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martedì 3 giugno 2025

Inzaghi lascia l'Inter: nessun rimpianto

Preferire l'Inter all'Arabia, è mai possibile? Anni fa avrei risposto che, no, non è possibile. Oggi, maturato dagli anni, rispondo che, sì, è possibile. Non solo perché è appena successo, no, non per questo, ma perché ho avuto modo di osservare così tante decisioni strampalate che davvero non mi sorprendo più. Nell'atteggiamento passivo e sconfortato dei calciatori in finale forse c'era la premonizione, forse, a esser maliziosi, lo sapevano proprio, che sarebbe stata l'ultima con Simone Inzaghi in panchina. Mourinho, almeno, sbalordì tutti e lasciò da vincitore. Insomma, non un epilogo eroico quello inzaghiano all'Inter. Detto questo, in quattro anni, i conti nerazzurri sono migliorati moltissimo e ciò anche grazie al lavoro del tecnico piacentino, che ha proposto un calcio spesso brillante e brioso, nel complesso sempre competitivo. Sono arrivati i trofei, uno scudetto stravinto, due Coppe Italia e tre Supercoppe italiane. Due scudetti sono stati persi punto a punto. E lì si sono visti gli errori di Inzaghi, troppo devoto al suo 3-5-2, troppo ortodosso nell'applicazione del suo personalissimo manuale Cencelli dei cambi programmati, troppo lento nel capovolgere, all'occorrenza, uno spartito sempre uguale e poco efficace quando suonato con la sordina della stanchezza, troppo affezionato alle sue "coperte di Linus", pur spesso utili, come Dzeko, Mkhitaryan e Acerbi. Poi, anche un certo vento istituzionale e arbitrale ha soffiato contro, ma questo all'Inter era già successo varie volte, a cominciare dal 1961. Infine, le due finali di Champions League. Entrambe perse, una bene, con il City, l'altra malissimo, tre giorni orsono, con il Psg. Insomma, il bilancio resta complessivamente buono, quello di un tecnico aziendalista, che lavora e ottiene o almeno avvicina risultati di prestigio. Non proprio un vincente. Di certo uno che ha sbagliato la scena finale, quella più solenne, quella più memorabile: l'uscita. E non è poco.

sabato 31 maggio 2025

Psg-Inter 5-0: una disfatta

Settima finale di Champions League (già Coppa dei Campioni) per l'Inter. Questa volta contro i francesi del Psg. Si mette subito male e finisce peggio. Parigini superiori in lungo e in largo. Nerazzurri sotto tono e presto frastornati. Una disfatta, addirittura 5-0, che francamente non merita altri commenti. 

mercoledì 16 aprile 2025

Inter-Bayern Monaco 2-2. Semifinale!

Ritorno dei quarti di finale di Champions League. L'Inter dopo il successo per 2-1 in Baviera, ospita il Bayern Monaco. In palio, l'accesso in semifinale dove l'avversario già qualificato sarà il Barcellona. 

La cronaca. 

Primo tempo intenso, con il Bayern Monaco a dettare il ritmo. Inter aggrappata alla classe e alla grinta da "conducator" di Lautaro Martinez. A inizio ripresa, Dimarco lascia troppo spazio ad Harry Kane che batte Sommer con un destro incrociato. L'Inter avverte il colpo e Thomas Mûller potrebbe raddoppiare. Poi, da angolo di Dimarco, colpo di testa Lautaro, rapidissimo ad avventarsi sulla respinta: gol. Darmian quasi raddoppia, ma c'è un disperato salvataggio bavarese.  Sull'angolo che ne segue  battuto da Calhanoglu, Pavard segna di testa il suo primo gol nerazzurro, che vale il vantaggio. Esplode il Meazza in un boato liberatorio. Esce Dimarco per Carlos Augusto. Pareggia, è davvero un  fulmine a ciel sereno, Dier, con uno strambo colpo di testa da posizione defilata: il vento, forte per tutta la serata, fa la sua parte nella traiettoria che sorprende Sommer. Esce Lautaro, autore di una partita straordinaria, per Taremi. Poco dopo, entrano anche Bisseck e Frattesi per Bastoni e Barella. Grande sofferenza finale, con bellessima parata di Sommer in tuffo, ma il risultato non cambia. L'Inter torna, dopo 15 anni, in semifinale di Champions League. E come nel 2010 dovrà vedersela con il Barcellona. Serata storica. Bellissima. Grandi meriti a Simone Inzaghi, artefice di questa grande squadra.

mercoledì 5 marzo 2025

Feyenoord-Inter 0-2: Thuram, Lautaro!

