Nessun progetto. Nessuna passione sportiva. Nessuna competenza specifica. Disinteresse, superficialità, lontananza, non soltanto geografica. Suning deve lasciare l'Inter. Meglio l'azionariato popolare. Il piccolo cabotaggio agonistico. Un ridimensionamento delle ambizioni, persino. Piuttosto di proclami vaporosi, slogan da carosello e ballon d'essai. Le dimissioni di Sabatini, e dicendolo vorrei tanto sbagliarmi, certificano la fine dell'esperienza cinese alla guida dell'Inter. L'Inter torni agli interisti. La Cina non è vicina.