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venerdì 1 aprile 2016

Grazie Recoba (#Recoba): la vera storia del #Chino Recoba. Uno dei più grandi mancini di sempre

Bisognerà pur raccontarla la vera storia sportiva di Alvaro Recoba detto il "Chino". Per spazzare il campo da tanti pregiudizi. Sfatiamoli uno per uno:
  1. Recoba non è stato un giocatore decisivo nei momenti topici. Falso. Recoba ha deciso un mucchio di partite, nel Danubio, nel Nacional, nell'Inter, con la nazionale uruguaiana. Si potrebbe cominciare dall'arcinota Inter - Brescia del 1997, con la doppietta che salvò la panchina di Simoni ed avviò una stagione che si concluse con la conquista della Coppa Uefa ed un secondo posto che grida ancora vendetta in campionato, passando per Inter - Roma del 24 marzo 2002, quando Recoba decise la sfida scudetto con la Roma con una doppietta e l'assist per Vieri, per il gol che completò la rimonta contro la Sampdoria il 9 gennaio del 2005, mentre infuriava la contestazione contro Mancini, per il gol vittoria contro l'Argentina segnato con l'Uruguay nel 2005, che permise alla Celeste di giocare gli spareggi con l'Australia, arrivando al gol contro il Defensor Sporting, nella finale per lo scudetto d'Uruguay nel 2012, alla magnifica punizione nel derby contro il Penarol nel 2014, ma ne tralascio moltissimi altri, oltre a tutti gli assist;
  2. Recoba non ha segnato contro le grandi tradizionali in Italia. Falso, o comunque storicamente scorretto. Recoba contro una grande tradizionale, un gol, bellissimo, l'ha segnato, ai tempi del Venezia e proprio contro l'Inter. Ma, sempre con la maglia del Venezia, segnò anche contro la Juve, annichilendo Montero con uno scatto bruciante. Recoba, poi, contrariamente a quanto sostenuto dai suoi detrattori, campioni di malafede e di prevenzione, non va giudicato solo per i gol fatti, non essendo un centravanti ma un fantasista d'attacco, ma anche per gli assist serviti. Contro il Milan, per esempio, nel derby vittorioso del 5 marzo 2000, Recoba serve i due assisti per i gol della vittoria nerazzurra a Zamorano e Di Biagio. Contro la Juve, sempre per esempio, Recoba serve i due assist per i gol di Adriano nel pareggio a Torino, semifinale d'andata della Coppa Italia 2003/2004.
  3.  Recoba ha segnato poco in carriera. Falso. Recoba, in 710 partite, ha segnato, stando alle stime più basse, perché c'è controversia sui numeri, 198 gol, a chi scrive ne risultano di più ma non importa. Non sono pochi, anzi, per uno che ha giocato, nella sola Inter, seconda punta, centrocampista di fascia sinistra con Cuper, attaccante esterno con Zaccheroni e che, tantissime volte, è partito dalla panchina. Negli ultimi anni, poi, al Nacional, ha giocato stabilmente a centrocampo. E, come chiarito al punto precedente, un giocatore del tipo di Recoba, va valutato anche, e forse soprattutto, per gli assist che ha servito. Ai tanti soloni che si sono divertiti ad enumerare, tanto per dire, gli assist di Rui Costa, chiedo, ma quanti assist ha servito Recoba?
  4. Recoba non era un grande atleta. Falso. Recoba aveva una velocità, specialmente in progressione, straordinaria e tale da renderlo, nelle giornate di grazia, immarcabile: riguardate questo gol contro il Lecce nel 2002. Per Simeone, era addirittura, palla al piede, più veloce di Ronaldo. Che poi si allenasse poco, è un altro discorso.

domenica 9 novembre 2014

Recoba, nel recupero, decide il superclasico, Nacional 2 Penarol 1. Titolo di Apertura vicinissimo per il Nacional di Recoba

Recoba decide il Superclasico, il derby di Montevideo per eccellenza, uno dei più caldi e risalenti e sentiti di tutto il Sudamerica, quello tra Nacional e Penarol. Il Chino trova il gol della vittoria per i suoi al sesto minuto di recupero scatenando il tripudio dei sostenitori del Nacional: una fantastica punizione da oltre 25 metri, parabola meravigliosa, che scavalca la barriera ed accarezza il palo alla sinistra del portiere. Un gol letterario da parte del calciatore più letterario degli ultimi lustri. Appena dato per finito, Recoba risorge dalle sue ceneri. Per il Nacional, con sette punti di vantaggio sul Racing, il titolo di Apertura 2014, mancano tre giornate, è ad un passo. Recoba torna sugli scudi, la sua storia, a 38 anni e mezzo, continua.