Thuram con connun esterno destro acrobatico porta l'Inter in vantaggio a Rotterdam. Nella ripresa, dopo cinque minuti, raddoppia Lautaro assistito da Zielinski: destro potente in area e palla sotto la traversa. Poco dopo, però, Pavard scivola e Moder sfiora la traversa per il Feyenoord. Atterrato Thuram in area, prima di essere sostituito da Taremi: rigore. Calcia Zielinski, che sbaglia. Finisce 2-0 per l'Inter. Tutto sommato, ci si può accontentare.


mercoledì 19 febbraio 2025

Serie A 24/25: il punto dopo la 25^ giornata

La sconfitta dell'Inter sul campo della Juve, causata dai tanti errori di mira dei nerazzurri nel primo tempo, rende meno amaro il pareggio del Napoli a Roma con la Lazio, squadra, quest'ultima, tra le più in forma del campionato. Gli uomini di Conte sembrano stanchi, ma quelli di Simone Inzaghi lo sono altrettanto o forse di più. Resto convinto che il duello al vertice sarà teso fino all'ultimo e che la quota scudetto sarà la più bassa degli ultimi anni.


Vittoria di misura per il Milan, contro il Verona, e per la Roma, sul campo del Parma.


Successo netto dell'Udinese, tornata in forma  come a inizio stagione, contro l'Empoli, e più sofferto del Bologna contro il Torino. Il Como, invece, espugna Firenze, dove i viola giocano a un ritmo e a un'intensità due volte inferiori rispetto a quelli tenuti contro l'Inter.


Pareggio a reti bianche per Atalanta e Cagliari e Monza e Lecce. Il Genoa prenota la salvezza, battendo 2-0 il Venezia: bellissimo il primo gol di Pinamonti, che considero sempre il miglior centravanti italiano in attività.

lunedì 10 febbraio 2025

Inter-Fiorentina 2-1. Decide Arnautovic

L'Inter parte determinata. Ma il gol non arriva subito. A segnarlo è la stessa Fiorentina, con Pongracic che devia nella propria porta un angolo di Calhanoglu. Angolo che, a onor del vero, non c'era. La Fiorentina pareggia su un rigore altrettanto inesistente. Darmian tocca di braccio involontariamente. Mandragora segna dal dischetto. Nella ripresa, Arnautovic, che era subentrato al dolorante Thuram, segna di testa il gol del 2-1. Più tardi anche lui deve uscire malconcio. Entra Taremi. In campo, prima dell'iraniano, anche Zielinski e Frattesi  per Calhanoglu e Mkhitaryan, entrambi ammoniti, e Zalewski al posto di uno stanchissimo Bastoni. La Fiorentina attacca. L'Inter spreca un'occasione con Zalewski. Ammonito anche Barella. Carlos Augusto impegna De Gea dalla distanza. L'Inter vince soffrendo e si porta a un solo punto dal Napoli capolista.  Grande prova di carattere di Lautaro e compagni. 

mercoledì 30 ottobre 2024

Empoli-Inter 0-3: Frattesi (2), Lautaro

Primo tempo senza gol, ma l'Empoli resta in dieci. Nella ripresa Inter in vantaggio con un tiro deviato di Frattesi, che poi raddoppia su assist di Lautaro. Il terzo gol lo segna proprio Lautaro con un bel sinistro dopo assist di Barella: il centravanti argentino sale a 134 gol con l'Inter, uno più di Nyers. Esordisce Palacios. Vittoria importante dopo il mezzo passo falso con la Juve.

martedì 1 ottobre 2024

Inter - Stella Rossa 4-0

Inter presto in vantaggio con una gran punizione di Calhanoglu, che si giova di una leggera deviazione della barriera. Dopo una decina di minuti della ripresa, raddoppia Arnautovic, smarcato da un altruista Taremi. Escono Mkhitaryan, Arnautovic e De Vrij per Frattesi, Lautaro e Acerbi. Poi esce Asllani per Calhanoglu. Taremi ruba palla e serve Lautaro, che di sinistro realizza il gol del 3-0 per l'Inter. Poi, Lautaro si procura un rigore, che cede a Taremi: gol.

lunedì 23 settembre 2024

Serie A 24/25: Torino capolista dopo la 5^ giornata

Il Torino, dopo più di quarant'anni, torna in testa alla classifica della Serie A, dopo il successo esterno contro il Verona. La squadra granata è organizzata e merita questa provvisoria soddisfazione.


