Dopo il proverbiale esordio con il Brescia, comincia il purgatorio di Recoba. L'Inter ha in rosa il miglior attaccante del mondo, Ronaldo e, poi, Kanu, reduce da un delicato intervento chiururgico, che nell'Ajax s'era mostrato fortissimo, e Zamorano, già capoconnoniere della Liga con il Real Madrid, e Branca e Ganz e Djorkaeff, talentuoso attaccante di movimento della Francia che si appresta a vincere tutto. Per di più, esplode Moriero, ala destra che spesso Simoni impiega come attaccante esterno. Insomma, la concorrenza è forte e per il talento umbratile del Chino, riottoso a consegne tattiche stringenti, pare che ci sia posto soprattutto in panchina. Alcuni pensano che con Ronaldo formerebbe una coppia formidabile, ma sono in minoranza. Recoba segna un gol in Coppa Italia, in campionato vede poco il campo. Alla fine, per lui solo otto presenze e tre gol. Il terzo di questi, dopo la doppietta contro il Brescia, Recoba lo segna ad Empoli. Prodezza alla Maradona, appena dopo la linea di metà campo, il Chino vede il portiere fuori dei pali, abbassa la testa e, senza rincorsa, spedisce il pallone sotto l'incrocio, pallonetto di cinquanta e passa metri : una traiettoria sbalorditiva. L'Inter perderà, ingiustamente, il campionato con la Juve e vincerà la Coppa Uefa contro la Lazio. La prima stagione italiana d Recoba va in archivio: nessuno dubita del suo talento, ma molti, chissà perché, cominciano a diffondere il sospetto che il Chino non sia un giocatore decisivo. 4^ puntata (cfr. 1^ puntata; 2^ puntata; 3^ puntata, 5^ puntata, 6^ puntata, 7^ puntata, 8^ puntata, 9^ puntata).
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