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lunedì 4 aprile 2016

#Mancinivattene: le ragioni di un fallimento. La crisi dell'Inter

Gestione dilettantesca della squadra. Nervosismo, umoralità, scelte continuamente rinnegate. Giocatori prima voluti e poi ripudiati: Podolski, Shaquiri, Jovetic, Telles, ma anche Santon, impiegato a singhiozzo e costretto a giocare senza la miglior condizione. Nel suo ruolo, la continuità d'impiego è indispensabile. Mancini ha depresso il valore, anche di mercato, della più parte dei giocatori dell'Inter. Non ha dato un gioco, ha insistito su un centrocampo a due, che è impensabile. A due giocava l'Argentina di Redondo e Simeone. E non mi pare che Brozovic, che qualcosa sa comunque fare, e Medel reggano il confronto. Ma, quell'Argentina, aveva anche Batistuta, Balbo, Caniggia e, soprattutto, Maradona. Mancini se ne rende conto? Il Real Madrid, che ogni tanto soffre, gioca a due, ma quei due sono Kroos e Modric. Mancini se ne rende conto? Ieri, contro il Torino, l'Inter è stata penalizzata da errori arbitrali, è vero. Ma il gol era arrivato in modo rocambolesco, passaggio filtrante di Santon, tiro di Brozovic ed intervento maldestro di un difensore granata che portava al rigore trasformato da Icardi, Per il resto, l'Inter era stata inconcludente. E che Belotti avesse un altro passo si era visto subito. Nagatomo, inspiegabilmente promosso titolare dopo le iniziali esclusioni, fa errori su errori, di posizionamento e di intervento. Il rigore per il Toro non c'era, ma Nagatomo è una calamità per la difesa dell'Inter. Mancini se ne rende conto? Palacio non tira più in porta, che senso ha schierarlo, peraltro assieme a Ljiaic, che ama giocare come Palacio, ma oggi come oggi, per quanto svogliato, ha più dribbling e più tiro? Un centrocampista in più avrebbe dato e darebbe più equilibrio. Mancini sbaglia le formazioni iniziali e le correzioni a partita in corso. E mai ammette le proprie responsabiltià. Deve andarsene. Ha fatto peggio di Mazzarri. #Mancinivattene

giovedì 19 febbraio 2015

Inter - Celtic 3-3

Non capisco cosa Mancini voglia dimostrare, mortificando Kovacic con panchine in serie. Detto questo l'Inter non passa sull'infuocato campo del Celtic. Primo tempo scoppiettante. L'Inter nei primi venti minuti domina grazie ad un pressing alto assai efficace e va sul 2-0: Shaqiri e Palacio. Poi un'entrata intempestiva di Kuzmanovic ed un errore in chiusura di Ranocchia, sempre svagato, e di Campagnaro, autogol, propiziano il pareggio dei padroni di casa. Santon suona la carica a fine primo tempo: grandissima personalità. Allo scadere segna Palacio dopo una respinta del portiere avversario. Nella ripresa cala il ritmo. L'Inter soffre ma potrebbe chiudere in contropiede se soltanto Icardi fosse in giornata. Anonimo Guarin. Mancini passa alla difesa a tre. Gli scozzesi non mollano ed alla fine pareggiano sul solito errore difensivo nerazzurro: Dodò, come Mancini, deve andarsene.

mercoledì 21 gennaio 2015

Intet ai quarti di Coppa Italia: Sampdoria battuta 2-0

Vittoria sofferta, laddove si consideri che la Samp è presto rimasta in dieci, chiudendo in nove. Tanto possesso palla ma cross sbagliati e scarsa vena di Icardi, che ha fallito anche un rigore, hanno aiutato la resistenza blucerchiata. Fino alla metà del secondo tempo ed al gol di Shaqiri, smarcato in area da un tacco di Podolski. Raddoppio sul finire dello stesso Icardi, al quindicesimo gol stagionale, ma autore di una prova piuttosto irritante. Per il resto, bella prova di Kovacic, insostituibile, e del capitano Andreolli. Inter ai quarti di Coppa Italia.

giovedì 8 gennaio 2015

Shaqiri all'Inter: Mancini ha le ali che chiedeva

Ci vuole la sorte, quella propizia. Mancini ce l'ha. Dopo Podolski, arriva Shaqiri, ala svizzera dalla complessione ridotta ma possente. Ammetto di conoscerlo poco. Ora, comunque, le ali di ruolo ci sono. L'Inter potrà giocare con il 4-3-3 da brevetto continentale. Memore del fallimento di Van der Meyde, sono portato a fidarmi più di Podolski che di Shaqiri, che comunque pare talentuoso. Stiamo a vedere.

sabato 3 gennaio 2015

Shaqiri o Lavezzi?

La mia predilezione per Lavezzi è nota: lo considero un fuoriclasse ed un uomo squadra. Però, Lavezzi dà il meglio come attaccante esterno in un 4-3-3 oppure da seconda punta. In un 4-2-3-1, Shaqiri si farebbe preferire perché è un'ala classica. Mancini come vuol giocare? Il punto è questo. Poi, osservo che Shaqiri non ha esperienza da titolare, ed il talento potrebbe non bastare, poiché all'Inter, nel suo ruolo, hanno fallito giocatori già affermati come Sergio Conceicao e Van der Meyde.