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giovedì 29 dicembre 2022

Un saluto a Vittorio Adorni

Uno dei massimi ciclisti degli anni '60, quando ancora il ciclismo contendeva al calcio il titolo di sport nazionale, Vittorio Adorni, classe 1937, da poco scomparso. Alfiere di una nuova generazione di corridori italiani da Bitossi a Zilioli, da Dancelli a Balmamion, da Motta a Gimondi.  I suoi successi più noti furono il Giro d'Italia del 1965 e il campionato del mondo di Imola, del 1968, conquistato con un fuga antica vicina ai 100 km. Al Giro fu anche due volte secondo e due volte quarto, quinto, settimo e decimo. E seppe piazzarsi tra i primi dieci della generale anche a Tour e Vuelta. Vinse anche un Giro della Svizzera, nel 1969. Fosse stato appena più veloce allo sprint, avrebbe vinto anche qualche classica monumento solo sfiorata. Alla Faema, corse con il giovane Merckx, scortandolo nel successo al Giro del 1968. Che lo stesso Adorni chiuse al secondo posto davanti a Felice Gimondi, che completò un grandissimo podio. Passista potente, capace di tenere in salita e di letture tattiche sempre acute, che poi propose anche da commentatore al fianco di Adriano De Zan sulla Rai. Non dimentico il racconto della meravigliosa cavalcata di Gianni Bugno al Giro d'Italia del 1990, in maglia rosa dall'inizio alla fine. Adorni disse fin dai primi giorni che l'impresa era possibile. Sapeva di ciclismo. 

venerdì 25 settembre 2020

Imola 1968: l'impresa mondiale di Vittorio Adorni

Nel 1968, Vittorio Adorni aveva già 31 anni. Due anni dopo avrebbe smesso con il ciclismo. Restava un corridore molto competitivo e correva nella stessa squadra del campionissimo per eccellenza, già lo era o stava per diventarlo, il belga Eddy Merckx. Adorni in quel 1968, l'anno delle contestazioni che sconvolsero e cambiarono per sempre la storia d'Italia, era stato quinto alla Vuelta e secondo al Giro, proprio dietro a Merckx. Era già stato protagonisti ai mondiali: nel 1964, in Francia, Sallanches, era giunto secondo, allo sprint, dietro all'olandese Janssen e davanti al beniamino di casa Poulidor. Ai mondiali di Imola 1968, Adorni non era indicato tra i favoriti. L'italia si affidava piuttosto a Gimondi per contenere lo strapotere di Merckx. Ma, sorretto da una straordinaria condizione, Adorni andò presto in fuga con i migliori e, poi, per conto proprio, compiendo un'impresa solitaria che gli permise di vincere il campionato del mondo con 9'50" sul belga Van Springel e 10'18" sul compagno di nazionale Michele Dancelli e poi arrivarono Bitossi, Taccone e Gimondi. I 90 km di fuga solinga di Adorni sono una delle pagine più belle del ciclismo moderno. Poche volte la nazionale italiana di ciclismo su strada è stata così forte: cinque azzurri tra i primi sei classificati. Dopo 52 anni, domenica 27 settembre, il mondiale torna ad Imola!

giovedì 11 giugno 2020

Indurain e Froome: i più vecchi campioni dei Grandi Giri

Non c'è un 'età per vincere nelle grandi corse a tappe. C'è, questo sì, un'età per non vincere più. La soglia fatidica si colloca intorno ai 34 anni. Si potrebbe obiettare che siffatta affermazione sia priva di basi scientifiche. No. Una base statistica, sempre che la statistica sia una scienza, c'è. Nella storia del Tour de France, del Giro d'Italia e della Vuelta a Espana, nessuno ha vinto, parlo della classifica generale, oltre i 34 anni. Insomma nessuno che ne avesse compiuti 35. Con la sola eccezione di Horner, vincitore della Vuelta nel 2013 a quasi 42 anni! Eccezione clamorosa, ma solitaria. A fronte di 106 Tour, 102 Giri e 74 Vuelta: 282 Grandi Giri! 

E la spiegazione, dal fisiologo che non sono, mi pare tutto sommato semplice. Con l'incedere del tempo, diminuiscono le doti di recupero. Se ne hanno testimonianze univoche in tutti gli sport, non soltanto nel ciclismo. Dopo una certa età, bisogna allenarsi di più e si recupera di meno, più lentamente. Va da sé che, nel ciclismo, si possa restare molto competitivi, in età agonisticamente avanzate, nelle corse di un giorno o nelle brevi corse a tappa, mentre sia più difficile tenersi a galla nei Grandi Giri, che si svolgono in tre settimane, per più di 3.000 km, con due soli giorni di riposo. 

C'è un altro dato significativo. I grandi dominatori di Tour, Giro e Vuelta, hanno tutti cominciato prestissimo o presto a vincere. Bartali vinse il suo primo Giro, nel 1936, prima di compiere 22 anni; Coppi ottenne il suo primo Giro prima di compierne 21; Anquetil conquistò il Tour, nel 1957, a 23 anni e pochi mesi; Gimondi, vinse il Tour, nel 1965, prima dei 23 anni; Merckx colse il primo Giro, nel 1968, a 23 anni; Hinault, la prima Vuelta a 23 anni e mezzo e il primo Tour tre mesi dopo. Più avanti, lo stesso Alberto Contador vinse il primo Tour a meno di 25 anni.


File:Miguel INDURAIN.jpg - Wikimedia Commons
Miguel Indurain in maglia gialla
Dei plurivincitori dei Grandi Giri, il meno precoce fu, a lungo, Miguel Indurain. Che, sì, prima del successo del 1991 a Parigi, era stato decimo al Tour dell'anno precedente. E, certo, aveva nel palmares già un bel po' di brevi corse a tappe: due Parigi-Nizza, il Criterium Internazional e via dicendo. Sicché si poteva immaginare che avesse doti per vincerne anche una di tre settimane. Ma, non era detto. La storia è piena di corridori che hanno vinto le une, quelle brevi, e non le altre. Tanto più che Indurain, che vinse il primo Tour a 27 anni appena compiuti, riuscì ad annettersi anche i quattro successivi, oltre ai Giri del 1992 e del 1993. Cosa voglio intendere? Nulla, riporto solo dati. Continuo a non spiegarmi come Indurain sia riuscito a passare in una stagione da buon corridore di brevi corse a tappe a dominatore incontrastato dei Grandi Giri. Al netto dei racconti apologetici successivi, quando passò professionista, nel 1986, nessuno l'avrebbe detto, nessuno lo diceva. Era ben superiore, all'esordio nel professionismo, la reputazione dei suoi coetanei, Gianni Bugno ed Erik Breukink.


File:Tour de France 2017, froome uran (36124020176).jpg - Wikipedia
Chris Froome in maglia gialla precede Rigoberto Uran

Poi, nel 2013, c'è stato il successo di Froome, a 28 anni, uno più di Indurain quando vinse il Tour del 1991. Ad onor del vero, Froome era stato già secondo al Tour un anno prima, nel 2012, quando ordini di squadra forse gli vietarono di spodestare il capitano Wiggins. E, sempre ad onor del vero, a Froome è stato assegnato, anni dopo e a tavolino, anche il successo nella Vuelta 2011, quando di anni ne aveva 26. Ed allora, tra i plurivincitori delle grandi corse  a tappe, il primato di "anzianità" d'affermazione di Miguel Indurain resta.

Ci sarebbe e c'è, tra i grandi, ma vinse solo il Tour, sebbene tre volte di seguito, Louison Bobet. Si aggiudicò il suo primo Tour a 28 anni, nel 1953. Prima di allora, tuttavia, era già arrivato terzo e quarto alla Grande Boucle.


martedì 2 giugno 2020

Giro d'Italia 1975: vince Bertoglio! Le 7 tappe di De Vlaeminck!

Nel 1975, il Giro d'Italia comincia senza il vincitore delle tre edizioni precedenti, il "cannibale" belga Eddy Merckx. Ed anche senza Francesco Moser, che molti, sopravvalutandone le doti da corridore a tappe, pensano possa diventare il riferimento italiano nei grandi giri. Moser andrà al Tour. Il pronostico è più aperto del solito. Ma, la vittoria finale di Fausto Bertoglio rappresenterà comunque una sorpresa.


File:Fausto Bertoglio 1975.jpg - Wikipedia
Fausto Bertoglio


Il percorso è disegnato per scalatori. Torriani immagina che Baronchelli, giunto ad una manciata di secondi da Merckx nel 1974, possa annettersi il Giro in salita. Giro che, non a caso, terminerà sullo Stelvio. Baronchelli, però, è giovane e patisce le attese. Le molte salite premiano lo scalatore spagnolo Galdòs, a lungo maglia rosa. Che perde proprio in favore di Bertoglio nella cronoscalata della 14^ tappa, che il medesimo Bertoglio si aggiudica. La porterà fino alla fine, precedendo Galdos di 41" e Felice Gimondi di 6'18". La difesa della maglia rosa sui tornanti dello Stelvio, raccontata da Claudio Ferretti sulla moto della Rai, entrò nella grande storia del ciclismo. Quarto, nella classifica generale, sarà il belga da classiche Roger De Vlaeminck, l'unico con i connazionali Van Looy ed Eddy Merckx a vincere tutte e cinque le classiche monumento. Il quarto posto al Giro del 1975 sarà il suo miglior piazzamento in una gara a tappe, impreziosito dal trionfo in sette traguardi parziali!

mercoledì 20 maggio 2020

Giro d'Italia 1976: il tris di Gimondi!

Fu, quello del 1976, il terzo Giro d'Italia conquistato da Felice Gimondi, dopo i successi del 1967 e del 1969. Un Giro lottato e sofferto, che l'asso italiano si aggiudicò per soli 19" sul belga De Muynck e 49" su Bertoglio, vincitore dell'edizione del 1975.

File:Felice Gimondi - Giro d'Italia 1976.jpg - Wikipedia
Felice Gimondi in maglia rosa
al Giro d'Italia del 1976
Parlò belga, più fiammingo che vallone, quella corsa, visti gli acuti di De Vlaeminck, che conquistò gli arrivi di Caltanissetta, Cosenza, Lago Laceno e Arosio, e le tre vittorie del velocista Patrick Sercu. Ma, si misero in luce anche De Witte e Van Linden, oltre a De Muynk, rivale di Gimondi lungo tutta la Penisola. Tanti belgi, tranne il più celebre e forte e vincente, che pure quel Giro lo correva: Eddy Merckx. Proprio il campionissimo che aveva cannibalizzato l'ultimo decennio di corse, costringendo Gimondi, suo più tenace rivale, a moltissime piazze d'onore. Merckx non seppe recitare da protagonista in quell'edizione del Giro, sebbene reduce dalla settima affermazione alla Sanremo.

