Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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mercoledì 18 settembre 2024
lunedì 16 settembre 2024
Serie A 24/25, 4^ giornata: Udinese capolista
Il Napoli di Conte, alla terza vittoria consecutiva, dopo la disfatta inaugurale di Verona, guadagna provvisoriamente la testa solitaria della classifica di Serie A. Gli azzurri non sono brillanti, ma compatti, attenti in fase difensiva. E mi paiono serissimi candidati al titolo. Lukaku si sta ritrovando con il tecnico che l'aveva esaltato all'Inter; Kvaratskhelia sta tornando ai livelli della prima stagione in Italia.
L'Inter rallenta a Monza. Le riserve non valgono i titolari. In particolare, c'è un'Inter con Barella e un'Inter senza di lui. Non è la stessa Inter. Lautaro non è ancora in condizione e i suoi gol sono indispensabili per Inzaghi. Non sempre si può vincere attraverso il gioco. Occorrono anche i colpi e le invenzioni dei singoli. Appannato, dopo la sosta, anche Thuram.
Pareggiano Juve, contro l'Empoli, e Roma, contro il Genoa del bravo Gilardino. I bianconeri hanno cambiato tanto in estate, ma il limite più grande mi pare rappresentato da Vlahovic, che considero un ottimo attaccante da squadre di mezza classifica. I giallorossi hanno una classifica preoccupante dopo quattro giornate: appena tre punti.
L'Atalanta, nella quale torna a brillare Lookman, batte in rimonta la Fiorentina. Pareggi tra Como e Bologna e Torino e Lecce.
Nella serata di lunedì, l'Udinese, con doppietta di Thauvin, passa a Parma e, con 10 punti, spodesta il Napoli in cima alla classifica; la Lazio batte il Verona.
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giovedì 18 aprile 2024
La Roma elimina il Milan
Sebbene ridotta in dieci dopo mezz'ora, la Roma batte il Milan 2-1 e vola in semifinale di Europa League. Pregevole il gol di Dybala, eccellente il lavoro di De Rossi, fallimentare la stagione del Milan.
lunedì 18 marzo 2024
Il racconto della 29^ giornata di Serie A 23/24
L'Inter pareggia, subendo la rimonta del Napoli: i nerazzurri accusano stanchezza, anche mentale, dopo l'evitabile eliminazione in Champions League, ma hanno comunque 14 punti di vantaggio sul Milan, vittorioso a Verona, che stacca la Juve.
I bianconeri, fermati sullo 0-0 in casa dal Genoa, hanno raccolto appena 7 punti nelle ultime 8 partite e il nervosismo di Allegri testimonia la sfiducia di una squadra, che ora mostra tanti limiti prima nascosti dai risultati.
La Roma di De Rossi, ancora con Pellegrini sugli scudi, batte il Sassuolo: il dopo Sarri della Lazio comincia con il successo esterno a Frosinone.
Il Monza - a segno ancora Daniel Maldini - batte il Cagliari, il Bologna vince a Empoli, continuando a inseguire la qualificazione alla prossima Champions.
Successi esterni per il Lecce a Salerno e per il Torino a Udine. Rinviata Atalanta-Fiorentina.
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martedì 5 marzo 2024
Serie A 23/24: il punto dopo la 27^ giornata. Inter in fuga
Il successo sofferto contro un Genoa molto ben schierato da Gilardino permette all'Inter di aumentare il distacco sulla Juve fino a 15 punti. Solo un tracollo, oggi impensabile, potrebbe rimettere in discussione uno scudetto che sembra già vinto.
Restano, comunque, undici partite da giocare e la lotta per l'Europa è molto aperta. La Juve, dopo aver coltivato ambizioni esagerate, sta patendo una crisi di risultati, sebbene, strano paradosso, giochi meglio di prima. Contro il Napoli ha perso, pur avendo interpretato una buona partita e sprecato molte occasioni con Vlahovic. Ora, il Milan, vittorioso senza alcun merito contro la Lazio, è a un solo punto dai bianconeri.