Nessuno corre in Serie A. Pareggiano Juve e Napoli dopo una partita più noiosa dell'Arsenal di Brady, che poi era un signor giocatore. 


Il Milan esce dalla crisi, battendo l'Inter di Inzaghi. Contro due punte vere, la difesa nerazzurra perde certezze e riferimenti. Nel calcio il passo conta. E i nerazzurri ieri andavano più piano degli avversari.


La Fiorentina supera in rimonta la Lazio. La Roma di Juric batte l'Udinese e prova ad archiviare una settimana difficilissima.


Il Venezia batte il Genoa e abbandona il fondo della classifica. Pareggio tra Lecce e Parma. Il Bologna espugna il campo del Monza. L'Empoli passa a Cagliari: bello il gol di Sebastiano Esposito, il miglior talento offensivo del calcio italiano.


In serata derby lombardo tra Atalanta e Como. 

domenica 22 settembre 2024

Inter-Milan 1-2. Inzaghi sbaglia i cambi

Dopo sei derby vinti, l'Inter perde, in casa, con il Milan. Rossoneri apparsi subito animati da una determinazione feroce. Pulisic trova presto il vantaggio dopo un grave errore Mkhitaryan e una gran percussione centrale. In ritardo Pavard. L'Inter reagisce, ma continua a soffrire gli scattisti avversari. Pareggia Dimarco di sinistro, smarcato da un gran tocco di Lautaro. Nella ripresa, l'Inter paga la gara di Manchester e Inzaghi non trova contromisure alla maggiore velocità avversaria. Sommer salva la porta nerazzurra almeno in quattro occasioni. Fino al gol di testa di Gabbia, facilitato dalle sostituzioni di Inzaghi, che toglie due fonti di gioco come Bastoni e Calhanoglu disarmando anche la difesa caratteriale di una squadra stanca e in difficoltà. Dopo cinque partite di campionato, otto punti sono pochi. Per fortuna, vanno tutti piano. Ma, l'Inter deve svoltare. Mkhitaryan non può più essere titolare. Pavard, in questo momento, nemmeno. La fase d'interdizione va rivista. Inzaghi ha tanto da lavorare. La batosta di questa sera può essere un salutare bagno di umiltà.

mercoledì 18 settembre 2024

Manchester City-Inter 0-0. Ottima Inter

Inter con il lutto al braccio per ricordare la scomparsa di Schillaci. Giocano Bisseck, Zielinski e Taremi al posto di Pavard, Mkhitaryan e Lautaro. Barella illumina con grandi giocate. Bravo anche Zielinski, che conosce tutte le parti nella commedia del centrocampo. Il City tiene di più la palla, l'Inter riparte con contropiede manovrati. Taremi e Thuram peccano di precisione. Il francese fallisce un paio di conclusioni. Il primo tempo si chiude a reti inviolate. Nella ripresa l'Inter è meno propositiva e soffre le iniziative di Grealish. Inzaghi cambia. Dentro Pavard e Dumfries per Bisseck e Darmian, che aveva fallito una potenziale occasione da rete. Prima erano entrati Lautaro e Mkhitaryan per Thuram e un ottimo Zielinski. L'armeno ha una buona occasione, ma calcia alto. Esce Calhanoglu per crampi, rilevato da Frattesi. Assalto finale del City, che ha diverse occasioni. L'Inter, sempre attenta in marcatura, tiene. E porta a casa un punto prezioso all'esordio nella nuova Champions League. Partita preparata benissimo da Simone Inzaghi. 

