L'Inter getta via un'altra occasione. Partita imbarazzante contro il Sassuolo, il cui gol, firmato da Falcinelli, riassume tutti gli errori commessi da Spalletti e dai suoi giocatori. D'Ambrosio a sinistra, che ingiustamente sostituisce Santon, Brozovic, che non ha voglia e non ce la fa a rincorrere Politano, che sembra Robben, ma non lo è. Gli altri della difesa che dormono. Spalletti insiste con Candreva. Crosso meglio io. Anche con la palla medica. Fa decine di cross. Mai dal fondo. Ora fiacchi e mosci. Ora lunghi e sballati. Poi finte e controfinte. L'attaccante fa il primo movimento e resta spiazzato. Puro dilettantismo. Spalletti si ostina con un 4-2-3-1, per il quale mancano gli interpreti. Poi, c'è e ci può stare lo scadimento di forma di Icardi, che sbaglia anche il rigore. Il fiato corto di Borja Valero. La malavoglia di Perisic. Peccato. Epperò, Spalletti, un cambio tattico avrebbe potuto farlo, ferme alcune carenze di organico. Per esempio, fuori Candreva e dentro Joao Mario dal principio. Centrocampo a rombo e Perisic seconda punta.
Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
Elenco blog personale
Visualizzazione post con etichetta disfatta. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta disfatta. Mostra tutti i post
sabato 23 dicembre 2017
sabato 22 aprile 2017
Fiorentina-Inter 5-4: Pioli vattene
Sia stramaledetto il giacobinismo. E la sua versione calcistica: il fantacalcio. Che tanti incompetenti ha accostato al gioco che Brera definiva "mistero senza fine bello". La media punti di Pioli, risultato non interpretabile di tanti anni di carriera, era questa. L'ho scritto inutilmente, assieme a pochi altri, dopo l'esonero di De Boer. Tutto prevedibile, tutto previsto. L'Inter perde anche dalla Fiorentina, 5-4, con tripletta inutile di un grande Icardi, quarta sconfitta consecutiva. Imbarazzo! Pioli se ne vada. Con Ausilio e Nagatomo e D'Ambrosio. E Zanetti, soprattutto Zanetti.
giovedì 15 settembre 2016
Inter-Hapoel: 0-2. Disfatta nerazzurra. De Boer o cambia o va via
De Boer ci sta capendo sempre meno. Squadra stravolta all'inizio e rivoltata nella ripresa. Palacio ormai è un ex giocatore, Eder non segna nemmeno da solo, Nagatomo non merita commenti. Epperò Melo e Medel assieme? Si può perdere al debutto in Europa League, in casa, contro l'Hapoel? No che non si può. Ci vuole impegno per perdere. E domenica c'è la Juventus. Tutti in ritiro meriterebbero di andare. De Boer in testa. Già sembra un impiegato del catasto. Poi, mentre la partita, contro una squadra modestissima, gli sfugge di mano, se ne resta seduto. Come se la cosa non lo riguardasse!
martedì 24 novembre 2015
Roma travolta dal Barcellona: 6-1 per i blaugrana
Il Barca aveva già travolto il Real Madrid sabato, ma il successo odierno ai danni della Roma, quinta giornata di Champions League 2015/16, è ancora più rotondo. Mentre si discute se sia più forte questo oppure il Barca di Guardiola, resta l'imbarazzante disfatta della Roma, 6-1 tennistico, e di Garcia, che non mi pare questo grande allenatore.
sabato 31 ottobre 2015
Mouriho esonerato? Chelsea travolto dal Liverpool.
Condannato da una doppietta di Coutinho! Crisi profonda per il Chelsea di Mourinho, invischiato nella zona retrocessione della Premier League. Difficile, questa volta, dopo la netta sconfitta patita dal Liverpool, che Mourinho possa evitare l'esonero. Bene farebbe a dimettersi. Il Chelsea è allo sbando, non lo segue più, non lotta, non crede nella vittoria, ché i giocatori non mancherebbero per ottenere risultati migliori. Finora, Mourinho è stato difeso dal ricchissimo contratto che lo lega al club di Abramovich. Ora, non credo che basti più. Vedere Mourinho con la camicia bagnata, la cravatta allentata, lo sguardo smarrito, assumere le sembianze di Benitez è sconfortante: "nothing to say", come del resto ha commentato, cupo, Mourinho a fine partita.
