Un'ecatombe. Wimbledon 2013 sta perdendo uno ad uno, come in quel famoso giallo di Agatha Christie, i suoi protagonisti annunciati. Prima era toccato a Nadal, che tuttavia già lo scorso anno si era arreso anzitempo sull'erba londinese, oltre che a Sara Errani. Poi, sorpresa!, è successo alla splendida Sharapova. Infine, tenendo da parte Tsonga ed altri, è accaduto a sua maestà del tennis Roger Federer, eliminato al secondo turno, dopo che negli ultimi 36 (nove anni!) tornei dello Slam aveva almeno raggiunto i quarti di finale. E poi a Wimbledon, il torneo che Federer ha vinto 7 volte, cedendo anche una volta in finale a Nadal. Federer ieri sembrava tornato quello dei primi anni da professionista, abulico, incostante, distratto. Incapace di giocare al meglio i punti decisivi. Quello che perdeva sempre contro Tim Henman: insomma il Federer di più di dieci anni fa. Sazietà da successi? Può essere, ma questo non può essere il vero Federer.
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