mercoledì 11 settembre 2024

Fenomenologia di Frattesi

Se questo blog fosse più seguito di quanto sia, il titolo potrebbe inagannare molti. Insomma, nessuno sostiene che Frattesi sia un fenomeno, ma l'idea è quella di capire che tipo di calciatore sia il centrocampista dell'Inter e della nazionale italiana. Uno che all'Inter parte dalla panchina e con Spalletti, invece, gioca titolare. Segna con tutte e due le maglie, ha grandi tempi di gioco, sa inserirsi negli spazi vuoti e ha la coordinazione e la rapidità necessaria per battere a rete con successo. Da questo punto di vista, per ricordare un altro nerazzurro, mi ricorda Nicola Berti, che era più dominante fisicamente e più nel vivo del gioco durante la partita. Frattesi è un incursore puro, che si accende a tratti. Con Inzaghi gioca meno, perché lui, Simone Inzaghi, vuole tre centrocampisti manovrieri e sempre sintonizzati con la gara. Frattesi è un altro tipo di calciatore, che può essere utilissimo a gara in corso. All'Inter va così. Nella nazionale, per contro, ove il talento, soprattutto in fase offensiva, è meno cospicuo, Frattesi deve giocare per forza: oggi come oggi, in azzurro, porta in dote più gol di chiunque altro.

venerdì 16 agosto 2024

Genoa-Inter 2-2: doppietta di Thuram

Inizia la Serie A 2024/25. I campioni d'Italia dell'Inter fanno visita al Genoa. Rossoblu in vantaggio con Vogliacco, che raccoglie una palla respinta dalla traversa e, male, da Sommer. L'Inter pareggia con un gran colpo di testa di Thuram su cross di Barella. Il francese potrebbe raddoppiare ma trova l'opposizione del portiere avversario. Intervallo. L'Inter cerca il vantaggio, ma il Genoa è pericoloso in contropiede. Si registrano errori di palleggio di Sommer. Inzaghi cambia. Dentro Dumfries e Frattesi per Darmian e Mkhitaryan. Poi, dentro anche Taremi e Carlos Augusto per Calhanoglu e Dimarco. L'Inter trova il vantaggio: percussione centrale di Frattesi e tocco sotto di Thuram. Gol. Esce Lautaro per Asllani. Il Genoa attacca e trova un rigore per goffo tocco di mano di Bisseck. Messias tira, Sommer respinge centralmente, Messias calcia ancora e segna. Brutta partita difensiva dei nerazzurri. Condizione generale ancora precaria e la sensazione che questa stagione non sarà una passeggiata. Detto questo, è ancora presto.

lunedì 22 aprile 2024

Inter 20 volte campione d'Italia

L'Inter deve battere il Milan per conquistare lo scudetto, che sarebbe il ventesimo della sua storia, con cinque giornate d'anticipo. 

La cronaca. 

L'Inter in vantaggio dopo venti minuti con un colpo di testa di Acerbi. Lautaro manca il raddoppio da due passi, imitato più tardi da Thuram che fallisce una sorta di rigore in movimento scheggiando il palo. Nel finale, Calabria costringe Sommer a una parata prodigiosa. Ppi, Maignan si oppone a una conclusione ravvicinata ma centrale di Mkhitaryan. A inizio ripresa raddoppia Thuram con un gran destro rasoterra sul primo palo. Escono Dimarco e Barella per Carlos Augusto e Frattesi. A dieci minuti dal termine, accorcia le distanze Tomori. Escono Calhanoglu e Darmian per Asllani e Dumfries. Esce anche Bastoni per De Vrij. Gabbia graziato con un giallo dopo fallaccio su Lautaro. Poi grande chiusura di Pavard su Okafor. Lautaro atterrato da Tomori. Theo Hernandez, il più antisportivo tra i giocatori in campo Rosso anche per Dumfries. Si fa espellere anche Calabria. L'Inter vince il derby e lo scudetto. Quello della seconda stella. Con cinque giornate d'anticipo. Venti volte campione d'Italia. Settimo titolo negli ultimi quattro anni  sesto titolo con Simone Inzaghi allenatore, il secondo con Lautaro Martinez capitano. Una straordinaria notte nerazzurra!

lunedì 8 aprile 2024

Udinese-Inter 1-2: Frattesi!

Inter morbida all'inizio e qualche bella parata del portiere dell'Udinese. Che passa in vantaggio con un innocuo cross di Samardzic, deviato da Carlos Augusto e lasciato passare da Calhanoglu e Dumfries con Sommer immobile. Intervallo. Dopo dieci minuti della ripresa, l'Inter pareggia su rigore di Calhanoglu, concesso per fallo ai danni di Thuram. Escono Dumfries e Mkhitaryan per Darmian e Frattesi. Dentro, poi, anche Sanchez per Calhanoglu. Fuori, infine, Thuram per Arnautovic e Dimarco per Buchanan. L'Inter attacca, l'Udinese si difende. Lautaro nel recupero calcia da fuori, palo, palla ripresa da Frattesi e gol della vittoria che avvicinalo scudetto della seconda stella. L'Inter conserva 14 punti di vantaggio sul Milan, quando mancano sette giornate al termine del campionato. 