lunedì 28 settembre 2015
Figuraccia dell'Inter contro la Fiorentina: 1 - 4. Due svarioni di Handanovic e la conduzione amatoriale di Mancini provocano la disfatta
Handanovic non è da Inter. Rovina la partita con due errori da principiante. Il primo da solo, sbaglia lo stop e procura il rigore per la Fiorentina. Il secondo in condominio con Telles, fuori posizione e Kondogbia, molle sul contrasto con Ilicic, che comunque avrebbe dovuto accompagnare sul fondo invece di farlo rientrare. Felipe Melo confuso sbaglia con costanza ed innesca spesso il contropiede viola. Squadra disunita, con Perisic boccheggiante Mancini che gioca al grande stratega e perde di brutto e Kondogbia, che confonde il calcio con il minuetto. Arriva pure il terzo gol della Fiorentina cui si somma l'espulsione di Miranda. Un disastro! In dieci, l'Inter ansima, mentre la squadra di Paulo Sousa, che sovrasta Mancini, organizza un torello a ritmi blandi. Mancini cambia uomini e posizioni che nemmeno ai tempo della democracia corinthiana di Socrates, ma con ben altri risultati. Medel gioca prima difensore centrale, poi terzino destro, poi torna a centrocampo. Santon parte a destra, va a sinistra e finisce difensore centrale! Una conduzione dilettantesca, quella di Mancini. Un gol arriva pure con Icardi, ma poi, Kalinic, con una faccia tolta dalle pellicole del neorealismo, incredulo, segna il terzo gol personale, il quarto della Fiorentina. E chiude una serata terribile per l'Inter. Per Mancini, sopravvalutato. Per Guarin, ma di lui si sa tutto. Per Felipe Melo, oggi controfigura comica del guerriero ammirato nelle prime cinque giornate. Per Perisic, che sembra uscito dalle ristrettezze di un lungo assedio. Per Palacio, che trascina quella treccina smunta senza costrutto. Un disastro. Inaspettato. Quello di squadra. Perché che Mancini non fosse all'altezza, l'ho scritto mille volte. Stesso discorso per Handanovic. #Mancinivattene!
mercoledì 22 ottobre 2014
Roma travolta dal Bayern: 1-7. Sembrava Brasile - Germania agli ultimi mondiali
Sembrava Brasile - Germania agli ultimi mondiali. Nessuna festa all'Olimpico se non per il Bayern Monaco, che travolge 7-1 la Roma, con un parziale di 5-0 nel primo tempo. Alcuni dei protagonisti di quella gara passata alla storia come il Mineirazo sono in campo con i bavaresi. Mai in partita i giallorossi, che affrontano una delle migliori squadre del mondo con spavalderia e svagatezza, sintesi della cattiva preparazione della partita da parte di Garcia, che alla fine dell'incontro ammette le proprie responsabilità. Il Bayern è più forte della Roma, non c'è dubbio, ma il divario fra le due squadre non è di queste dimensioni. Ai tempi del vituperato calcio all'italiana, prima della sbornia del sacchismo, per intenderci, mai sarebbe accaduto. Piuttosto, le barricate in difesa. Geniale la gufata di Guardiola, che, alla vigilia, ha associato la Roma a Renzi. Geniale e, temo per l'Italia, profetica.
domenica 28 settembre 2014
Disfatta imbarazzante dell'Inter che perde 4-1 contro il Cagliari in casa. Disastroso Nagatomo espulso
Quattro gol in casa sono un'enormità. Senza dubbio, ha avuto un grande peso l'espulsione di Nagatomo dopo mezzora, quando le squadre erano sul punteggio di 1-1. Poco peso politico dell'Inter, errore dell'arbitro, che avrebbe potuto fermarsi al primo giallo. Detto questo, Nagatomo era in ambasce e Mazzarri, questa volta poco reattivo, non ha trovato una soluzione alternativa. Tre gol in meno di venti minuti e partita finita già nel primo tempo. Ibarbo, in slalom tra tre nerazzurri imbambolati, sembrava Garrincha. Illusione ottica, beninteso. Nella ripresa, questa è la cosa grave, Inter spenta, arruffona, rassegnata ad una sconfitta umiliante. Ho scritto che questa squadra è da terzo posto e, nonostante la figuraccia odierna, lo confermo. Però, davanti al proprio pubblico, ricordo poche partite così brutte. Nagatomo vorrei non vederlo più. Soprattutto, con la fascia da capitano. Comunque, sta giocando malissimo anche Vidic. Mi auguro che si tratti, nel complesso, di un incidente di percorso.