Gimondi vinse il Giro nella cronometro della penultima tappa ad Arcore, strappando la maglia rosa a De Muynk, secondo. Bertoglio, terzo, il giovane Francesco Moser, quarto a 1'07", Baronchelli, quinto a 1'35". 

martedì 19 maggio 2020

I migliori scalatori del ciclismo: grimpeur e passisti scalatori

La montagna e il ciclismo, un connubio ormai indissolubile, sebbene non necessario. E non originario. Le prime corse ciclistiche, fino ai primissimi anni del 1900, ne avevano pochissima di salita. Intendo, di salita vera. Al Tour de France, le salite degne di questo nome, si videro alla terza edizione, nel 1905, con il Massiccio dei Vosgi ed un assaggio di Alpi, per esempio. Si comprese presto, tuttavia, che lo spettacolo offerto dalle arrampicate sui versanti alpini o pirenaici era unico, sia da un punto di vista naturalistico ed estetico che da un punto di vista agonistico e sportivo. Molta storia ciclistica, soprattutto nelle corse a tappe, si è scritta in salita. Propongo una classifica dei migliori scalatori del ciclismo, distinguendo tra grimpeur, scalatori puri, e passisti scalatori. Scattisti gli uni, capaci di costanti progressioni i secondi. Proporrò anche una classifica dei migliori cronoman, dei migliori velocisti e dei migliori discesisti.


I Grimpeur
  1. Gino Bartali (Italia)
  2. Charly Gaul (Lussemburgo)
  3. Marco Pantani (Italia)
  4. Federico Bahamontes (Spagna)
  5. Lucien Van Impe (Belgio)
  6. José Manuel Fuente (Spagna)
  7. Julio Jimenez Munoz (Spagna)
  8. Lucho Herrera (Colombia)
  9. Vicente Trueba(Spagna)
  10. Nairo Quintana (Colombia)
  11. Raymond Poulidor (Francia)
  12. Alejandro Valverde (Spagna)
  13. Thibaut Pinot (Francia)
  14. Roberto Heras (Spagna)
  15. René Vietto (Francia)
  16. Richard Virenque (Francia)
  17. Claudio Chiappucci (Italia)
  18. Joaquim Rodriguez (Spagna)
  19. Steven Rooks (Olanda)
  20. Imerio Massignan (Italia)
I Passisti/Scalatori
  1. Fausto Coppi (Italia)
  2. Eddy Merckx (Belgio)
  3. Bernard Hinault (Francia)
  4. Alfredo Binda (Italia)
  5. Alberto Contador (Spagna)
  6. Chris Froome (Inghilterra)
  7. Luison Bobet (Francia)
  8. Felice Gimondi (Italia)
  9. Luis Ocana (Spagna)
  10. Pedro Delgado (Spagna)
  11. Gianni Bugno (Italia)
  12. Laurent Fignon (Francia)
  13. Greg LeMond (USA)
  14. Miguel Indurain (Spagna)
  15. Jacques Anquetil (Francia)
  16. Costante Girardengo (Italia)
  17. Joop Zootemelk (Italia)
  18. Vincenzo Nibali (Italia)
  19. Bernard Thevenet (Francia)
  20. Tony Rominger (Svizzera)

giovedì 14 maggio 2020

Giro d'Italia 1974: 1. Merckx 2. Baronchelli 3. Gimondi. Il secondo minor distacco nella storia del Giro: Baronchelli perse per 12"

"Io ho sempre corso per vincere e basta" (Eddy Merckx in un'intervista data a Cheo Condina, il manifesto, 13 marzo 2004)
Una delle edizioni più avvincenti e lottate del Giro d'Italia fu quella del 1974. La prima maglia rosa fu del belga Reibrouck, che vinse la tappa d'avvio dal Vaticano a Formia. Alla terza tappa, il simbolo del primato passò sulle spalle del grande scalatore spagnolo Fuente, che s'impose sul traguardo di Sorrento. Merckx, Gimondi e il giovane Baronchelli, 21 anni da compiere, erano i più immediati inseguitori del grimpeur iberico, che riuscì ad aggiudicarsi altre due tappe, tra le Marche e l'Emilia.
File:Gianbattista Baronchelli.JPG - Wikipedia
Gianbattista Baronchelli

Merckx si riavvicinò, dominando la cronometro di Forte dei Marmi. Poi, la quattordicesima tappa, con arrivo a Sanremo. Fuente commise uno degli errori che i corridori più sottovalutano e che, spesso, si rivelano esiziali: si alimentò poco o male o poco e male. Insomma, crisi di fame e dieci minuti di ritardo. Che Fuente non avrebbe saputo più recuperare, nonostante la superiorità in salita. Merckx ne avrebbe respinto gli assalti con una difesa ad oltranza, cui era poco abituato dai suoi "mille" successi, ma tenne. Soprattutto su Le Tre Cime di Lavaredo, arrivo che l'aveva lanciato sulle strade italiane nel 1968, e dove rischiò di perdere il suo quinto Giro per l'attacco di Fuente, che vinse la tappa, e di Baronchelli. A Milano, primo Merckx, secondo Baronchelli ad appena 12", terzo Gimondi a 33". Fuente, a dispetto di cinque vittorie di tappa, sarebbe stato solo quinto in classifica generale, dovendosi accontentare della maglia verde di miglior scalatore, introdotta quell'anno. Tutto per aver mangiato poco verso Sanremo.


Eddy Merckx - Wikipedia
Eddy Merckx in maglia rosa
Quello tra Merckx e Baronchelli fu il secondo minor distacco tra i primi due della classifica nella storia del Giro d'Italia, dopo gli 11" che nel 1948 regalarono a Fiorenzo Magni il suo primo Giro, davanti a Cecchi. Nel 1995, sempre Magni avrebbe impedito a Coppi la vittoria del sesto Giro per 13". Nel 2012, Joaquim Rodriguez avrebbe perso da Hesjedal per soli 16".

mercoledì 6 maggio 2020

Tour de France 1965: l'impresa di Gimondi

Il 1965 fu un anno d'oro per il ciclismo italiano. Vittorio Adorni aveva conquistato il Giro d'Italia e intendeva correre il Tour de France con ambizioni di classifica, forte di una squadra solida, alla quale, in sostituzione di Babini, venne al'ultimo aggregato il giovane Felice Gimondi, classe 1942. Le speranze francesi erano appuntate su Poulidor, vista l'assenza di Anquetil, l'elegantissimo campione normanno che aveva portato a cinque il numero dei Tour conquistati. Allora primato assoluto, poi eguagliato da Merckx, Hinault e Indurain. Gimondi vinse la terza tappa da Roubaix a Rouen e vestì la maglia gialla, che perse a La Rochelle e riconquistò due giorni dopo sui Pirenei, dopo la frazione che giungeva a Bagneres-de-Bigorre. L'avrebbe tenuta sino a Parigi, ormai capitano unico dopo il ritiro di Adorni, annettendosi le due cronometro del 10 e del 14 luglio, festa nazionale francese e tappa  finale celebrativa da Versailles a Parigi. Vani furono gli assalti al suo primato portati da Poulidor in salita, specialmente nella durissima tappa del Mont Ventoux, la cima cara al Petrarca: Gimondi quel giorno rischiò di saltare per voler rispondere agli scatti di Jimenez, Motta e Poulidor. Non saltò, però, offrendo la prima delle molte prove di straordinaria tenacia che avrebbero distinto la sua carriera. Per Poulidor sarebbe stato il secondo di otto podi al Tour, senza mai, durissima beffa del destino, indossare una sola maglia gialla. Gimondi riportava un italiano in trionfo a Parigi, dopo i successi di Bottecchia (1923, 1924), Bartali (1938, 1948), Coppi (1949, 1952) e Nencini (1960). Per rivedere un italiano in cima alla classifica del Tour de France, sarebbero poi trascorsi 33 anni, con la vittoria di Pantani del 1998. Oltre al primo posto di Gimondi, ci fu il terzo di Gianni Motta, che sarebbe stato il suo grande rivale italiano per molti anni. Da pochi mesi era approdato al professionismo anche un giovane belga, Eddy Merckx, che avrebbe vinto tutto, dappertutto, più di tutti. Costringendo Gimondi a molte piazze d'onore. Ciò non di meno, Gimondi dopo quel Tour del 1965 che lo rivelò al mondo, avrebbe vinto tre Giri d'Italia, una Vuelta a Espana, una Sanremo, una Roubaix, due Lombardia, un mondiale e tanto, tantissimo altro. Nonostante Merckx.
File:Felice Gimondi en 1966.jpg - Wikimedia Commons
Felice Gimondi

martedì 14 aprile 2020

C'era una volta Giuseppe Saronni: 1^ puntata.

