Doppietta al Porto nell'andata degli ottavi della Champions League. Zaniolo conferma la predestinazione ad una carriera leggendaria. Sinistro da fantasista, fisico da granatiere, falcata da mezzofindista veloce. Ed una fame agonistica mai vista in un ragazzo di diciannove anni e mezzo. E taccio della coordinazione naturale, dei tempi di gioco. L'Inter, grazie ad Ausilio e Spalletti, ha commesso un errore pacchiano a lasciarlo andare alla Roma.