martedì 8 luglio 2014
Dramma Brasile: la disfatta psicologica degli uomini di Scolari
Una sceneggiatura tragica che nemmeno lo scrittore più fantasioso avrebbe potuto scrivere. Dopo ventinove minuti, Germania - Brasile 5-0. Ai mondiali, in Brasile. Un dramma insopportabile per milioni di tifosi brasiliani resi increduli dalle dimensioni e dalla repentinità della disfatta. Fuori il capitano Thiago Silva e la stella Neymar, Scolari, cui l'esperienza non difetta, avrebbe dovuto infoltire il centrocampo. Invece ha insistito con quello sfiatato di Oscar, con il lillipuziano Bernard. Dopo il secondo gol tedesco, segnato da Klose, il Brasile si è come dissolto. Il cedimento del fronte interno. Impressionante. Siamo nell'intervallo, ma non so quale miracolo potrebbe raddrizzare la situazione per il Brasile.
Etichette:
Bernard,
Brasile,
cedimento psicologico,
disfatta,
dramma,
Germania,
Klose,
Neymar,
Oscar,
Scolari,
semifinale,
Thiago Silva
Dramma Brasile: Germania - Brasile 5-0 dopo ventinove minuti
Thomas Muller, Klose, Kroos, di nuovo Kroos, Khedira. Germania 5, Brasile 0. Psicodramma brasiliano nella prima delle semifinali dei mondiali 2014. E' peggio del 1950. Scolari, ad ogni modo, ha sbagliato del tutto la formazione. Bernard va bene per il subbuteo. Sarebbe servito un centrocampista in più e non un mezzo trequartista. Fortissimo il contraccolpo psicologico dell'infortunio di Neymar.
domenica 19 gennaio 2014
L'Inter di Thohir in crisi nera, perde anche contro il Genoa sotto il diluvio. Mazzarri in discussione
Partita indecente, come la prestazione di mezza squadra, da Juan Jesus che inciampava una volta su due, e Palacio, di cui dev'essere tornata dall'Argentina la controfigura, che sbagliava due comode occasioni da rete. Per il resto, tanta mediocrità. Ed una sconfitta maturata su calcio d'angolo, colpo di testa di Antonelli, con la difesa intontita ad una manciata di minuti dal termine. Mai avvertita, dal divano, la sensazione che l'Inter potesse vincere la partita. Ma, credo che per i giocatori, dal campo, la sensazione sia stata la stessa. Questa piccola Inter di Thohir non vale granché. E mi pare destinata a scendere altre posizioni in classifica. Mazzarri è confuso. Inevitabile che cominci ad essere discusso anche lui.
domenica 7 aprile 2013
Stramaccioni va esonerato. Inter - Atalanta: 3-4. Rocchi segna e fa 100 gol in A, poi Bonaventura, doppietta di Alvarez, tripletta di Denis
Partita importante per il terzo posto, dopo la mezza battuta d'arresto del Milan che pareggia a Firenze. Inter spuntata, tanto che viene rispolverato Rocchi. Fuori Cassano, per un guaio muscolare, sostituito da Alvarez dopo mezzora circa, è proprio l'ex capitano della Lazio, al 43' del primo tempo, a firmare la rete del vantaggio nerazzuro. Gol n. 100 in serie A e parziale, assai parziale giustificazione di uno degli ingaggi meno comprensibili della recente storia interista. Pareggia Bonaventura, che ha qualità notevoli. Alvarez, in vena, riporta l'Inter davanti con una doppietta. Ma, la squadra di Stramaccioni, che merita sempre l'esonero, dimostra tutta la propria inconsistenza difensiva e viene riacciuffata da una doppietta di Denis. E poi? E poi uno si aspetterebbe un colpo d'ala dell'Inter, ché i tre punti servono come il pane. Invece no! Tripletta di Denis. Inter 3, Atalanta 4. Stramaccioni, non so se sia mai accaduto, andrebbe esonerato sul posto, a partita in corso. Una prova imbarazzante dell'Inter, una disfatta. Le colpe sono di tutti. Cominciamo però ad esonerare Stramaccioni. A mandar via Branca. Una stagione fallimentare con numerosi accenti patetici pretende decisioni esemplari.