Classe 1957, Giuseppe Saronni, cresciuto in pista e azzurro alle Olimpiadi di Montreal 1976 nell'inseguimento a squadre, passa al professionismo nel 1977, che non ha ancora 20 anni. Il ciclismo si è appena lasciato alle spalle il lunghissimo regno di Eddy Merckx, mentre Gimondi, il maggior rivale del campionissimo belga, è alla penultima stagione della carriera. Le maggiori speranze italiane sono appuntate sulla classe e la tenacia del trentino Francesco Moser, uno che va forte dappertutto: si piazza nei grandi giri, vince le classiche, corre tutto l'anno, come qualcuno già non fa più. Saronni è un corridore unico nel suo genere. Ha uno straordinario spunto veloce, anzi, è proprio un velocista, uno che sa dominare le volate di gruppo, ma anche un fantastico finisseur, forte sul passo, si difende in salita, vuol vincere sempre. Va subito a bersaglio. Vince il Giro di Sicilia, breve corsa a tappe, si aggiudica tre classiche del calendario italiano: Giro del Friuli, Giro del Veneto e Tre Valli Varesine, la corsa più amata da Binda, che Saronni vincerà altre tre volte. Nel 1978, debutta al Giro d'Italia, dopo aver vinto la Tirreno-Adriatico ed un amaro secondo posto a Sanremo. Nella corsa della Gazzetta, Saronni è quinto, con tre tappe. Inizia una rivalità leggendaria con Moser. Nel 1979, Saronni vince da dominatore il Giro d'Italia e si sprecano i paragoni. Era dal successo di Coppi nel 1940 che un corridore così giovane non s'imponeva. Secondo è, manco a dirlo, Moser, a 2'09" da Saronni.

sabato 17 agosto 2019

Il congedo di Felice Gimondi

È mancato Felice Gimondi. Uno dei massimi corridori della storia del ciclismo. Vincitore a 22 anni del Tour de France, nel 1965, seppe imporsi anche in tre Giri d'Italia e in una Vuelta a Espana. Dodici podi nelle grandi corse a tappe, di cui otto al Giro. Completo, forte in salita e sul passo. Vincitore allo sprint, ristretto, e a cronometro. Visse una rivalità leggendaria con il più grande di sempre, il belga Eddy Merckx. Che lo costrinse a molti secondi posti. Gimondi come Ettore, Merckx come Achille. Vinse prima che il fiammingo iniziasse a spadroneggiare e dopo che aveva smesso: vedasi il Giro del 1976. Togliendosi la soddisfazione di batterlo, più di una volta, anche durante il suo lungo regno agonistico.  Si aggiudicò anche il mondiale e classiche monumento: due Giri di Lombardia, una Milano-Sanremo, una Parigi-Roubaix. Non aveva i polmoni di Coppi né lo scatto da grimpeur di Bartali. Ma fu secondo solo a loro due nel cuore dei tifosi italiani. Che non lo dimenticheranno.

lunedì 11 settembre 2017

Classifica dei ciclisti più volte a podio nei grandi giri

Propongo una classifica dei ciclisti più volte a podio nei grandi giri: Giro d'Italia, Tour de France e Vuelta a Espana. La soglia di rilevanza è, arbitrariamente, fissata in 7 podi.

  1. Anquetil 13 podi (Tour: cinque , una ; Giro: due , due , due ; Vuelta una )
  2. Merckx 12 podi ( Tour: cinque , una ; Giro: cinque 1°; Vuelta, una )
  3. Hinault 12 podi (Tour: cinque , due ; Giro: tre ; Vuelta due )
  4. Gimondi 12 podi ( Tour: una , una 2°; Giro: tre  , due , quattro Vuelta una )
  5. Froome 11 podi (Tour: quattro , una , una ; Giro: una , Vuelta: due , due )
  6. Nibali 11 podi (Tour: una , una Giro: due , due , due 3°; Vuelta: una , due )
  7. Bartali 10 podi (Tour: due , una ; Giro: tre , quattro )
  8. Poulidor 10 podi (Tour: tre , cinque ; Vuelta: una , una )
  9. Coppi 9 podi (Tour: due 1°; Giro: cinque , due )
  10. Indurain 9 podi (Tour: cinque ; Giro: due , una ; Vuelta: una )
  11. Delgado 8 podi (Tour: una , una , una ; Vuelta: due , una , due )
  12. Zoetemelk 8 podi (Tour: una , sei ; Vuelta: una )
  13. Valverde 8 podi (Tour: una , Giro: una , Vuelta: una , due , tre )
  14. Contador 7 podi (Tour: due , Giro due ; Vuelta tre )
  15. Ullrich 7 podi (Tour: una , cinque; Vuelta una )
  16. Simoni 7 podi (Giro: due , una , quattro )
  17. Heras 7 podi (Vuelta: quattro , una , due )

lunedì 28 luglio 2014

Nibali vince il Tour de France 2014

Dopo Bottecchia, nel 1924 e nel 1925, dopo Bartali, nel 1938 e nel 1948, dopo Coppi, nel 1949 e nel 1952, dopo Nencini, nel 1960, dopo Gimondi, nel 1965, dopo Pantani, nel 1998, un altro italiano trionfa al Tour de France, edizione 2014, il suo nome è Vincenzo Nibali: decima vittoria per un italiano al Tour. Già vincitore della Vuelta nel 2010 e del Giro d'Italia nel 2013. L'asso siciliano ha stracciato la concorrenza, lasciando Peraud, secondo, a più di sette minuti, e Thibaut Pinot, terzo, a più di otto minuti. Ha vinto quattro tappe e tenuto quasi sempre la maglia gialla. Un dominio assoluto quello di Nibali, che promette di durare ancora per diversi anni. Nelle grandi corse a tappe, i suoi rivali saranno Froome, Contador, che però ha un certa età per le due ruote, ed i francesi Pinot e Bardet, che si sono fatti apprezzare nel Tour appena finito. Nibali, inoltre, entra nel club esclusivo dei campioni capaci di vincere almeno una volta i tre grandi giri nazionali, Giro, Tour e Vuelta, in compagnia di Anquetil, Merckx, Gimondi, Hinault e Contador. 

domenica 27 luglio 2014

Il più grande ciclista italiano della storia: 1. Bartali 2. Coppi 3. Moser 4. Gimondi 5. Binda 6. Nibali 7. Saronni 8. Girardengo 9.Magni 10. Bugno

Anni fa ho proposto una classifica dei primi dieci ciclisti italiani della storia. Ora, riscrivo la classifica attribuendo discrezionalmente un punteggio ai risultati ottenuti nelle maggiori competizioni, con tutta la difficoltà del caso, sicché una vittoria al Tour vale un poco più che al Giro, come una vittoria alla Milano - Sanremo vale più che un successo alla Freccia Vallone. Secondo il prospetto, non so quanto razionale e condivisibile, che segue. Ne risulta che Bartali è stato più forte di Coppi. Di qui la classifica che aggiornerò andando anche oltre la decima posizione. Nibali, che ha davanti ancora diversi anni di carriera, con la vittoria al Giro d'Italia 2016, scavalca Bugno al nono posto. Al momento la classifica provvisoria individua i primi 116 corridori italiani della storia, sulla base dei punti raccolti: tra parentesi accanto a nome e cognome indico gli anni trascorsi nel professionismo. Che ne pensate? [Ecco, invece, una classifica dei più grandi ciclisti della storia in assoluto, italiani e non: comanda, ca va sans dire, Eddy Merckx].
* classifica aggiornata: 20 settembre 2024. 

  • Tour de France:                                            


 1. 350 punti 2. 200 punti 3. 150 punti 4. 120 5. 100 6. 80 punti 7. 70 8. 60 punti 9. 50 punti 10. 40 punti                            

    • Giro d'Italia (non si tiene conto del Giro del 1912 corso a squadre):


    1. 300 punti 2. 150 punti 3. 100 punti 4. 80 punti 5. 70 punti 6. 60 punti 7. 50 punti 8. 40 punti 9. 30 punti 10. 20 punti    



    • Vuelta a Espana:



    1. 200 punti 2. 100 punti 3. 80 punti 4. 70 punti 5. 60 punti 6. 50 punti 7. 40 punti 8. 30 punti 9. 20 punti 10. 10 punti    



    • Campionato del mondo:



    1. 100 punti 2. 70  punti 3. 60 punti 4. 50 punti 5. 40 punti 6. 30 punti 7. 20 punti 8. 10 punti 9. 8 punti 10. punti    



    • Classiche "monumento" (Milano - Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi - Roubaix, Liegi - Bastogne - Liegi, Giro di Lombardia) e Giro della Svizzera:

    1. 60 punti 2. 54 punti 3. 48 punti 4. 42 punti 5. 36 punti 6. 30 punti 7. 24 punti 8. 18 punti 9. 12 punti 10. 6 punti      


    • Campionato italiano, Classiche internazionali (Freccia Vallone, Amstel Gold Race, Clasica di San Sebastian, Campionato di Zurigo, Parigi - Tours, Gand - Wevelgem, Olimpiadi, campionato europeo):


    1. 50 punti 2. 40 punti 3. 30 punti



    • Brevi corse a tappe di maggior prestigio (Tirreno - Adriatico, Parigi - Nizza, Giro del Delfinato, Midi Libre, Giro di Romandia, Giro dei Paesi Baschi, Giro del Trentino, Bicicletta Basca, Vuelta a Burgos, Giro di Catalogna, Giro del Mediterraneo, Giro del Belgio, Vuelta a Murcia, Giro di Danimarca, Criterium International, Giro di Gran Bretagna, Settimana Ciclistica Lombarda, Giro di Aragona, Giro della Comunità Valenciana, Giro dell'Algarve, Tour du Haut Var, Giro di Vallonia):


    1. 40 punti
    • Classiche del calendario italiano e classiche minori del calendario internazionale (Tre Valli Varesine, Coppa Agostoni, Coppa Bernocchi, Milano - Torino, Giro del Veneto, Giro del Piemonte, Giro del Friuli, Giro dell'Appennino, Giro del Lazio, Giro dell'Emilia, Trofeo Matteotti, Gran Premio Industria e Commercio, Giro di Toscana, Gran Premio Città di Camaiore, Coppa Sabatini, Trofeo Laigueglia, Coppa Placci, Gran Premio Beghelli, H3 Harelbeke, Freccia del Brabante, Het Volk, Gran Premio di Francoforte, Scheldeprijs, Gran Premio di Vallonia, Gran Premio Primavera, Gren Premio di Montreal, Primus Classic ):


    1. 30 punti

    • Brevi corse a tappe e *corse di un giorno di minor prestigio (Giro di Slovenia, Giro della Repubblica Ceca, Giro di Sardegna, Route du Sud, Giro dell'Algarve, Giro dell'Irlanda, Giro delle Asturie, Settimana Catalana, *Escalada a Montjuic, * Vuelta a la Rioja, Giro dell'Austria, Giro del Qatar, Giro del Portogallo, Tour Down Under, Vuelta a Colombia, Giro di Polonia, Tour de l'Ain, Settimana ciclistica italiana, Giro del Benelux, Le Samyn) 
    1. 25 punti
    • Vittorie di tappa nei grandi giri nazionali (Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a Espana):


    per ogni vittoria al Tour: 15 punti
    per ogni vittoria al Giro: 12 punti
    per ogni vittoria alla Vuelta: 10 punti




    1. Gino Bartali: 5.175 punti (1935-1954): 1.790 punti al Giro d'Italia (tre volte primo, quattro volte secondo, una volta quarto, una volta quinto, una volta settimo, una volta ottavo, una volta nono, una volta decimo), 1.020 punti al Tour de France (due volte primo, una volta secondo, due volte quarto), 384 punti alla Milano - Sanremo (quattro volte primo, due volte quarto, una volta quinto, due volte settimo), 30 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta sesto), 504 punti al Giro di Lombardia (tre volte primo, quattro volte secondo, due volte terzo, una volta nono), 33 punti al campionato del mondo (una volta settimo, una volta nono, una volta decimo),  350 punti al Campionato italiano (quattro volte primo, tre volte secondo, una volta terzo), 120 punti al Giro della Svizzera (due volte primo), 100 punti al Campionato di Zurigo (due volte primo),  40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 90 punti al Giro del Piemonte ( tre volte primo), 90 punti al Giro del Lazio (tre volte primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 150 punti al Giro di Toscana (cinque volte primo) 204 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (17 vittorie di tappa), 180 punti per vittorie di tappa al Tour de France (12 vittorie di tappa)