Al quarto posto c'è il sorprendente Bologna di Zirkzee, guidato da Thiago Motta: battuta l'Atalanta. Al quinto, la Roma di De Rossi, che si giova della buona salute di Dybala e della ritrovata vena realizzativa di Pellegrini.
Il Verona batte il sempre più pericolante Sassuolo, privato anche di Berardi a causa di un brutto infortunio. Cagliari corsaro a Empoli, pareggi tra Torino e Fiorentina, Udinese e Salernitana e Frosinone e Lecce.
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martedì 30 gennaio 2024
Il punto dopo la 22^ di Serie A: Inter capolista
Mi sembra che negli ultimi giorni ci sia una grandissima manipolazione intellettuale, un grande lavoro organizzato per cambiare l'opinione pubblica per un mondo che non è il mio. (José Mourinho).
Ho riportato sopra le parole che Mourinho pronunciò in una conferenza stampa all'inizio del 2009, quando allenava l'Inter, perché il clima mi sembra lo stesso. Il clima mediatico, intendo. Da qualche settimana, circola la voce, ridicola, che l'Inter sarebbe favorita. Da chi? L'Inter ha perso, due anni fa, uno scudetto incredibile, contro un Milan meno forte. Con Sanchez scaraventato a terra da Giroud, fu l'episodio che condizionò e ribaltò il derby di ritorno, con una partita, quella di Bologna, che l'Inter avrebbe dovuto vincere 3-0 a tavolino, rimandata di mesi e poi persa, con il Milan che vinse le ultime cinque partite in mezzo a tanti errori avversari. Altro che favorita! In questo campionato, l'Inter sta dominando, ha avuto tanti rigori contro. Tre nelle ultime tre partite! E quello contro i viola proprio non c'era. Altro che favorita! La Juve, che gioca soprattutto in difesa, per ripartire, quanti rigori contro ha avuto? Nessuno. Raramente scrivo di arbitraggi, però la campagna stampa degli ultimi tempi, inutilmente tesa a sminuire i meriti di una squadra, l'Inter, che vanta il miglior attacco e la miglior difesa della Serie A, supera il limite e offende la storia.
Venendo al campionato, la Juve rallenta, fermata sul pareggio casalingo dall'Empoli, mentre il Milan non riesce a superare il Bologna, pur con due rigori a favore, entrambi sbagliati.
L'Inter passa a Firenze con il diciannovesimo gol del capocannoniere Lautaro Martinez. Soffre, senza Calhanoglu e Barella, ma torna in testa.
Pareggio a reti inviolate tra Lazio e Napoli, mentre la Roma di De Rossi espugna il campo della Salernitana.
Il Monza batte il Sassuolo, il Genoa batte il Lecce, l'Atalanta supera l'Udinese, il Torino si aggiudica la trasferta di Cagliari. Pareggio tra Verona e Frosinone.
martedì 14 maggio 2019
La Roma ammaina la bandiera di De Rossi
Finisce un'epoca. Prima di quanti molti avessero pronosticato. Daniele De Rossi, 36 anni, è al passo d'addio con la Roma. Due anni dopo il ritiro di Francesco Totti, anche De Rossi va via. Non dal calcio, a quanto pare. Sarebbe destinato a giocare all'estero. Ed è verosimile, perché, al netto dei tanti infortuni, che hanno contrappuntato gli ultimi anni della sua carriera, De Rossi è centrocampista di caratura internazionale, per temperamento, carisma, qualità tecnica ed esperienza. Negli anni migliori, è stato ai vertici del ruolo. Sembrava, agli esordi, una mezzala, con Gerrard come modello di riferimento. Bravissimo nel gioco aereo, gran tiro da fuori e capacità di inserimento. I 21 gol in nazionale ne danno testimonianza. Presto, però, arretrò il suo raggio d'azione, facendo il centromediano metodista, con grandi esiti. Persino il centrale aggiunto. Come agli Europei del 2012 con Prandelli. De Rossi è stato uno dei migliori centrocampisti del calcio italiano, uno dei più forti in assoluto della sua generazione. A Roma, ha vissuto a lungo all'ombra di Totti, per anni è stato il capitan futuro. Finisce un'epoca.