Etichette:
Alvarez,
Atalanta,
Bonaventura,
Branca licenziato,
Cassano,
Denis,
disfatta,
Inter,
Milan,
Rocchi,
Rocchi 100 gol in A,
stagione fallimentare,
Stramaccioni esonerato,
Stramaccioni esonero
lunedì 18 febbraio 2013
Inter travolta a Firenze. Stramaccioni va esonerato, Zanetti pensionato, Branca licenziato
Sostengo da mesi, quando tutta la stampa specializzata cedeva invece alla tentazione di scambiare la presunzione di Stramaccioni per competenza, che il tecnico romano non è all'altezza della situazione. Giunto senza meriti ad occupare la panchina di una delle più grandi squadre del mondo, Stramaccioni ha con il tempo maturato la convinzione strampalata di averlo meritato e di meritarlo. Eppure da mesi, nemmeno all'osservatore più distratto poteva sfuggire che l'Inter era priva di un'idea anche soltanto abbozzata del gioco, tutto affidato all'estro di Cassano oppure agli strappi di Guarin, digiuno di tattica quanto altri mai, oppure all'efficacia sotto porta di Milito. Oggi, che Stramaccioni vada esonerato è convinzione comune, tardiva, ma comune. La disfatta di ieri a Firenze non richiede un particolare sforzo ermeneutico. L'Inter ha fatto pena. E' stato un errore far giocare Kovacic con attorno uno che cammina Cambiasso, uno che corricchia, Kuzmanovic, ed uno che fa quello che gli pare, Guarin. Errore ancor più grave è stato sostitutire Kovacic nell'intervallo, come se il non gioco della squadra fosse stato colpa sua. Un talento giovane merita ben altra fiducia. Tanto più che si è tenuto in campo, e basta!, Saverio Zanetti, puntato e saltato da tutti: se ne vada in pensione. La fase difensiva è scadente ed ancor più scadente è la difesa nei suoi uomini chiave: Ranocchia è sempre altrove, come Nagatomo. Senza concentrazione, senza un'idea dello spazio e delle distanze non si può giocare in serie A. Vadano a ripassare la lezione di Picchi: immagini di repertorio ci sono eccome. Infine, sia licenziato Branca. Francamente, non debbo meno spiegare perché. L'evidenza parla da sé.
Etichette:
Branca licenziato,
Cassano,
disfatta,
Fiorentina,
Guarin,
Inter,
Kovacic,
Kuzmanovic,
Nagatomo,
pensione,
Ranocchia,
Stramaccioni esonerato,
Zanetti
lunedì 4 febbraio 2013
Doppietta per Balotelli al debutto, vince la Juve, tiene il Napoli, cade la Lazio
Disfatta dell'Inter a parte, tanto che dopo Siena si rincorrono le voci di un possibile esonero di Stramaccioni, che considero quanto mai necessario, l'ultima giornata ha conosciuto il ritorno di Balotelli nel campionato italiano, maglia rossonera. Doppietta per lui, sinistro al volo ed esecuzione glaciale dal dischetto. Il Milan con lui, Niang ed El Shaarawi, ha l'attacco più giovane e più forte della serie A. La Juve ha avuto, con fatica, ragione del Chievo, mentre il Napoli, che ha sconfitto il Catania, tiene il passo: impressiona il moto perpetuo di Cavani, novello Di Stefano, tecnica parte, ché l'argentino era superiore nel tocco e nel tiro. Cade la Lazio contro il Genoa nel recupero, dopo una vana rimonta: segnalo il gol di Borriello, uno che avrebbe meritato migliore carriera. Con il ritorno imminente delle competizioni europee, gli equilibri in campionato sono destinati a saltare.
