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lunedì 8 ottobre 2018

Serie A 2018/19: il punto dopo l'8^ giornata. Piatek capocannoniere

Otto vittorie in otto partite per la Juventus. E mi tornano alla mente le parole che Buffon avrebbe pronunciato nell'autunno 2016: in Italia, molte avversarie dei bianconeri si scansano. Bisogna interrogarsi sulla storia recente della serie A, sui sette scudetti consecutivi di una Juve, forte, sì, ma non irresistibile. La Juve che ricordo io più forte, quella di Platini, Boniek, Scirea, Rossi, Tardelli, allenata da Trapattoni, non dominava e non dominò in questo modo. La sensazione, la più benevola, è che molti diano per persa la partita con la Juve. Ieri, l'Udinese ha fatto da sparring partner. Niente di più. L'Inter batte la Spal e sale al terzo posto solitario, mentre il Napoli del bravissimo Ancelotti è secondo. Con il merito di avere coinvolto tutti i giocatori e consegnato Insigne ad una dimensione sconosciuta di goleador seriale. Higuain ha molto rinforzato il Milan. Il derby, dopo la sosta, chiarirà le reali ambizioni di Inter e Milan. Vincono anche Roma e Lazio. E segna il suo nono gol in campionato il centravanti polacco del Genoa Piatek: bravissimo nello smarcamento e nella conclusione.

4 commenti:

  1. Narratore cosa ne pensi della crisi del Real?

    Sulla stampa spagnola sono andati avanti per due mesi a dire che era la squadra a far vincere Ronaldo e non viceversa, i giocatori sostenevano di essere più squadra senza di lui, Bale addirittura ha detto che segneranno di più perché lui "rubava" i gol ai compagni, eppure stanno naufragando malamente e non segnano più, pure il peggior Barça da almeno 15 anni sta passando sotto traccia visto come è ridotto il Real ultimamente.

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    1. Cristiano Ronaldo è il più grande goleador degli ultimi 40 anni. Numeri alla mano. Impossibile sostituirlo. Senza dimenticare la sua fame agonistica e la capacità di adeguare le prestazioni all'importanza delle sfide. Con la sola presenza, rassicurava i compagni e preoccupava gli avversari. Detto questo, Lopetegui, uscito male dalla nazionale, ha un compito difficilissimo, dopo le tre Champions vinte da Zidane. Le motivazioni sono calate. Calo fisiologico, intuito da Zidane, che ha tolto, non a caso, il disturbo. Al posto di Perez, avrei puntato sul rinnovamento. Avrei lasciato partire Modric, cercato, forse, anche un'alternativa a Kroos, che mi sembra in fase calante: a certi livelli, un centrocampista, che corra così tanto, più di otto/dieci anni non dura. Più di tutto, però, credo che ci sia un problema di carisma. Che, improvvisamente, ha abbandonato le merengues. E il carisma non salta fuori, allenandosi. O c'è o non c'è. Insomma, Bale aveva torto.

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    2. Dopo 4 champions in 5 anni, CR7 ha fatto bene ad andare via...

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