Bikila, che trionfa scalzo nella maratona, corsa di notte dentro lo scenario magico di una Roma incantata. E' ancora l'Unione Sovietica a trionfare nel medagliere, davanti agli Stati Uniti ed all'Italia, che assomma 13 ori, 10 argenti e 13 bronzi. Nell'atletica leggera, Livio Berruti ottiene una clamorosa vittoria nei 200 m, con tanto di primato del mondo. La sua figura longilinea, la sua corsa elegantissima strapperanno pagine memorabili alla penna felice di Gianni Brera: "L'impressione che desta Berruti è sconvolgente. I muscoli deflagrano come in frenesia ma il gesto è di eleganza incredibile, mai vista". E' per Berruti, che Brera conierà l'appellativo di abatino, poi riservato a Gianni Rivera. Berruti, nel villaggio olimpico vivrà una casta storia d'amore con Wilma Rudolph, statunitense, che farà incetta di ori nella velocità. Un grande oro all'Italia viene dal pugile Nino Benvenuti nei pesi welter: Benvenuti saprà replicare questo successo anche tra i professionisti, diventando campione del mondo sia nei superwelter che nei pesi medi. L'Italia domina nel ciclismo, da cui vengono ben cinque medaglie d'oro, tra strada e pista e nella solita riserva della scherma, con l'oro individuale nella spada di Delfino e l'oro nella spada a squadre, con l'intramontabile Mangiarotti. (cfr. 1^ puntata2^ puntata3^ puntata4^ puntata5^ puntata,  6^ puntata7^ puntata8^ puntata9^ puntata10^ puntata11^ puntata12^ puntata13^puntata, 14^ puntata)