domenica 17 marzo 2024

Inter-Napoli 1-1

Intee subito aggressiva. Meret nega il gol a Darmian e Lautaro in rapida successione. Proprio Darmian porta in vantaggio i nerazzurri, battendo di sinistro in mezzo l'area su cross di Bastoni. Si va rapidamente al riposo. Una giocata poco intelligente di Calhanoglu crea le condizioni per un angolo, da cui nasce il gol di testa di Juan Jesus. Solo che l'angolo è di pura immaginazione.  Errore arbitrale a danno dell'Inter, che non attenua le responsabilità di Calhanoglu, troppo sventato. Finisce 1-1. 

lunedì 11 marzo 2024

Inzaghi sulle orme di Herrera

Cross di Bastoni, gol di Bisseck. Ora, tutti hanno scoperto il segreto del calcio di Simone Inzaghi. Tutti hanno licenza di attaccare, se un difensore va in attacco, un centrocampista indietreggia. Le posizioni, in campo, mutano a seconda delle necessità, tutti sono esaltati da un'organizzazione che non strozza l'estro e premia l'audacia. Poi, contano i risultati e l'Inter di Inzaghi, che lo scorso anno perse dodici partite in campionato, in questa stagione sta dominando la serie A. E i paragoni con il passato tengono banco. A chi somiglia Inzaghi? A sé stesso, certo. Ognuno è unico, cambiano i tempi e i giocatori e gli avversari. Nulla si replica. Però, se proprio devo accostare Inzaghi a qualcuno, penso a Helenio Herrera. Tanti se ne meraviglieranno. Provo a spiegare.

  1. Herrera arrivò all'Inter nel 1960, reduce da due campionati vinti con il Barcellona contro il Real Madrid delle cinque Coppe dei Campioni consecutive. Quel Barcellona praticava un calcio offensivo, segnava gol a ripetizione, comandava il gioco con due centrocampisti universali come Kubala e Suarez, che un anno dopo avrebbe raggiunto Herrera all'Inter. Una volta a Milano, Herrera promise gol e spettacolo. Spettacolo e più di 100 gol in campionato. Sì, proprio lui, che sarebbe poi passato alla storia come re del catenaccio, della difesa e del contropiede.
  2. La sua prima Inter aveva davvero una grande vocazione offensiva, ma subiva troppo. Herrera imparava dalla sconfitte, imparava sul serio. Si rese conto che sarebbe servito, soprattutto in Serie A, un maggiore equilibrio. Seppe cambiare. Adottò il libero e vi adattò Picchi, che prima era un terzino: una formidabile intuizione. Così inizio a costruire quel mirabile edificio, che sarebbe diventato la Grande Inter.
  3. Herrera, fine psicologo e motivatore ante litteram, seguiva il corso delle sue idee e assumeva rischi. Così inventò Facchetti ala aggiunta, qualcosa di mai osservato prima. In Europa, restarono tutti di sasso, di fronte alle proverbiali galoppate del gigante nerazzurro, un terzino che arrivava sul fondo, crossava e tirava e segnava. Corso, ala sinistra di nome, se ne veniva in mezzo al campo, per liberare spazio a Facchetti. E nonostante l'11 sulle spalle, spesso prendeva palla a destra, si accentrava, scambiava e rifiniva o concludeva. Mazzola, cresciuto centrocampista, con Herrera divenne attaccante. Un attaccante, pure lui, mai visto prima. Una saetta velocissima e dal dribbling secco come il tiro, sempre anticipato. Non giocava spalle alle porta. Suarez, mezzala di talento cristallino, fu spostato davanti alla difesa e con i suoi lanci armava il contropiede di Jair e Mazzola. Fatti noti, certo, ma rivoluzionari a quei tempi. I numeri sulle spalle non dicevano tutto dei ruoli in campo. Si pensi anche a Domenghini, un'ala destra, impostato centravanti.
  4. Inzaghi, 60 e più anni dopo, fa lo stesso. I suoi calciatori possono cercarsi la posizione che più conviene e interpretanoo spesso ruoli inediti, a volte diversi nella medesima partita. L'organizzazione non ne risente, perché se uno sale, l'altro scende, perché in campo si ruota e si sorprende. Anche lui ha fatto di un trequartista, Calhanoglu, prima una mezzala poi un regista arretrato. Mkhitaryan, da sempre trequartista o seconda punta ora è mezzala e metronomo della squadra. I suoi difensori centrali, come è successo contro il Bologna, possono anche costruire e concludere.
  5. Insomma, Inzaghi è un grande allenatore perché, come Herrera, sa proporre soluzioni inaspettate ai suoi calciatori, convincedoli di poterle mettere in pratica, ottenendo da loro il meglio. E gli avversari ci capiscono sempre meno. Da ultimo, anche Inzaghi, come accadde a Herrera con Angelo Moratti, ha saputo correggere la rotta, almeno in campionato, dopo confronti serrati con dirigenza e proprietà. La duttilità è sempre segno d'intelligenza.