martedì 10 aprile 2018
Roma-Barca 3-0: Roma in semifinale di Champions League
Rimonta strepitosa della Roma sul Barca, travolto 3-0 all'Olimpico. Ribaltato il 4-1 del Camp Nou. Difesa alta, zemaniana, De Rossi che non era così in partita da più di un lustro e prova monumentale di Dzeko. Barca fuori e Messi ridimensionato. La Roma vola in semifinale di Champions League. Non succedeva dal 1984. Mi scoccia doverlo ammettere, ma, Icardi, una partita come quella di Dzeko stasera, non sarebbe in grado di giocarla.
lunedì 27 novembre 2017
Serie A 2017/18: il punto dopo la 14^ giornata. Montella esonerato, Milan a Gattuso
Napoli sempre capolista, ma con qualche affanno. Del resto, comprensibile. Vince di misura a Udine e si prepara ad ospitare la Juve, che prevale, da pronostico, sul Crotone. L'Inter vince a Cagliari, mentre il Milan del sopravvalutato Montella non va oltre il pareggio casalingo contro il Torino: la stagione rossonera è, senza attenuanti, fallimentare. Almeno, in campionato. Il Milan ha appena esonerato Montella, affidando la squadra a Gattuso, la cui carriera da allenatore è stata, finora, piuttosto scarsa. Frenano le romane, il Genoa pareggia contro la Roma, in una partita guastata dallo schiaffo di De Rossi e dalla successiva simulazione del capitano giallorosso. Simulazione decisamente peggiore dello schiaffo, peraltro. Espulsione più che giusta. Vincono Chievo, che domenica farà visita all'Inter, e Verona, corsaro contro un Sassuolo sempre più in crisi. Dopo quattordici giornate di campionato, la sensazione è che lo scudetto se lo giocheranno, nell'ordine, Napoli, Inter e Juve.
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lunedì 7 settembre 2015
La piccola Italia di Conte ipoteca la qualificazione agli Europei 2016
Campioni straordinari, fra gli italiani di questa generazione, non ce ne sono. E d'accordo. Conte, che pure va lodato per aver costruito una nazionale se non altro tenace e compatta, potrebbe in ogni caso scegliere meglio. Per esempio, come può De Sciglio giocare titolare? Possibile che si debba ancora puntare su Chiellini? E su De Rossi, che ormai può giocare soltanto in difesa e non più a centrocampo, dal momento che in campo passeggia invece di correre? Conte deve sperare nel recupero, peraltro difficile, di Balotelli, puntare su un giovane promettente come il granata Baselli, richiamare Santon. Bene, invece, fa Conte a valorizzare Pellè, che da tre anni è il migliore italiano nel suo ruolo. Centravanti classico, possente, ha conquistato una consapevolezza dei suoi mezzi che gli permette anche giocate rischiose. Per il resto, e questo è il punto, c'è da augurarsi che la stagione appena iniziata segnali qualche talento, di cui la nazionale italiana avrebbe davvero bisogno. Così com'è, in Europa, ce n'è una decina di squadre messe meglio.
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mercoledì 29 ottobre 2014
La Roma aggancia la Juve, battuta allo scadere dal Genoa
Si sono divertiti, Cristillin in testa, con battute da avanspettacolo negli ultimi giorni. Adesso, non ridono più. E meno ancora rideranno alla fine del campionato. Altro che sempre allegri, o era Allegri?, bisogna stare che troppo piangere fa male al re. Perde al 94' la Juve, gol del benemerito Antonini, sul campo del Genoa. E si fa raggiungere dalla Roma che regola il Cesena con Destro e De Rossi. Aspettiamo l'illuminante commento di Marotta. Che ci scappi qualche altra risata.