    2. Fausto Coppi: 4.799 punti (1939-1959): 1.960 punti al Giro d'Italia (5 volte primo, due volte secondo, due volte quarto), 740 punti al Tour (due volte primo, una volta decimo), 282 punti alla Milano - Sanremo (tre volte primo, due volte quarto, una volta nono, una volta decimo), 168 punti alla Parigi - Roubaix (una volta primo, due volte secondo), 510 punti al Giro di Lombardia (cinque volte primo, una volta secondo, due volte terzo, una volta quinto, una volta settimo), 190 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta terzo, una volta sesto), 280 punti al Campionato italiano (quattro volte primo, due volte secondo), 40 punti al Campionato di Zurigo (una volta secondo), 90 punti alla Tre Valli Varesine (tre volte primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 90 punti al Giro del Veneto (tre volte primo), 90 punti al Giro dell'Appennino (tre volte primo), 30 punti al Giro di Toscana (una volta primo) 264 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (22 vittorie di tappa), 135 punti per vittorie di tappa al Tour de France (9 vittorie di tappa)

    3. Francesco Moser: 4.627 punti (1973-1988): 1.120 punti punti al Giro d'Italia (una volta primo, tre volte secondo, due volte terzo, una volta quarto, una volta settimo, una volta ottavo), 70 punti al Tour de France (una volta settimo), 10 punti alla Vuelta (una volta decimo), 276 punti alla Milano - Sanremo (una vittoria, una volta secondo, due volte quarto, due volte sesto, una volta ottavo), 174 punti al Giro delle Fiandre (due volte secondo, una volta quarto, una volta settimo), 444 punti alla Parigi - Roubaix (tre volte primo, due volte secondo, due volte terzo, una volta quinto, una volta ottavo, una volta decimo), 48 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta terzo), 258 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, una volta terzo, una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo),  290 punti al campionato del mondo (una volta primo, due volte secondo, una volta sesto, una volta settimo),  260 punti al campionato italiano (tre volte primo, due volte secondo, una volta terzo),  160 punti al Campionato di Zurigo (una vittoria, due secondi posti, un terzo posto), 40 punti all'Amstel Gold Race (una volta secondo), 50 punti alla Freccia Vallone (una volta primo), 50 punti alla Parigi - Tours (una volta primo), 80 punti alla Gand - Wevelgem (una volta primo, una volta terzo), 80 punti al Giro del Trentino (due volte primo), 80 punti alla Tirreno - Adriatico (due volte primo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 120 punti al Giro di Toscana (quattro volte primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 60 punti al Giro dell'Emilia (due volte primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 90 punti al Trofeo Matteotti (tre volte primo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 60 punti al Giro dell'Appennino (due volte primo), 60 punti alle Tre Valli Varesine (due volte primo), 60 punti alla Coppa Agostoni (due volte primo), 90 punti al Giro del Lazio (tre volte primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Artigianato (una volta primo), 60 punti al Giro del Friuli (due volte primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 276 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (23 vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa al Tour de France (2 vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (2 vittorie di tappa)

    4. Felice Gimondi: 4.318 punti (1965-1979)1.410 punti al Giro d'Italia (3 volte primo, una volta secondo, quattro volte terzo, una volta quinto, una volta ottavo), 820 punti al Tour de France (una volta primo, una volta secondo, una volta quarto, una volta sesto, una volta settimo), 200 punti alla Vuelta (una volta primo), 204 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto),  102 punti al Giro delle Fiandre (una volta secondo, una volta quarto, una volta decimo), 120 punti alla Parigi - Roubaix (una volta primo, una volta quarto, una volta ottavo), 36 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta settimo, una volta nono), 312 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, due volte secondo, una volta terzo, una volta settimo, una volta nono), 265 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta sesto, una volta decimo), 220 punti al campionato italiano (due volte primo, tre volte secondo), 40 punti alla Freccia Vallone (una volta secondo), 40 punti alla Gand Wevelgem (una volta secondo) 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 60 punti alla Coppa Agostoni (due volte primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 60 punti al Giro del Piemonte (due volte primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 60 punti al Giro dell'Appennino (due volte primo), 84 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (7 vittorie di tappa), 105 punti per vittorie di tappa al Tour de France (7 vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta a Espana (una vittoria di tappa)

    5. Alfredo Binda: 3.710 punti (1922-1936): 1.700 punti al Giro d'Italia (5 volte primo, una volta secondo, una volta settimo), 312 punti alla Milano - Sanremo (due volte primo, tre volte secondo, una volta sesto), 336 punti al Giro di Lombardia (quattro volte primo, una volta secondo, una volta quarto), 420 punti al campionato del mondo (tre volte primo, una volta terzo, due volte sesto), 270 punti al campionato italiano (quattro volte primo, una volta secondo, una volta terzo), 60 punti al Giro del Piemonte (due volte primo), 60 punti al Giro di Toscana (due volte primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 492 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (41 vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa al Tour de France (2 vittorie di tappa)

    6. Vincenzo Nibali: 3.551 punti (2005 - ): 1.250 punti al Giro d'Italia (due volte primo, due volte secondo, due volte terzo, una volta quarto, una volta settimo), 690 punti al Tour de France (una volta primo, una volta terzo, una volta quarto, una volta settimo), 440 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, due volte secondo, una volta settimo), 144 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, una volta terzo, due volte ottavo), 72 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta secondo, due volte ottavo), 240 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, una volta secondo, una volta quinto, una volta sesto), 50 punti al campionato del mondo (una volta quarto), 100 punti al campionato italiano (due volte primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Artigianato (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 30 punti al Giro di Toscana (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Appennino (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine ( una volta primo), 80 punti al Giro del Trentino (due volte primo), 80 punti alla Tirreno - Adriatico (due volte primo), 25 punti al Giro di Sicilia (una volta primo), 72 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (6 vittorie di tappa), 90 punti per vittorie di tappa al Tour de France (6 vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta a Espana (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

    7. Giuseppe Saronni (Italia): 3.221 punti (1977-1990): 1.030 punti al Giro d'Italia (due volte primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo), 264 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, tre volte secondo, una volta quarto), 54 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta secondo), 60 punti al Giro di Lombardia (una volta primo), 295 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta ottavo, una volta nono), 120 punti al campionato italiano (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 130 punti alla Freccia Vallone (una volta primo, due volte secondo), 40 punti alla Parigi - Tours (una volta secondo), 50 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 80 punti alla Tirreno - Adriatico (due volte primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 40 punti alla Settimana Ciclistica Internazionale (una volta primo)(una volta primo), 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 120 punti alla Tre Valli Varesine (quattro volte primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 30 punti al Giro del Friuli (una volta primo), 60 punti alla Coppa Agostoni (due volte primo), 60 punti al Gran Premio Città di Camaiore (due volte primo), 60 punti alla Coppa Bernocchi (due volte primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 30 punti al Trofeo Laigueglia (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Cantone Argovia (una volta primo), 25 punti al Giro di Sardegna (una volta primo), 25 punti al Giro di Sicilia (una volta primo), 288 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (24 vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta a Espana (2 vittorie di tappa)

    8. Costante Girardengo: 3.206 punti (1912-1936): 810 punti al Giro d'Italia (due volte primo, una volta secondo, una volta sesto),  654 punti alla Milano - Sanremo (sei volte primo, tre volte secondo, due volte terzo, una volta quinto),  282 punti al Giro di Lombardia (tre volte primo, una volta secondo, una volta sesto, una volta nono, una volta decimo), 70 punti al campionato del mondo (una volta secondo), 520 punti al campionato italiano (nove volte primo, una volta secondo, una volta terzo), 90 punti al Giro del Piemonte (tre volte primo), 90 punti al Giro dell'Emilia (tre volte primo), 120 punti al Giro del Veneto (quattro volte primo), 150 punti alla Milano - Torino (cinque volte primo), 60 punti al Giro di Toscana (due volte primo), 360 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (30 vittorie di tappa)

    9. Fiorenzo Magni: 3.133 punti (1940-1956): 1.380 punti al Giro d'Italia (tre volte primo, due volte secondo, due volte sesto, due volte nono), 168 punti al Tour de France (due volte sesto, una volta settimo), 240 punti alla Milano - Sanremo (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto, una volta settimo, due volte ottavo), 180 punti al Giro delle Fiandre (tre volte primo), 192 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, due volte settimo), 178 punti al campionato del mondo (una volta secondo, due volte quarto, una volta nono), 220 punti al campionato italiano (tre volte primo, una volta secondo, una volta terzo), 60 punti al Giro del Lazio (due volte primo), 60 punti al Giro di Toscana (due volte primo), 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 90 punti al Giro del Piemonte (tre volte primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 78 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia ( 6 vittorie di tappa), 105 punti per vittorie di tappa al Tour de France (7 vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta a Espana (3 vittorie di tappa)

    10. Gianni Bugno (Italia): 2.672 punti (1985-1998):  420 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta quarto, una volta ottavo), 420 punti al Tour de France (una volta secondo, una volta terzo, una volta settimo), 60 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo), 60 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo), 78 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta secondo, una volta settimo), 84 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, una volta sesto), 290 punti al campionato del mondo (due volte primo, una volta terzo, una volta ottavo), 180 punti al campionato italiano (due volte primo, due volte secondo), 50 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta primo), 50 punti alla Wincanton Classic (una volta primo), 40 punti alla Amstel Gold Race (una volta secondo), 40 punti al Campionato di Zurigo (una volta secondo), 40 punti alla Gand-Wevelgem (una volta secondo), 102 punti al Giro della Svizzera (una volta secondo, una volta terzo), 40 punti alla Bicicletta Basca (una volta primo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 40 punti al Giro del Mediterraneo (una volta primo), 90 punti al Giro dell'Appennino (tre volte primo), 60 punti al Giro del Friuli (due volte primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 60 punti alla Coppa Agostoni (due volte primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 30 punti Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 30 punti Coppa Sabatini (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Cantone Argovia (una volta primo) 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 108 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (9 vittorie di tappa), 60 punti per vittorie di tappa al Tour de France (4 vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (2 vittorie di tappa)

