Si pensava ad una volta a ranghi relativamente ristretti, si pensava ad Oscar Freire Gomez oppure al possente Tom Boonen. Ed invece l'ultima scalata del terribile Cauberg ha lanciato verso la vittoria, ampiamente prevista su questo blog, di un asso straordinario delle due ruote, il vallone Philippe Gilbert, che proprio sul Cauberg, nel 2011, aveva conquistato l'Amstel Gold Race. E pensare che Nibali aveva cercato di andar via, con un scatto tanto annunciato quanto indeciso. Gilbert lha passato a velocità doppia, scavando un solco che ha saputo conservare anche nel chilometro e mezzo di discesa e pianura che conduceva al traguardo. Per Gilbert è l'apoteosi di una carriera già leggendaria. Cala il sipario su Valkenburg 2012: Gilbert campione del mondo, il norvegese Boasson Hagen secondo, lo spagnolo Valverde terzo. L'Italia di Bettini, come da pronostico, ha recitato da comparsa.
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