mercoledì 25 giugno 2014
Le brutte dichiarazioni di Buffon e De Rossi
Ma quanta insopportabile protervia! Buffon e De Rossi hanno reso dichiarazioni imbarazzanti accolte dalla piccola stampa italiana come fossero un nuovo discorso della montagna. Prima di tutto, reduci da un pessimo mondiale, avrebbero dovuto usare l'accortezza di tacere. Poi, avrebbero dovuto evitare attacchi personali a Balotelli, che non ha fatto peggio di loro. Anzi. Balotelli ha fallito l'occasione, sia chiaro, e voglio scriverlo con chiarezza. Ma, Buffon e De Rossi non hanno titoli per potersi impancare a censori. Mai, in passato, si sono addossate ai compagni le responsabilità di una sconfitta. Certi atteggiamenti da capetti, come quelli di Buffon e De Rossi, sono imperdonabili. Buffon ha dormito in occasione del gol della Costa Rica o l'ha dimenticato? De Rossi ha soltanto camminato e mai corso in questo mondiale, sbagliando appoggi elementari. O forse crede di essere Beckenbauer? Per questa ragione, voglio segnalare un articolo apparso su Il Sole 24 ore che sull'argomento è illuminante. Qualunque cosa avessero avuto da ridire non avrebbe dovuto varcare le soglie degli spogliatoi. Spero che Buffon e De Rossi abbiano chiuso con la nazionale.
venerdì 20 giugno 2014
Italia sconfitta dalla Costa Rica, che vola agli ottavi. Qualificazione a rischio. Le pagelle degli azzurri
Figuraccia imbarazzante e sconfitta meritata contro l'arrembante Costa Rica, che già aveva avuto ragione dell'Uruguay. Prandelli ci ha capito meno di niente. Al principio e poi a partita in corso. Alla Hodgson, per intenderci. Ecco le pagelle degli azzurri.
Buffon 6: gioca per grazia ricevuta e para quello che chiunque altro avrebbe parato. Ordinario
Abate 3: assurdo averlo convocato, piedi fucilati, intelligenza tattica non pervenuta. Dannoso
Darmian 5: a sinistra rende assai di meno che sulla corsia opposta. Fuori luogo
Barzagli 5: modesto è modesto, ma oggi era pure sulle gambe. Affaticato
Chiellini 3: scarso, senza appello. Juventino
Candreva 4: irriconoscibile, svuotato, la bruttissima copia del calciatore ammirato contro gli inglesi. Involuto
De Rossi 4: gioca da fermo, ma non è Maradona, che invece correva pure. Pensionato
De Rossi 4: gioca da fermo, ma non è Maradona, che invece correva pure. Pensionato
Pirlo 4,5: un lancio per Balotelli, in mezzo al nulla. Le passeggiate vada a farsele in Versilia. Pensionato
Marchisio 6: almeno corre, vince qualche contrasto, stoppa qualche pallone. Volenteroso
Thiago Motta 5: nel primo tempo sembra sia colpa sua, la ripresa smentisce il pregiudizio. Compassato
Cerci 6,5: forte, intraprendente, salta l'avversario, si smarca, avrebbe meritato di entrare prima. Estroso
Insigne 4: non ne imbrocca una e va a terra al primo refolo di vento. Inadeguato
Cassano 5,5: non è la sua partita, nessuno corre e non sa a chi dare il pallone. Esitante
Balotelli 4,5: ad impegnarsi si impegna, ma il pallonetto lo sbaglia. E certi errori si pagano. Intempestivo
Prandelli 2: sbaglia tutto il possibile, prima Balotelli isolato, poi svuota il centrocampo. Una sola colpa non è sua: la difesa scarsissima. Ad ogni modo, chiunque farebbe meglio di Chiellini.
Insigne 4: non ne imbrocca una e va a terra al primo refolo di vento. Inadeguato
Cassano 5,5: non è la sua partita, nessuno corre e non sa a chi dare il pallone. Esitante
Balotelli 4,5: ad impegnarsi si impegna, ma il pallonetto lo sbaglia. E certi errori si pagano. Intempestivo
Prandelli 2: sbaglia tutto il possibile, prima Balotelli isolato, poi svuota il centrocampo. Una sola colpa non è sua: la difesa scarsissima. Ad ogni modo, chiunque farebbe meglio di Chiellini.