    11. Franco Bitossi: 2.346 punti (1961-1978): 240 punti al Giro d'Italia (due volte settimo, una volta ottavo, due volte nono, due volte decimo), 60 punti al Tour de France (una volta ottavo), 90 punti alla Milano - Sanremo (una volta terzo, una volta quarto), 42 punti al Giro delle Fiandre (una volta quarto), 426 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, due volte secondo, due volte terzo, una volta quarto, due volte ottavo, due volte nono), 188 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta nono),190 punti al campionato italiano (tre volte primo, una volta secondo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 100 punti al Campionato di Zurigo (due volte primo), 40 punti alla Tirreno - Adriatico (una volta primo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo), 60 punti alla Coppa Sabatini (due volte primo), 60 punti al Trofeo Laigueglia (due volte primo), 90 punti alla Coppa Agostoni (tre volte primo), 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 30 punti al Giro di Toscana (una volta primo), 60 punti alla Coppa Bernocchi (due volte primo), 60 punti al Giro del Veneto (due volte primo), 60 punti al Giro dell'Emilia (due volte primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 30 punti al Giro del Friuli (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 240 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (venti vittorie di tappa), 60 punti per vittorie di tappa al Tour de France (quattro vittorie di tappa)

    12. Learco Guerra: 2.282 punti (1928 - 1944):  470 punti al Giro d'Italia (una volta primo, due volte quarto, una volta nono), 400 punti al Tour de France (due volte secondo), 186 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, due volte secondo, una volta ottavo), 144 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta terzo, una volta quinto),  280 punti al campionato del mondo (una volta primo, due volte secondo, una volta quinto), 250 punti al campionato italiano (5 volte primo), 30 punti al Giro di Toscana (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 372 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (31 vittorie di tappa), 120 punti per vittorie di tappa al Tour de France (8 vittorie)

    13. Claudio Chiappucci: 2.255 punti (1985 - 1999): 550 punti al Giro d'Italia (due volte secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto), 630 punti al Tour de France (due volte secondo, una volta terzo, una volta sesto),  78 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, una volta ottavo),  72 punti al Giro delle Fiandre (una volta quarto, una volta sesto), 96 punti alla Liegi - Bastgone - Liegi (una volta quarto, una volta sesto, una volta settimo), 192 punti al Giro di Lombardia (due volte secondo, una volta quarto, una volta sesto, una volta nono), 70 punti al campionato del mondo (una volta secondo),  30 punti al campionato italiano (una volta terzo), 90 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta primo, una volta secondo), 30 punti al campionato di Zurigo (una volta terzo) 60 punti alla Freccia Vallone (due volte terzo), 60 punti al Giro del Piemonte (due volte primo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo) 30 punti al Giro dell'Appennino (una volta primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (una vittoria di tappa), 45 punti per vittorie di tappa al Tour de France (3 vittorie di tappa)

    14. Giovanni Brunero: 2.083 punti (1919 - 1929): 1.330 punti al Giro d'Italia (tre volte primo, due volte secondo, una volta terzo, una volta nono), 306 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, due volte secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto, una volta nono), 312 punti al Giro di Lombardia(due volte primo, una volta secondo, una volta quarto, due volte quinto, una volta settimo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (5 vittorie di tappa), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa)

    15. Davide Rebellin: 2.000 punti (1992 - ): 60 punti al Giro d'Italia (una volta sesto), 40 punti alla Vuelta (una volta settimo), 84 punti alla Milano - Sanremo (due volte quarto),  342 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta primo, due volte secondo, due volte terzo, una volta quinto, una volta sesto, una volta nono), 222 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, tre volte quinto, una volta sesto, una volta ottavo, una volta nono), 90 punti al campionato del mondo (una volta quarto, una volta sesto, una volta ottavo), 60 punti al campionato italiano (due volte terzo), 90 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo, una volta secondo), 150 punti alla Freccia Vallone (tre volte primo), 140 punti alla Classica di San Sebastian (una volta primo, tre volte terzo), 80 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo, una volta terzo), 40 punti alla Tirreno - Adriatico (una volta primo), 40 punti alla Parigi - Nizza (una volta primo), 80 punti al Giro del Mediterraneo (due volte primo), 80 punti al Tour du Haut Var (due volte primo), 30 punti al Gran Premio di Francoforte (una volta primo), 90 punti al Giro del Veneto (tre volte primo), 60 punti alla Tre Valli Varesine (due volte primo), 30 punti al Giro del Friuli (una volta primo), 60 punti al Gran Premio Industria e Commercio (due volte primo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 60 punti al Giro dell'Emilia (due volte primo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (una volta primo)

    16. Vittorio Adorni: 1.959 punti (1961 - 1970): 900 punti al Giro d'Italia (una volta primo, due volte secondo, due volte quarto, una volta quinto, una volta settimo, una volta decimo), 40 punti al Tour de France (una volta decimo), 70 punti alla Vuelta (una volta quinto),170 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo), 120 punti al campionato italiano (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo),  90 punti alla Milano - Sanremo (una volta secondo, una volta quinto), 24 punti alla Parigi - Roubaix (una volta settimo), 12 punti al Giro delle Fiandre (una volta nono), 186 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta secondo, due volte terzo, una volta quinto), 30 punti al Giro di Lombardia (una volta sesto),  60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti al Giro del Belgio (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 25 punti al Giro di Sardegna (una volta primo), 132 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (11 vittorie di tappa)

    17. Michele Bartoli: 2.013 punti (1992 - 2004): 20 punti alla Vuelta (una volta nono), 90 punti alla Milano - Sanremo (una volta quinto, due volte ottavo), 180 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta quarto, una volta sesto, due volte settimo), 210 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (due volte primo, una volta terzo, una volta quarto), 324 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, una volta terzo, due volte quarto, due volte quinto), 175 punti al campionato del mondo (due volte terzo, una volta quarto, una volta decimo), 90 punti al campionato italiano (una volta primo, una volta secondo), 90 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo, una volta secondo), 80 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo, una volta terzo), 80 punti alla Freccia Vallone (una volta primo, una volta terzo), 80 punti alla Tre giorni di La Panne (due volte primo), 40 punti alla Tirreno - Adriatico (una volta primo), 40 punti al Giro del Mediterraneo (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Francoforte (una volta primo), 30 punti alla Het Volk (una volta primo), 60 punti alla Freccia del Brabante (due volte primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Artigianato (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 30 punti al Trofeo Laigueglia (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo), 30 punti al Giro del Friuli (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Cantone Argovia (una volta primo), 24 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (due vittorie di tappa)

    18. Moreno Argentin: 1.910 punti (1980 - 1994): 210 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, una volta sesto),  144 punti alla Milano - Sanremo (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto), 60 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo), 306 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (quattro volte primo, una volta quinto, una volta sesto), 114 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta secondo), 230 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 100 punti al campionato italiano (due volte primo), 190 punti alla Fraccia Vallone (tre volte primo, due volte secondo), 40 punti alla Parigi - Tours (una volta secondo) 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 80 punti alla Settimana Ciclistica Internazionale (due volte primo), 60 punti al Gran Premio Industria e Commercio (due volte primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 30 punti Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 60 punti al Giro del Veneto (due volte primo), 156 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (13 vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa al Tour de France (2 vittorie di tappa)

    19. Paolo Bettini: 1.901 punti (1997 - 2008): 50 punti al Giro d'Italia (una volta settimo), 114 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, una volta quinto, una volta ottavo), 36 punti al Giro delle Fiandre (una volta settimo, una volta nono), 306 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (due volte primo, una volta secondo, due volte quarto, una volta quinto, una volta nono), 138 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, una volta nono, una volta decimo),  328 punti al campionato del mondo (due volte primo, una volta secondo, una quarto, una volta nono), 50 punti alle Olimpiadi (una volta primo), 100 punti al campionato italiano (due volte primo), 210 punti al Campionato di Zurigo (due volte primo, due volte secondo, una volta terzo), 90 punti alla Classica di Amburgo (una volta primo, una volta secondo), 90 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta primo, una volta secondo), 30 punti all'Amstel Gold Race (una volta terzo) 40 punti alla Tirreno - Adriatico (una volta primo), 40 punti al Giro del Mediterraneo (una volta primo), 40 punti al Giro di Vallonia (una volta primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 30 punti al Giro del Lazio  (una volta primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 30 punti al Gran Premio città di Camaiore (una volta primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 24 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (due vittorie di tappa), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa), 50 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (cinque vittorie di tappa)

    20. Gianbattista Baronchelli: 1.864 punti (1974 - 1989):  770 punti al Giro d'Italia (due volte secondo, una volta terzo, tre volte quinto, due volte sesto, due volte decimo), 66 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta quarto, una volta settimo), 240 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, due volte sesto, due volte settimo, una volta nono), 70 punti al campionato del mondo (una volta secondo), 60 punti al campionato italiano (due volte terzo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti alla Ruota d'Oro (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Francoforte (una volta primo), 180 punti al Giro dell'Appennino (sei volte primo), 60 punti al Giro del Piemonte (due volte primo), 60 punti al Giro di Toscana (due volte primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 30 punti Gran Premio Industria e Artigianato (una volta primo), 30 punti Giro dell'Emilia (una volta primo), 48 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (quattro tappe vinte), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una tappa vinta)

    21.  Ivan Basso: 1.791 punti (1999 - 2015): 770 punti al Giro d'Italia (due volte primo, una volta terzo, una volta quinto), 490 punti al Tour de France (una volta secondo, una volta terzo, due volte settimo), 70 punti alla Vuelta (una volta quarto), 78 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta terzo, una volta ottavo, due volte decimo) 110 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, una volta quarto), 40 punti al Giro di Danimarca  (una volta primo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 40 punti al Criterium International (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Commercio (una volta primo), 78 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (sei vittorie di tappa), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa) [carriera ancora in corso]

    22. Gaetano Belloni: 1.778 punti (1916 - 1932): 680 punti al Giro d'Italia (una volta primo, due volte secondo, una volta quarto), 342 punti alla Milano - Sanremo (due volte primo, tre volte secondo, una volta quarto, una volta ottavo), 30 punti alla Parigi - Roubaix (una volta sesto), 390 punti al Giro di Lombardia (tre volte primo, una volta secondo, una volta terzo, tre volte sesto), 50 punti al campionato del mondo (una volta quarto), 70 punti al campionato italiano (una volta secondo, una volta terzo) 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 156 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (tredici vittorie di tappa)