domenica 28 settembre 2014

Storia di Recoba: 14^ ( 2012/2014: ancora prodezze al Nacional, la magia senza tempo del Chino)

Scrivo oggi che tutti sono tornati a parlare di Recoba, del suo magico sinistro, dei gol impossibili che riesce a realizzare, di un talento, quello unico del Chino, che non vuol saperne dell'anagrafe e regala prodezze anche a 38 anni e mezzo. Nelle ultime due stagioni, dopo quella clamorosa chiusa a fine primavera del 2012 con lo scudetto uruguaiano, Recoba ha giocato poco, per via di numerosi infortuni muscolari e di scelte tecniche poco oculate. Da sempre poco mobile, invecchiando il suo raggio d'azione si è ancora ridotto, epperò Recoba ha saputo fare di necessità virtù, affinando l'arte del suo calcio. Ieri, contro i Wanderers, ha regalato un altro gol dalla bandierina del calcio d'angolo, alla sinistra del portiere. Traiettoria impensabile, con il pallone che si è alzato e poi abbassato fino a toccare il palo più lontano per rimbalzare oltre la rete. Per ricordare che Recoba gioca ancora. Che certi gol soltanto Recoba può segnarli. Che soltanto i suoi tifosi possono sognarli. Che continui a giocare a lungo. A tavola e a guardare Recoba in campo, non s'invecchia. Guardate il "tremendo gol olimpico de Alvaro Recoba". (1^ puntata2^puntata3^ puntata4^ puntata5^ puntata6^ puntata7^ puntata8^ puntata9^ puntata10^ puntata11^ puntata12^ puntata, 13^ puntata).

lunedì 18 giugno 2012

Storia di Recoba: 13 (vince il campionato 2011/12 con il Nacional)

Eravamo rimasti alla vittoria del titolo di Apertura con il Nacional Montevideo, autografato con un suo gol meraviglioso a 15 minuti dal termine. Alvaro Recoba va in vacanza e si ripresenta, febbraio 2012, nel torneo di Clausura. Nel quale viene schierato sempre titolare e gioca da volante, come in sudamerica viene chiamato il regista schierato davanti la difesa. Il Nacional perde qualche colpo, ma, con l'incedere delle giornate recupera punti e posizioni. Nella sfida con il Penarol, derby sentitissimo, Recoba regala una magia su calcio di punizione, chi dice folha seca alla Didì, chi dice foglia morta alla Mario Corso. E' una punizione alla Recoba, in realtà. Il Nacional Montevideo si classifica secondo nel torneo di Clausura dietro il sorprendente Defensor Sporting. Sabato 16 giugno 2012, finale per l'aggiudicazione del campionato uruguaiano 2011/12. Al 41' del primo tempo decide una prodezza del Chino, beffardo tocco di sinistro, il sinistro per eccellenza, sull'uscita del portiere. Il Nacional vince il titolo numero 33, ma c'è chi dice il numero 44, Recoba è l'eroe della partita e della stagione. A 36 anni suonati. Un fuoriclasse impareggiabile. La storia di Recoba, c'è da scommetterci, non finisce qui (cfr. 1^ puntata, 2^puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata, 6^ puntata, 7^ puntata, 8^ puntata, 9^ puntata, 10^ puntata, 11^ puntata, 12^ puntata).

lunedì 16 aprile 2012

Recoba torna al gol: il Nacional travolge il Cerrito 6-1. Prova strepitosa del Chino

Torna al gol Alvaro Recoba, capitano del Nacional Montevideo, che batte il Cerrito con un perentorio 6-1 e si issa al terzo posto nella classifica del torneo di Clausura della Primera Division de Uruguay. Recoba segna il gol del pareggio, addomesticando alla sua maniera un lancio dalla trequarti e segnando con un tiro di rara bellezza sul palo del portiere. Poi, entra nelle tre successive segnature del Nacional. Una prova maiuscola per il Chino Recoba, che punta al titolo di Clausura, dopo aver contribuito in modo determinante al successo nell'Apertura. Presto la storia di Recoba (finora 12 puntate) si arricchirà di un nuovo capitolo.