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sabato 14 giugno 2014
Inghilterra - Italia: chi vince? Favorita l'Inghilterra, che ha tutto a favore tranne Hodgson
Basterà Hodgson a far vincere l'Italia? La sensazione è che l'Inghilterra sia più forte. Sebbene la stampa specializzata sia portata a ritenere il contrario. L'Italia ha una difesa scadente, sia nei singoli che nell'assieme. Laddove gli inglesi hanno attaccanti, da Sturridge a Rooney, fino all'ala Sterling, capaci di grandi giocate. Balotelli come punta unica e senza l'assistenza del genio irregolare di Cassano è destinato a soffrire le marcature dei difensori avversari, soprattutto del possente Cahill. A centrocampo il piccolo trotto di Pirlo e De Rossi costringerà Verratti ad un gioco non suo. Perché Verratti si esalta con compagni disposti alla corsa senza palla ed allo smarcamento. Nella nazionale che Prandelli si appresta a schierare, invece, tutti vogliono il pallone tra i piedi, con la sola eccezione di Marchisio, che però mi sembra piuttosto sfiatato. Pirlo cincischia, De Rossi boccheggia, Candreva tira appena può, due o tre metri sopra la traversa. Un errore rinunciare a Cassano. Per queste ragioni, vedo gli inglesi favoriti. Unico motivo di speranza è che il tecnico d'Albione è Hodgson. Uno che di calcio sa davvero poco. Le speranze azzurre, e non è un paradosso, sono tutte riposte in lui. Oppure in Cassano, se mai dovesse entrare.
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mercoledì 4 giugno 2014
La coppia Pirlo - Verratti non funziona
Pirlo e Verratti sono due registi, per niente complementari. Che senso ha schierarli assieme? Nessuno, come la scialba partita contro il Lussemburgo si è incaricata di dimostrare. Anche De Rossi, poi, ama dirigere la manovra. Mi domando chi corra senza palla, chi si smarchi. La riposta è sempre la stessa: nessuno. Con l'eccezione di Marchisio, che tuttavia denuncia gravi limiti nella protezione del pallone. Un centrocampo così affollato al centro è inutile. Come sono inutili due terzini scarsi nel fondamentale del cross, come Abate e De Sciglio. Meglio una difesa a tre, con De Rossi in mezzo a due difensori puri. Uno tra Pirlo e Verratti, per conto mio Verratti. E davanti Cassano sempre titolare per lanciare Balotelli. O Prandelli si avvia a scelte ragionevoli o non si passa il primo turno del mondiale.
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domenica 5 gennaio 2014
La Juve travolge la Roma ed è campione d'inverno: fuga per lo scudetto
Roma travolta. La Juventus prevale con un nettissimo 3-0. Giallorossi in dieci nell'ultimo quarto d'ora, dopo il rosso ad un furente De Rossi, schiacciato dalla tensione di una partita, che i bianconeri indirizzano dopo pochi minuti di difficoltà. Garcia non ha colpe particolari, se non quella di avere preferito l'evanescente Ljajic a Destro, che avrebbe creato ben altri problemi alla coriacea retroguardia di Conte. Ora, sono addirittura otto i punti di vantaggio della Juve sulla Roma. Titolo d'inverno conquistato con un turno d'anticipo e le mani sullo scudetto.
domenica 29 settembre 2013
Roma a punteggio pieno, 18 punti e testa solitaria della classifica
Garcia ha conquistato Roma, sebbene un calendario per ora non difficile, con l'eccezione del derby, non permetta di trarre conclusioni definitive. Certo è che la Roma ha il miglior centrocampo del campionato: De Rossi, Strootman e Pjanic hanno tutti una cifra tecnica elevatissima, come del resto Maicon, che da centrocampista di fatto gioca per larghi tratti, Florenzi che centrocampista è, al di là delle consegne di attacco e Totti,che centrocampista nasce e resta il faro della squadra. Punteggio pieno, comando solitario della classifica, all'inizio della stagione, quando a Trigoria infuriavano le contestazioni, nessuno l'avrebbe detto.