    23. Italo Zilioli: 1.668 punti (1962 - 1976): 700 punti al Giro d'Italia (tre volte secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto), 60 punti alla Milano - Sanremo (una volta quarto, una volta ottavo), 12 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta nono), 126 punti al Giro di Lombardia (due volte quinto, due volte settimo, una volta decimo), 75 punti al campionato del mondo (una volta quinto, una volta sesto, una volta decimo), 130 punti al campionato italiano (una volta secondo, tre volte terzo), 50 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 40 punti alla Settimana Catalana (una volta primo), 40 punti alla Tirreno - Adriatico (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 60 punti al Giro del Veneto (due volte primo), 60 punti al Giro dell'Appennino (due volte primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Commercio (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 30 punti al Trofeo Laigueglia (una volta primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (cinque vittorie di tappa), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa)

    24. Gilberto Simoni: 1.675 punti (1994 - 2010): 1.250 punti al Giro d'Italia (due volte primo, una volta secondo, quattro volte terzo, una volta quarto, una volta decimo), 10 punti alla Vuelta (una volta decimo), 84 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, una volta sesto), 40 punti al campionato italiano (una volta terzo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 60 punti al Giro dell'Emilia (due volte primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Appennino (una volta primo), 96 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (8 vittorie di tappa), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta a Espana (due vittorie di tappa)

    25. Michele Dancelli: 1.623 punti (1963 - 1974): 200 punti al Giro d'Italia (una volta quarto, due volte sesto), 132 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, una volta quarto, una volta sesto), 30 punti al Giro delle Fiandre (una volta sesto), 30 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta sesto), 174 punti al Giro di Lombardia (una terzo, una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo, una volta ottavo, una volta nono, una volta decimo), 180 punti al campionato del mondo (due volte terzo, una volta sesto, una volta settimo, una volta ottavo), 200 punti al campionato italiano (due volte primo, una volta secondo, due volte terzo), 50 punti alla Freccia Vallone (una volta primo), 90 punti al Gran Premio Industria e Commercio (tre volte primo), 90 punti al Giro dell'Appennino (tre volte primo), 60 punti al Giro del Veneto (due volte primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 60 punti al Giro dell'Emilia (due volte primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 60 punti al Giro del Lazio (due volte primo), 60 punti al Trofeo Laigueglia (due volte primo), 132 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (undici vittorie di tappa), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa)

    26. Damiano Cunego: 1.618 punti (2002 - ): 510 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta quarto, una volta quinto, una volta sesto), 80 punti al Tour de France (una volta sesto), 108 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta terzo, due volte settimo, una volta nono), 180 punti al Giro di Lombardia (tre volte primo), 88 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta ottavo, una volta nono), 40 punti al campionato italiano (una volta secondo), 50 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo), 60 punti alla Freccia Vallone (due volte terzo), 54 punti al Giro della Svizzera (una volta secondo), 120 punti al Giro del Trentino (tre volte primo), 80 punti alla Settimana Internazionale di Coppi e Bartali (due volte primo), 30 punti al Gran Premio Primavera (una volta primo), 60 punti al Gran Premio Industria e Artigianato (due volte primo), 60 punti al Giro dell'Appennino (due volte primo), 30 punti al Gran Premio Beghelli (una volta primo), 48 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (quattro vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa) 

    27. Gianni Motta: 1.594 punti (1964 - 1976): 430 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta quinto, una volta sesto), 150 punti al Tour de France (una volta terzo), 144 punti alla Milano - Sanremo (due volte secondo, una volta settimo, una volta nono), 30 punti al Giro delle Fiandre (una volta sesto),  6 punti alla Parigi - Roubaix (una volta decimo),  30 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta sesto),  174 punti al Giro di Lombardia(una volta primo, una volta terzo, una volta quinto, una volta sesto), 100 punti al campionato del mondo (due volte quarto), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 80 punti al Giro di Romandia (due volte primo), 120 punti alla Tre Valli Varesine (quattro volte primo), 90 punti al Giro dell'Emilia (tre volte primo), 60 punti al Giro dell'Appennino (due volte primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (cinque vittorie di tappa)

    28. Gastone Nencini: 1.536 punti (1953 - 1965): 640 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quinto, una volta decimo),  530 punti al Tour de France (una volta primo, una volta quinto, una volta sesto), 20 punti alla Vuelta (una volta nono), 60 punti al campionato del mondo (una volta quarto, una volta ottavo), 30 punti al Giro delle Fiandre  (una volta sesto), 40 punti al Campionato di Zurigo (una volta secondo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 96 punti  per vittorie di tappa al Giro d'Italia(8 vittorie di tappa), 60 punti per vittorie di tappa al Tour de France (4 vittorie di tappa)

    29. Giovanni Battaglin: 1.501 punti (1973 - 1984): 660 punti al Giro d'Italia (una volta primo, due volte terzo, una volta sesto), 80 punti al Tour de France (una volta sesto), 200 punti alla Vuelta (una volta primo), 48 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo), 40 punti al campionato del mondo (una volta sesto, due volte decimo), 120 punti al campionato italiano (tre volte secondo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 60 punti alla Coppa Placci (due volte primo), 30 punti al Giro dell'Appennino (una volta primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo), 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 15 punti al Tour de France (una volta primo), 48 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (quattro vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)

    30. Mario Cipollini: 1.480 punti (1989 - 2008): 234 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, due volte secondo, una volta quarto, una volta settimo), 12 punti al Giro delle Fiandre (una volta nono), 100 punti al campionato del mondo (una volta primo), 50 punti al campionato italiano (una volta primo), 190 punti alla Gand - Wevelgem (tre volte primo, una volta secondo), 60 punti alla Scheldeprijs (due volte primo), 60 punti al Trofeo Luis Puig (due volte primo), 30 punti alla E3 Harelbeke, 30 punti al Gran Premio Beghelli (una volta primo), 504 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (42 vittorie di tappa), 180 punti per vittorie di tappa al Tour de France (12 vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)

    31. Marco Pantani: 1.398 punti (1992 - 2003): 450 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta secondo), 650 punti al Tour de France (una volta primo, due volte terzo), 18 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta ottavo), 60 punti al campionato del mondo (una volta terzo), 40 punti alla Vuelta a Murcia (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (cinque vittorie di tappa), 120 punti per vittorie di tappa al Tour de France (otto vittorie di tappa)

    32. Franco Balmamion: 1.366 punti (1961 - 1972): 920 punti al Giro d'Italia (due volte primo, una volta secondo, una volta quinto, una volta sesto, una volta ottavo), 150 punti al Tour de France (una volta terzo), 10 punti al campionato del mondo (una volta ottavo), 50 punti al campionato italiano (una volta primo), 18 punti alla Milano - Sanremo (una volta ottavo), 108 punti al Giro della Svizzera (due volte secondo), 50 punti al campionato di Zurigo (una volta primo), 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Appennino (una volta primo)

    33. Maurizio Fondriest: 1.354 punti (1987 - 1998): 40 punti al Giro d'Italia (una volta ottavo), 204 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, due volte secondo, una volta quinto), 96 punti al Giro delle Fiandre (una volta quarto, una volta quinto, una volta ottavo), 48 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta terzo), 36 punti al Giro di Lombardia (una volta quinto), 156 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta quinto, due volte nono), 60 punti al campionato italiano (due volte terzo), 80 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo, una volta terzo), 80 punti alla Freccia Vallone (una volta primo, una volta terzo), 30 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta terzo) 100 punti alla Parigi - Tours (una volta secondo, due volte terzo), 40 punti alla Tirreno - Adriatico (una volta primo), 40 punti al Giro di Gran Bretagna (una volta primo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 40 punti al Giro di Vallonia (una volta primo, 30 punti al Gran Premio Industria e Commercio (una volta primo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 60 punti alla Coppa Sabatini (due volte primo), 60 punti al Giro del Lazio (due volte primo), 30 punti al Giro di Toscana (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 24 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (due vittorie di tappa)

    34. Danilo Di Luca: 1.334 punti (1999 - 2013): 420 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta quarto, una volta ottavo), 90 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta primo, una volta ottavo, una volta nono), 126 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta secondo, una volta nono), 30 punti al campionato italiano (una volta terzo), 110 punti all'Amstel Gold Race  (una volta primo, due volte terzo), 120 punti alla Freccia Vallone (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 30 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta terzo), 40 punti alla Settimana Ciclistica Lombarda (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo),  30 punti al Gran Premio Industria e Artigianato (una volta primo), 30 punti al Trofeo Laigueglia (una volta primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 78 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (sei vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)

    35. Giovanni Galetti: 1.332 punti (1901-1921): 750 punti al Giro d'Italia (due volte primo, una volta secondo), 252 punti alla Milano-Sanremo (una volta secondo, due volte quarto, due volte quinto, una volta settimo, una volta nono, una volta decimo), 258 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo, una volta ottavo, una volta decimo), 72 punti per vittorie di tappa al Giro (sei vittorie di tappa)

    35. Nino Defilippis: 1.319 punti (1952 - 1964): 120 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, una volta decimo), 170 punti al Tour de France (una volta quinto, una volta settimo), 60 punti alla Milano - Sanremo (una volta quinto, una volta settimo), 78 punti al Giro delle Fiandre (una volta secondo, una volta settimo), 30 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta sesto), 138 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta secondo, una volta settimo), 70 punti al campionato del mondo (una volta secondo), 180 punti al campionato italiano (due volte primo, due volte secondo), 60 punti alla Tre Valli Varesine (due volte primo), 60 punti al Giro dell'Emilia (due volte primo), 60 punti al Giro del Lazio (due volte primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 108 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (dodici vittorie di tappa), 105 punti per vittorie di tappa al Tour de France (sette vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)

    37. Wladimiro Panizza: 1.285 punti (1967 - 1985): 600 punti al Giro d'Italia (una vola secondo, una volta quarto, due volte quinto, tre volte sesto, una volta nono, una volta decimo), 120 punti al Tour de France (una volta quarto), 54 punti alla Milano - Sanremo (una volta secondo), 54 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta terzo, una volta decimo),  198 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, due volte quarto, una vola quinto, una volta ottavo, una volta nono), 50 punti al campionato del mondo (una volta quarto), 70 punti al campionato italiano (una volta secondo, una volta terzo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 30 punti al Giro del Friuli (una volta primo), 24 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (due vittorie di tappa), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (15 punti)

