Un'ecatombe. Wimbledon 2013 sta perdendo uno ad uno, come in quel famoso giallo di Agatha Christie, i suoi protagonisti annunciati. Prima era toccato a Nadal, che tuttavia già lo scorso anno si era arreso anzitempo sull'erba londinese, oltre che a Sara Errani. Poi, sorpresa!, è successo alla splendida Sharapova. Infine, tenendo da parte Tsonga ed altri, è accaduto a sua maestà del tennis Roger Federer, eliminato al secondo turno, dopo che negli ultimi 36 (nove anni!) tornei dello Slam aveva almeno raggiunto i quarti di finale. E poi a Wimbledon, il torneo che Federer ha vinto 7 volte, cedendo anche una volta in finale a Nadal. Federer ieri sembrava tornato quello dei primi anni da professionista, abulico, incostante, distratto. Incapace di giocare al meglio i punti decisivi. Quello che perdeva sempre contro Tim Henman: insomma il Federer di più di dieci anni fa. Sazietà da successi? Può essere, ma questo non può essere il vero Federer.
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giovedì 27 giugno 2013
Wimbledon 2013: la caduta degli "dei". Dopo la Sharapova, anche Federer eliminato al secondo turno
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lunedì 3 giugno 2013
Federer: 36 quarti di finale consecutivi negli Slam
Record dopo record, continua ad arricchirsi la carriera leggendaria di Roger Federer. Il successo, sofferto ma meritato, ottenuto agli ottavi di finale del Roland Garros 2013 contro il francese Simon, gli è valso la qualificazione ai quarti di finale. Sono 36 i quarti di finale consecutivi che Federer raggiunge così nei tornei dello Slam. Un dominio lunghissimo, una straordinaria prova di longevità agonistica. Nessuno, né nell'era Open né prima, ha retto allo scorrere del tempo con la forza dell'asso elvetico. Nemmeno l'inossidabile Connors, nemmeno il coriaceo Lendl. Sicché, quando si parla di Federer, non si può parlare solo di talento superiore, ma anche di volontà superiore, e di tenuta atletica superiore. Un campionissimo, che, alla soglia dei 32 anni, ogni volta che si iscrive ad un torneo ha la possibilità concreta di vincerlo. Chapeau!
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