martedì 5 marzo 2024

Serie A 23/24: il punto dopo la 27^ giornata. Inter in fuga

Il successo sofferto contro un Genoa molto ben schierato da Gilardino permette all'Inter di aumentare il distacco sulla Juve fino a 15 punti. Solo un tracollo, oggi impensabile, potrebbe rimettere in discussione uno scudetto che sembra già vinto.


Restano, comunque, undici partite da giocare e la lotta per l'Europa è molto aperta. La Juve, dopo aver coltivato ambizioni esagerate, sta patendo una crisi di risultati, sebbene, strano paradosso, giochi meglio di prima. Contro il Napoli ha perso, pur avendo interpretato una buona partita e sprecato molte occasioni con Vlahovic. Ora, il Milan, vittorioso senza alcun merito contro la Lazio, è a un solo punto dai bianconeri.


Al quarto posto c'è il sorprendente Bologna di Zirkzee, guidato da Thiago Motta: battuta l'Atalanta. Al quinto, la Roma di De Rossi, che si giova della buona salute di Dybala e della ritrovata vena realizzativa di Pellegrini.


Il Verona batte il sempre più pericolante Sassuolo, privato anche di Berardi a causa di un brutto infortunio. Cagliari corsaro a Empoli, pareggi tra Torino e Fiorentina, Udinese e Salernitana e Frosinone e Lecce.

lunedì 4 marzo 2024

Inter-Genoa 2-1

Genoa ben messo in campo. Solo un grande intervento di Sommer evita il gol di Retegui. Inter in vantaggio alla mezz'ora con Asslani, ispirato da Sanchez. Più tardi Lautaro manda verso la porta Barella. Che calcia fuori ma viene steso. Rigore. Calcia Sanchez: gol. A inizio ripresa, accorcia le distanze Vasquez con in tiro al volo da fuori area. Il risultato non cambia più. Inter meno brillante, anche per merito di un ottimo Genoa, che aveva messo in difficoltà i nerazzurri anche all'andata. L'Inter sale a +15 sulla Juve.

martedì 20 febbraio 2024

Inter-Atletico Madrid 1-0: Arnautovic!

L'Inter ospita l'Atletico Madrid nell'andata degli ottavi di finale di Champions League. Nel giorno della scomparsa di uno dei suoi campioni più amati e più rappresentativi: Andreas Brehme.


La cronaca. 

Avversario di spessore l'Atletico. Inter più tinida del solito, con Mkhitaryan per una volta sotto tono e Calhanoglu impreciso. Anche Darmian soffre il confronto con Molina. Lautaro è in partita e tira appena può. Senza fortuna. Anche dopo una grande azione personale di Thuram, che, poco dopo si fa male calciando. Si va al riposo sullo 0-0. Nella ripresa, dentro Arnautovic per Thuram. Arnautovic sfiora subito il gol su cross di Dimarco. Poi ancora l'austriaco manda fuori di testa su cross di Barella. Occasione per l'Atletico. Inter un poco in affanno. Dentro Dumfries e Carlos Augusto per Darmian e Dimarco, autore di una prova modesta. Poi Arnautovic scambia con Lautaro e val tiro da due passi, ma sbaglia. L'Inter passa finalmente in vantaggio con Arnautovic, dopo che Oblak aveva salvato su Lautaro. Pathos finale, con Sommer che prende dei rischi al rilancio. Esce anche Lautaro per Sanchez. Vittoria risicata ma preziosa, in vista del difficilissimo ritorno a Madrid.