    38. Ottavio Bottecchia: 1.255 punti (1921 - 1927): 70 punti al Giro d'Italia (una volta quinto), 900 punti al Tour de France (due volte primo, una volta secondo), 48 punti alla Milano - Sanremo (una vola quinto, una volta nono), 102 punti al Giro di Lombardia (due volte quarto, una volta ottavo), 135 punti per vittorie di tappa al Tour de France (9 vittorie di tappa)

    39. Luigi Ganna: 1.228 punti (1904-1915): 100 punti al Tour de France (una volta quinto), 470 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta terzo, una volta quinto), 40 punti al campionato italiano (una volta secondo), 234 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta sesto), 282 punti al Giro di Lombardia (due volte secondo, tre volte terzo, una volta sesto), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 72 punti per vittorie di tappa al Giro (sei vittorie di tappa)

    40. Filippo Pozzato: 1.226 punti (2000 - ): 188 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, una volta secondo, una volta quinto, una volta sesto, una volta ottavo), 110 punti al Giro delle Fiandre (una volta secondo, una  volta quinto, una volta sesto, una volta ottavo), 78 punti alla Parigi - Roubaix (una volta secondo, una volta settimo), 50 punti al campionato del mondo (una volta quarto), 190 punti al campionato italiano (una volta primo, due volte secondo, due volte terzo), 80 punti alla Classica di Amburgo (una volta primo, una volta terzo), 40 punti alla Tirreno - Adriatico (una volta primo), 40 punti al Tour du Haut Var (una volta primo), 90 punti al Trofeo Laigueglia (tre volte primo), 60 punti al Trofeo Matteotti (due volte primo), 30 punti alla Het Volk (una volta primo) 30 punti alla E3 Harelbeke (una volta primo), 30 punti Gran Premio Industria e commercio (una volta primo), 30 punti Gran Premio Industria e Artigianato (una volta primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Beghelli (una volta primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (una vittoria di di tappa), 30 punti per vittorie di tappa al Tour de France (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

    41. Bartolomeo Aymo: 1.152 punti (1919-1930): 420 punti al Tour de France (due volte terzo, una volta quarto), 450 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, tre volte terzo), 90 punti alla Milano -Sanremo (una volta terzo, una volta sesto, due volte decimo), 84 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, una volta sesto, una volta decimo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tapppa), 48 punti per vittorie di tappa al Giro (quattro vittorie di tappa),

    42. Stefano Garzelli: 1.152 punti (1992 - 2013): 610 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta secondo, una volta quinto, una volta sesto, una volta nono), 90 punti alla Milano - Sanremo (una volta quarto, due volte settimo), 54 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta secondo), 18 punti al Giro di Lombardia (una volta ottavo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 40 punti al Giro di Aragona (una volta primo), 40 punti alla Tirreno - Adriatico (una volta primo), 60 punti al Gran Premio Industria e Artigianato (due volte primo), 60 punti alla Tre Valli Varesine (due volte primo), 120 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (dieci vittorie di tappa)

    43. Domenico Piemontesi: 1.118 punti (1922-1938): 360 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta terzo, una volta sesto, una volta settimo), 68 punti al campionato del mondo (una volta terzo, una volta nono), 90 punti al campionato italiano (una volta secondo, una volta terzo), 144 punti alla Milano-Sanremo (tre volte terzo), 234 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta sesto), 60 punti alla Tre Valli Varesine (due volte primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 132 punti per vittorie di tappa al Giro (undici vittorie di tappa)


    44. Alessandro Petacchi: 1.102 punti (1996 - 2015): 258 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto, una volta ottavo), 90 punti alla Parigi - Tours (una volta primo, una volta secondo), 40 punti al Giro della Comunità Valenciana (una volta primo), 40 punti al Giro dell'Algarve (una volta primo), 60 punti al Trofeo Luis Puig (due volte primo), 30 punti alla Scheldeprijs (una volta primo), 30 punti al Giro di Toscana (una volta primo), 264 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (ventidue vittorie di tappa), 90 punti per vittorie di tappa al Tour de France (sei vittorie di tappa), 200 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (venti vittorie di tappa)


    45. Ercole Baldini: 1.063 punti (1957 - 1964): 450 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta terzo, una volta settimo), 140 punti al Tour de France (una volta sesto, una volta ottavo), 6 punti alla Milano - Sanremo (una volta decimo), 42 punti al Giro di Lombardia (una volta settimo, una volta ottavo), 100 punti al campionato del mondo (una volta primo), 100 punti al campionato italiano (due volte primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Commercio (una volta primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (cinque vittorie di tappa), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa)


    46. Paolo Savoldelli: 1.051 punti (1996 - 2008): 850 punti al Giro d'Italia (due volte primo, una volta secondo, una volta quinto, una volta nono), 80 punti al Giro del Trentino (due volte primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 30 punti al Trofeo Laigueglia (una volta primo), 36 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (tre vittorie di tappa), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa)


    47. Franco Chioccioli: 1.041 punti (1982 - 1994): 690 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta terzo, due volte quinto, due volte sesto, una volta nono), 42 punti alla Milano - Sanremo (una volta settimo, una volta ottavo), 40 punti al campionato italiano (una volta secondo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 40 punti alla Bicicletta Basca (una volta primo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 30 punti al Giro del Friuli (una volta primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 84 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (sette vittorie di tappa), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa)


    48. Michele Scarponi: 1.020 punti (2002 - 2017): 540 punti al Giro d'Italia (una volta primo, tre volte quarto), 30 punti alla Milano - Sanremo (una volta sesto), 120 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta quarto, una volta quinto, una volta settimo, una volta ottavo), 54 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo), 40 punti al campionato italiano (una volta secondo), 80 punti alla Settimana Ciclistica Lombarda (due volte primo), 40 punti alla Tirreno - Adriatico (una volta primo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 36 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (tre vittorie di tappa)


    49. Giovanni Valetti: 1.012 punti (1935-1948): 820 punti al Giro d'Italia (due volte primo, una volta secondo, una volta quinto), 6 punti al Giro di Lombardia (una volta decimo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo), 96 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (otto vittorie di tappa)


    50. Silvano Contini: 970 punti (1978-1990): 300 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto, una volta settimo), 40 punti al campionato italiano (una volta secondo), 24 punti alla Milano-Sanremo (una volta settimo), 60 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo), 108 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, una volta settimo, una volta ottavo, una volta nono), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 40 punti al Giro di Germania (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Commercio una volta primo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 60 punti al Giro del Lazio (due volte primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 48 punti al Giro d'Italia (quattro vittorie di tappa)

    51. Francesco Camusso: 969 punti (1929-1938): 270 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta quarto), 450 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta secondo), 48 punti alla Milano-Sanremo (una volta terzo), 84 punti al Giro di Lombardia (due volte sesto, una volta settimo), 48 punti al Giro della Svizzera (una volta terzo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa)

    52. Marino Basso: 957 punti (1966 - 1978): 126 punti alla Milano - Sanremo (due volte terzo, una volta sesto), 48 punti al Giro delle Fiandre (una volta terzo), 48 punti alla Parigi - Roubaix (una volta terzo), 100 punti al campionato del mondo (una volta primo), 60 punti al campionato italiano (due volte terzo), 40 punti alla Parigi - Tours (una volta secondo), 30 punti al Campionato di Zurigo (una volta terzo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 25 punti al Giro di Sardegna (una volta primo), 180 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (quindici vittorie di tappa), 90 punti per vittorie di tappa al Tour de France (sei vittorie di tappa), 60 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (sei vittorie di tappa)

    53. Angelo Conterno: 947 punti (1950-1965): 90 punti al Giro d'Italia (una volta quinto, una volta decimo), 200 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo), 5 punti al campionato del mondo (una volta decimo), 60 punti al campionato italiano (due volte terzo), 36 punti alla Milano-Sanremo (una volta quinto), 48 punti al Giro delle Fiandre (una volta quinto),  36 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quinto), 222 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, una volta quinto, tre volte sesto, una volta settimo, una volta ottavo, una volta decimo), 90 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo, una volta secondo), 30 punti al Giro dell'Appennino (una volta primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 36 punti per vittorie di tappa al Giro (tre vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)


    54. Pasquale Fornara: 943 punti (1949 - 1961): 280 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, una volta settimo, due volte ottavo, una volta nono, una volta decimo), 120 punti al Tour de France (una volta quarto), 130 punti alla Vuelta (una volta secondo, una volta ottavo), 6 punti alla Milano - Sanremo (una volta decimo), 54 punti al Giro di Lombardia (una volta quinto, una volta ottavo), 25 punti al campionato del mondo (una volta settimo, una volta decimo),  240 punti al Giro della Svizzera (quattro volte primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 48 punti al Giro d'Italia (quattro vittorie di tappa)


    55. Giuseppe Olmo: 872 punti (1933 - 1942): 330 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto), 150 punti alla Milano - Sanremo (due volte primo, una volta sesto), 42 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto), 50 punti al campionato italiano (una volta primo), 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 240 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (venti vittorie di tappa)



    56. Aldo Bini: 872 punti (1934-1955): 120 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta quarto), 80 punti al campionato italiano (due volte secondo), 162 punti alla Milano- Sanremo (una volta secondo, una volta terzo, due volte sesto), 270 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, due volte secondo, una volta quarto), 30 punti al Gran Premio di Lugano (una volta primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 60 punti al Giro del Piemonte (due volte primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Giro (cinque vittorie di tappa)

    57. Guido Bontempi: 863 punti (1981 - 1995): 102 punti alla Milano - Sanremo (una volta secondo, una volta terzo), 24 punti al Giro delle Fiandre (una volta settimo), 100 punti alla Gand - Wevelgem (due volte primo), 90 punti al Giro del Friuli (tre volte primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 60 punti alla Tre Valli Varesine (due volte primo), 60 punti alla Coppa Bernocchi (due volte primo), 30 punti alla Parigi - Bruxelles (una volta primo), 30 punti al Gran Premio E3 Harelbeke (una volta primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 192 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (sedici vittorie di tappa), 75 punti per vittorie di tappa al Tour de France (cinque vittorie di tappa), 40 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)


    58. Ivan Gotti: 844 punti (1991 - 2022): 720 punti al Giro d'Italia (due volte primo, una volta quinto, una volta settimo), 100 punti al Tour de France (una volta quinto), 24 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (due vittorie di tappa)


