Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
Elenco blog personale
Visualizzazione post con etichetta Futuroscope. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Futuroscope. Mostra tutti i post
martedì 24 agosto 2021
Vuelta a España 2021: Eiking in rosso. Rivoluzione dopo fuga "bidone"
Etichette:
Chiappucci,
Eiking,
fuga bidone,
Futuroscope,
Guillaume Martin,
maglia rossa,
Rincon de la Victoria,
Roglic,
Storer,
Tour de France 1990,
Vuelta a España 2021
mercoledì 11 novembre 2020
Tour de France 1987: 1. Roche 2. Delgado 3. Bernard
Edizione fiume, quella del 1987, del Tour de France, con partenza da Berlino Ovest: 25 tappe, di cui cinque a cronometro, quattro individuali ed una cronometro a squadre.
Tour de France 1987 |
Vinse l'irlandese Stephen Roche, che già aveva vinto il Giro d'Italia, strappando la maglia rosa, a Sappada, al compagno di squadra della Carrera, Roberto Visentini. Roche, dopo il Tour avrebbe conquistato anche il campionato del mondo: una sbornia di successi, riuscita solo prima ad Eddy Merckx, da convincerlo ad un anno sabbatico nel 1988. Tornando alla corsa, ci fu molta incertezza sino alla fine. Roche ottenne il suo unico successo parziale nella cronometro di Futuroscope del 10 luglio 1987. La maglia gialla finì sulle spalle del giovane Charly Mottet, che assieme a Jean-Francois Bernard divideva i pronostici francesi come possibile successore di Hinualt, ritiratosi l'anno prima. Dopo aver mancato il sesto Tour, battuto da LeMond. Proprio LeMond era il grande assente: un incidente in una battuta di caccia aveva messo in pericolo la sua stessa vita e gli avrebbe impedito di gareggiare sino al 1989. Per questa ragione, il pronostico era aperto a molti, oltre che a Roche. Tra questi: lo scalatore spagnolo Pedro Delgado, che aveva vinto la Vuelta a Espana 1985 ed era stato quarto, allora si correva tra aprile e maggio, alla Vuelta del 1987; Laurent Fignon, che dopo i due Tour vinti nel 1983 e nel 1984 aveva vissuto stagioni meno brillanti; lo scalatore colombiano Lucho Herrera, che aveva vinto la Vuelta quell'anno. Dopo Futuroscope, riprendiamo il racconto, la maglia gialla andò ad un altro francese, Martial Gayant, per due giorni, tornando sulle spalle di Mottet a Pau, dove vinse l'olandese Erik Breukink. Mottet tenne il simbolo del primato per cinque giorni, fino ad essere spodestato dal connazionale Bernard, che trionfò nella cronoscalata sul Mont Ventoux. Il giorno dopo, sull'Alpe d'Huez, vinse lo spagnolo Echave e fu Delgado a vestirsi di giallo. Fino alla cronometro del penultimo giorno, con arrivo a Digione. In quell'occasione, Roche vestì la prima maglia gialla, quella più importante, perché il giorno dopo ci sarebbe stata solo passerella a Parigi. Gli bastarono 40" per vincere. Distacco contenutissimo, solo 2" di più dei 38"che erano bastati a Jannsen per battere Van Springel al Tour del 1968. Fino al 1989, quando Fignon avrebbe ceduto il Tour a Lemond per soli 8". Gli italiani, appena 18 al via, rimasero all'asciutto di successi parziali e fuori dai primi dieci della generale. Questa la classifica finale del Tour de France 1987:
- Stephen Roche (IRL)
- Pedro Delgado (SPA) a 40"
- Jean-Francois Bernard (FRA) a 2'13"
- Charly Mottet (FRA) a 6'40"
- Luis Herrera (COL) a 9'32"
- Fabio Parra (COL) a 16'53"
- Laurent Fignon (FRA) a 18'24"
- Anselmo Fuerte (SPA) a 18'33"
- Raul Alcala (MES) a 21'49
- Marino Lejarreta (SPA) a 26'13"
Etichette:
Alpe d'Huez,
Bernard,
Breukink,
ciclismo,
Delgado,
Echave,
Futuroscope,
Mont Ventoux,
Mottet,
Roche,
Tour de France 1987
Iscriviti a:
Post (Atom)