Nessun progetto. Nessuna passione sportiva. Nessuna competenza specifica. Disinteresse, superficialità, lontananza, non soltanto geografica. Suning deve lasciare l'Inter. Meglio l'azionariato popolare. Il piccolo cabotaggio agonistico. Un ridimensionamento delle ambizioni, persino. Piuttosto di proclami vaporosi, slogan da carosello e ballon d'essai. Le dimissioni di Sabatini, e dicendolo vorrei tanto sbagliarmi, certificano la fine dell'esperienza cinese alla guida dell'Inter. L'Inter torni agli interisti. La Cina non è vicina.
Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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mercoledì 28 marzo 2018
mercoledì 1 giugno 2016
Inter: la Cina è vicina
Inter ai cinesi! Thohir ci ha pure guadagnato. Moratti dovrebbe cedere le sue quote. Siamo una colonia ormai. L'Italia di Renzi! O tempora o mores! E Sturaro va agli Europei, qui il punto esclamativo non serve.
lunedì 9 maggio 2016
Storia delle Olimpiadi (#Olimpiadi): #Pechino2008. #Bolt impressiona il mondo
Nel 2008, le Olimpiadi sbarcano in Cina, ormai potenza mondiale, anche nello sport. A Pechino. I cinesi trionfano nel medagliere, davanti a Stati Uniti e Russia. L'Italia, dal canto proprio, deve contentarsi di un nono posto, assommando 8 ori, 10 argenti e 10 bronzi. Nell'atletica leggera, il mondo è strabiliato dal velocista giamaicano Usain Bolt, che domina i 100 m, 9"69 e record del mondo, e poi i 200 m, 19"30 e record del mondo. Farà ancora meglio, quanto a tempi e primati, ai mondiali di Berlino dell'anno dopo, e rivincerà l'oro olimpico, su 100 e 200 anche a Londra. A Rio de Janeiro, tra pochi mesi, Bolt vorrà ancora ripetersi. Si tratta, nel caso di Bolt, del più grande velocista della storia dell'atletica leggera, titolare di una rivoluzionaria tecnica di corsa, unica ed inimitabile, perché legata alla sua struttura fisica, longilinea, agile ma ugualmente possente: 41 passi sui 100 m, letteralmente volati. Da segnalare anche la doppietta nel mezzofondo, 5.000 e 10.000 metri, messa a segno dall'etiope Bekele. Per l'Italia, nell'altetica, Alex Schwazer conquista l'oro nella 50 km di marcia, rinnovando una secolare tradizione tecnica. Nel nuoto, finalmente Federica Pellegrini conquista, nei 200 stile libero, la medaglia d'oro soltanto sfiorata ad Atene 2004. Grandi risultati l'Italia ottiene anche nel pugilato, con Cammarelle oro nei pesi supermassimi, e Clemente Russo, argento nei pesi massimi. Due ori, poi, vengono dalla solita scherma, con Tagliariol, nella spada individuale, e la leggendaria Valentina Vezzali, nel fioretto individuale. (cfr. 1^ puntata, 2^ puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata, 6^ puntata, 7^ puntata, 8^ puntata, 9^ puntata, 10^ puntata, 11^ puntata, 12^ puntata, 13^puntata, 14^ puntata, 15^ puntata, 16^ puntata, 17^ puntata, 18^ puntata, 19^ puntata, 20^ puntata, 21^ puntata, 22^ puntata, 23^ puntata, 24^ puntata, 25^ puntata, 26 ^ puntata)
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sabato 29 agosto 2015
Terzo oro per Bolt a Pechino 2015, undicesimo oro ai mondiali, trionfa con la Giamaica nella 4x100
Dopo 100 e 200, arriva l'oro, con la sua Giamaica, anche nella staffetta 4x100: è sempre strepitoso nella corsa lanciata. Usain Bolt fa bottino pieno come già a Berlino 2009 ed a Mosca 2013. Soltanto a Daegu, per la falsa partenza nei 100, con successiva squalifica, i suoi ori erano stati solo due. Undici ori mondiali per la saetta della Giamaica. Numeri impressionanti, come impressione ha fatto l'argento colto dalla staffetta cinese, una neofita della velocità. Terzi i canadesi. Gli italiani, che avevano un tempo una grande tradizione, argento ai primi mondiali di Helsinki, 1983, per esempio, hanno fatto male come in tutto questo mondiale di Pechino. Crisi nera per i colori azzurri.
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