giovedì 20 giugno 2013
L'Italia, sovrastata dal Giappone, vince fortunosamente 4-3
Inizio imbarazzante per l'Italia nella seconda partita della Confederations Cup 2013 contro il Giappone di Zaccheroni. I nipponici, tecnici e velocissimi, giocano un calcio arioso e spensierato, ma combattivo. Pressione a tutto campo. Vanno meritatamente sul 2-0, colpa di una difesa azzurra disastrosa, nella quale si distingue uno scarsissimo De Sciglio: ma come fa a giocare in serie A? Prandelli sostituisce Aquilani con Giovinco, giocatore eccellente per il subbuteo, che non becca palla per tutta la partita. De Rossi accorcia di testa. Poi, autogol giapponese su azione dalla fascia sinistra di un volitivo, ma modesto, Giaccherini. L'Italia va in vantaggio con un rigore di Balotelli, a dieci reti in nazionale: un predestinato. Pareggio del Giappone di testa, sì di testa, con Okazaki. Honda e Kagawa sembrano Pelè e Tostao a Messico '70. Il pubblico di Recife parteggia apertamente per la squadra del Sol Levante. Poi, siccome nella vita ci vuole fortuna, per non dire altro, segna a porta vuota Giovinco e soltanto così avrebbe potuto riuscirci. L'Italia, umiliata, vince 4-3 ed approda alle semifinali della Confederations Cup 2013.
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domenica 26 maggio 2013
Coppa Italia 2013: trionfa la Lazio con gol di Lulic. Sconfitta la Roma per 1-0
Lulic, autore di una prova monumentale, su e giù per la fascia sinistra, instancabile, decide il derby capitolino che assegna alla Lazio la Coppa Italia 2013. Sconfitta bruciante per la Roma, nella quale hanno deluso in molti, soprattutto De Rossi, timido, spaurito, sempre impreciso anche negli appoggi più elementari. Prova orgogliosa di Totti, ma, non è bastata. Già nel primo tempo, con Klose, la Lazio era andata vicina al vantaggio. Nella ripresa, è stato l'ingresso di Mauri per l'infortunato Ledesma a segnare una svolta. Da una sua combinazione con Candreva, nasce il gol di Lulic. A nulla vale l'assalto, peraltro confuso, della Roma nel finale. Vince la Lazio per 1-0, sesta Coppa Italia per i biancocelesti, che ottengono la qualificazione alla prossima Europa League. Fallimentare la stagione della Roma.
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sabato 2 febbraio 2013
Zeman esonerato dalla Roma. Fatale la sconfitta con il Cagliari. Giallorossi affidati ad Andreazzoli
E' finita nel peggiore dei modi la seconda avventura di Zeman alla guida della Roma: esonero dopo 23 giornate di campionato. Fatale è stata la sconfitta, l'ennesima, che i giallorossi hanno conosciuto ieri sera con il Cagliari. Una difesa mediocre, una fase difensiva all'insegna dell'approssimazione. Il tecnico boemo è stato sopraffatto dai suoi soliti, storici, errori. Oltre che da una qualità media della rosa non particolarmente elevata. Errori sul mercato: Destro, fortissimo ed ora infortunato, serviva davvero essendoci già un centravanti di ruolo come Osvaldo? Il gioco sulle fasce è mancato, soprattutto la spinta dei terzini. Del resto, Piris è Piris, non è Cafu, non è Maicon, non è Lahm. De Rossi è stato emarginato e ridotto al rango riserva per fare posto a Tachsidis, che è modesto piuttosto che no. Goicoechea, ieri autore di una papera colossale, è stato voluto propriamente da Zeman ed è costato parecchie sconfitte. Insomma, tante cose sono andate male. E Zeman non ha saputo e, forse, neppure voluto correggere il tiro, confermando quei limiti che ne avevano impedito la consacrazione durante gli anni '90. Finisce così una stagione. Nessuno spettacolo, nessuna gloria. Triste, solitario y final. La squadra, per adesso, viene affidata ad Andreazzoli. Si parla di Giampaolo come traghettatore e di Blanc, sopravvalutato, per la prossima stagione.
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