Etichette:
Balotelli,
Borriello,
Cavani,
Chievo,
Di Stefano,
disfatta,
El Shaarawi,
Genoa,
Inter,
Juve,
Lazio,
Napoli,
Niang,
Stramaccioni esonero
domenica 3 febbraio 2013
Siena - Inter 3-1: Stramaccioni esonerato?
Va esonerato, lo scrivo da mesi, merita l'esonero, perché non è all'altezza del compito. Stramaccioni sta conducendo l'Inter alla disfatta. Non ha alcuna idea del gioco. Si affida a giocatori che farebbero panchina ovunque, come Saverio Zanetti, uno che dovrebbe essere in pensione almeno da due anni. Il gioco passa per Cassano, tutti lo sanno, tutti lo riconoscono e Stramaccioni che fa? Lo sostituisce con l'anziano Rocchi, invece di panchinare l'inconcludente ed irritante Guarin, che, come lui, ignora una qualunque idea di gioco, e calcia da tutte le posizioni oppure sfida un nugolo di avversari, cui consegnare infine il pallone. Quella di Siena è stata una partita orribile per l'Inter. Preso il primo gol sull'asse argentino, basta argentini all'Inter, Schelotto - Zanetti, Cassano, sola luce nella notte fonda, trova il pareggio in modo apperentemente casuale Ebbene, nessun filtro a centrocampo, poco dopo Sestu segna ancora per il Siena. con Handanovic, come al solito, immobile e lontano dalla linea di porta. Nella ripresa, fuori Schelotto, deludente, e dentro Kovacic, che, nonostante la timidezza inevitabile del debutto, mostra di saper star in campo, di saper toccare il pallone con naturalezza e di avere scelto una squadra oggi molto scarsa. Predica nel deserto. L'Inter prende pure il terzo gol. Fallo ed espulsione per lo svagatissimo Chivu e rete di Rosina dal dischetto. Poi, soltanto un arrembaggio vano alla porta avversaria. Stramaccioni si mordicchia il labbro inferiore, idee non ce ne sono. L'Inter perde 3-1. Stramaccioni, privo di carisma, va esonerato subito.
Etichette:
3-1,
Cassano,
disfatta,
Guarin,
Inter,
Kovacic,
Rocchi,
Rosina,
Schelotto,
Sestu,
Siena,
Stramaccioni,
Stramaccioni esonerato,
Stramaccioni esonero,
Zanetti
domenica 6 gennaio 2013
Stramaccioni va esonerato: disfatta dell'Inter a Udine
Disfatta? Sì, disfatta. E' il modo della sconfitta che offende e l'intelligenza e la pazienza dei tifosi nerazzurri. Stramaccioni, il fortunatissimo Stramaccioni, va esonerato su due piedi. Perché non ha il carisma per guidare una squadra blasonata ed onusta di gloria come l'Inter. Sul campo dell'Udinese, dopo un nebbioso primo tempo, i nerazzurri si sciolgono nella ripresa, asfaltati dal gioco semplice ed arioso dei bianconeri di Guidolin, con il solito Di Natale sugli scudi. Finisce 3-0. Palacio sbaglia tutto, per non dire Jonathan, da mandare via subito, non soltanto per fatto tecnico, ma anche per fatto estetico. Cassano predica nel deserto, gli altri, intorno, sfiatati e patetici accettano impotenti una lezione di gioco. Ci si mette anche Juan Jesus, che per troppa irruenza finsice espulso. Sneijder, in questa squadra priva di gioco, non sarebbe stato utile, a centrocampo intendo dire? Stramaccioni è vicino all'esonero. Se lo merita tutto, perché non ha ringiovanito la squadra, non le ha dato un gioco, ha difeso la politica improvvisata di Branca, assopendosi su di un aziendalismo inutile e parlando un italiano faticosissimo: un buon prospetto? Che vorrà mai dire? Detto poi di Alvaro Pereira! A casa! A studiare!
Etichette:
Alvaro Pereira,
Branca,
Cassano,
Di Natale,
disfatta,
esonero,
Inter,
Juan Jesus,
Palacio,
Sneijder,
Stramaccioni,
Stramaccioni esonerato,
Udinese
Iscriviti a:
Post (Atom)