    59. Severino Canavesi: 840 punti (1931-1948): 430 punti al Giro d'Italia (due volte terzo, due volte quarto una volta quinto), 50 punti al campionato italiano (una volta primo), 54 punti alla Milano-Sanremo (una volta quinto, una volta ottavo), 246 punti alla Milano-Sanremo (una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto, tre volte settimo, due volte ottavo, una volta nono), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo)


    60. Adolfo Leoni: 813 punti (1938 - 1952): 84 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, una volta settimo), 18 punti alla Parigi - Roubaix (una volta ottavo), 222 punti al Giro di Lombardia (due volte secondo, due volte quarto, una volta sesto), 10 punti al campionato del mondo (una volta ottavo), 80 punti al campionato italiano (una volta primo, una volta terzo), 60 punti al Giro dell'Emilia (due volte primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 204 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (diciassette vittorie di tappa), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa)


    61. Andrea Tafi: 794 punti (1988 - 2005): 60 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo), 204 punti alla Parigi - Roubaix (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quinto, una volta decimo), 90 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta settimo, una volta decimo), 40 punti al campionato del mondo (una volta sesto, una volta ottavo), 80 punti al campionato italiano (una volta primo, una volta terzo), 50 punti alla Parigi - Tours (una volta primo), 30 punti alla Parigi - Bruxelles (una volta primo), 90 punti al Giro del Lazio (tre volte primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo)

    62. Roberto Visentini: 780 punti (1978 - 1990): 540 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta secondo, una volta sesto, una volta nono), 40 punti al campionato italiano (una volta secondo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 40 punti alla Tirreno - Adriatico (una volta primo), 40 punti alla Ruota d'Oro (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (cinque vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)


    63. Pierino Gavazzi: 779 punti (1973-1992): 96 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta sesto, una volta decimo), 13 punti al campionato del mondo (una volta nono, una volta decimo), 150 punti al campionato italiano (tre volte primo), 40 punti alla Parigi-Torus (una volta secondo), 30 punti al Campionato di Zurigo (una volta terzo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 30 punti alla Parigi- Bruxelles (una volta primo), 60 punti al Giro dell'Emilia (due volte primo), 60 punti al Trofeo Laigueglia (due volte primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Commercio (una volta primo), 60 punti al Gran Premio Industria e Artigianato (due volta primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 60 punti al Giro d'Italia (cinque vittorie di tappa)

    64. Sonny Colbrelli: 773 punti (2012- ): 5 punti al campionato del mondo (una volta decimo) 120 punti al campionato italiano (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo)50 punti al campionato europeo (una volta primo), 72 punti alla Milano-Sanremo (una volta sesto, una volta ottavo, due volte nono), 6 punti al Giro delle Fiandre (una volta decimo), 60 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo),  30 punti all'Amstel Gold Race (una volta terzo), 40 punti al Tour du Limousin (una volta primo), 30 punti alla Freccia del Brabante (una volta primo), 60 punti alla Coppa Sabatini (due volte primo), 30 punti al Giro dell'Appennino (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Commercio (una volta primo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 30 punti al Giro del Benelux (una volta primo), 60 punti al Gran Premio Beghelli (due volte primo), 30 punti al Gran Piemonte (una volta primo), 60 punti alla Coppa Bernocchi (due volte primo)


    65. Fabio Aru: 767 punti (2012 - ): 250 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta terzo), 100 punti al Tour de France (una volta quinto), 260 punti alla Vuelta (una volta primo, una volta quinto), 36 punti al Giro di Lombardia  (una volta settimo, una volta nono), 50 punti al campionato italiano (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France  (una vittoria di tappa), 36 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (tre vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)

    66. Franco Ballerini: 756 punti (1986 - 2001): 24 punti alla Milano - Sanremo (una volta settimo), 174 punti al Giro delle Fiandre (una volta terzo, una volta quarto, una volta sesto, due volte ottavo, una volta nono, una volta decimo), 312 punti alla Parigi - Roubaix (due volte primo, una volta secondo, una volta terzo, due volte quinto, una volta ottavo), 54 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, una volta decimo). 30 punti alla Parigi - Bruxelles (una volta primo), 30 punti alla Het Volk (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Vallonia (una volta primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (una vittoria di tappa)


    67. Antonio Pesenti: 753 punti (1929-1939): 270 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta quarto), 420 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta quinto, una volta settimo), 18 punti alla Milano-Sanremo (una volta ottavo), 6 punti al Giro di Lombardia (una volta decimo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa)


    68. Marco Giovannetti: 752 punti (1985 - 1994): 420 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, una volta quarto, due volte sesto, tre volte ottavo), 270 punti alla Vuelta (una volta primo, una volta quarto), 50 punti al campionato italiano (una volta primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (una volta primo)

    69. Imerio Massignan: 741 punti (1959-1970): 230 punti al Tour de France (una volta quarto, una volta settimo, una volta decimo), 380 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta quarto, una volta quinto, una volta settimo, una volta nono), 50 punti al campionato del mondo (una volta quarto), 66 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, una volta ottavo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa)

    70. Angelo Gremo: 700 punti (1911-1927):  340 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta quinto, una volta sesto, una volta ottavo, una volta decimo), 168 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta terzo, una volta quarto, una volta ottavo), 60 punti al Giro di Lombardia (una volta sesto, una volta settimo, una volta decimo), 60 punti al Giro di Romagna (due volte primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa)

    71. Vito Taccone: 692 punti (1961-1970): 230 punti al Giro d'Italia (una volta quarto, due volte sesto, una volta nono), 40 punti al campionato del mondo (una volta quinto), 110 punti al campionato italiano (due volte secondo, una volta terzo), 96 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta quinto), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 30 punti al Giro di Toscana (una volta primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), , 96 punti per vittorie di tappa al Giro (otto vittorie di tappa)

    72. Antonio Giuseppe Negrini: 692 punti (1926-1938): 240 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, una volta quarto, una volta sesto), 80 punti al campionato italiano (due volte secondo), 132 punti alla Milano-Sanremo (una volta quarto, una volta sesto, due volte settimo, una volta nono),  180 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta ottavo), 30 punti al Giro di Romagna (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo)


    73. Mario Ricci: 680 punti (1938-1950): 80 punti al campionato del mondo (una volta quarto, una volta sesto), 150 punti al campionato italiano (una volta primo, una volta secondo, due volte terzo), 150 punti alla Milano-Sanremo (una volta secondo, una volta terzo, una volta sesto, una volta nono, una volta decimo), 162 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, una volta settimo, una volta ottavo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 60 punti alla Coppa Bernocchi (due volte primo), 48 punti per vittorie di tappa al Giro (quattro vittorie di tappa)

    74. Giorgio Furlan: 668 punti (1989 - 1998): 90 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, una volta sesto), 90 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta terzo, una volta settimo, una volta ottavo), 54 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo), 90 punti al campionato italiano (una volta primo, una volta secondo), 90 punti alla Freccia Vallone (una volta primo, una volta secondo), 30 punti al Campionato di Zurigo (una volta terzo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 40 punti alla Tirreno - Adriatico (una volta primo), 40 punti al Criterium International (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 30 punti al Giro di Toscana (una volta primo), 24 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (due vittorie di tappa)

    75. Giorgio Albani: 658 punti (1949-1959): 20 punti al Giro d'Italia (una volta decimo), 80 punti al campionato italiano (una volta primo, una volta terzo), 96 punti alla Milano-Sanremo (una volta quinto, una volta settimo, tre volte nono), 138 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto, due volte sesto, una volta settimo, una volta nono), 60 punti al Giro dell'Appennino (due volte primo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 84 punti per vittorie di tappa al Giro (sette vittorie di tappa)

    76. Guido Carlesi: 640 punti (1956-1966): 200 punti al Tour de France (una volta secondo), 240 punti al Giro d'Italia (una volta quinto, una volta sesto, due volte ottavo, una volta nono), 40 punti al campionato italiano (una volta secondo), 30 punti alla Milano-Sanremo (una volta settimo, una volta decimo), 6 punti alla Parigi-Roubaix (una volta decimo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 84 punti per vittorie di tappa al Giro (sette vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)

    77. Matteo Trentin: 640 punti (2011- ): 12 punti alla Milano-Sanremo (due volte decimo), 6 punti al Giro delle Fiandre (una volta decimo), 160 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta quarto, una volta quinto), 50 punti al campionato europeo  (una volta primo), 100 punti alla Parigi-Tours (due volte primo), 40 punti al Giro di Vallonia (una volta primo), 60 punti alla Gand-Wevelgem (due volte terzo), 30 punti alla Primus Classic (una volta primo), 60 punti al Trofeo Matteotti (due volte primo), 25 punti a Le Samyn (una volta primo), 45 punti al Tour de France (tre vittorie di tappa), 12 punti al Giro d'Italia (una vittoria di tappa), 40 punti alla Vuelta (quattro vittorie di tappa)[carriera ancora in corso]

    78. Ugo Agostoni: 630 punti (1911-1924): 270 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta quinto, una volta settimo), 186 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta terzo, una volta quinto, una volta settimo, una volta ottavo), 132 punti al giro di Lombardia (una volta quarto, una volta quinto, una volta sesto, due volte nono), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo),  12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa)

    79. Davide Cassani: 627 punti (1982-1996): 28 punti al campionato del mondo (una volta settimo, una volta nono), 30 punti al campionato italiano (una volta terzo), 12 punti alla Milano-Sanremo (una volta nono), 42 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quarto), 96 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, una volta sesto, una volta ottavo), 30 punti alla Freccia Vallone (una volta terzo), 40 punti all'Amstel Gold Race (una volta secondo), 25 punti al Giro della Provincia di Reggio Calabria (una volta primo),  90 punti al Giro dell'Emilia (tre volte primo), 60 punti alla Coppa Agostoni (due volte primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 30 punti al Giro di Romagna (una volta primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 24 punti al Giro d'Italia (due vittorie di tappa)

    80. Olimpio Bizzi: 626 punti (1935-1952): 110 punti al campionato italiano (una volta primo, due volte terzo), 168 punti alla Milano-Sanremo (una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto, una volta sesto, due volte decimo), 30 punti alla Parigi-Roubaix (una volta sesto), 42 punti al Giro di Lombardia (una volta settimo, una volta ottavo), 60 punti al Giro di Toscana (due volte primo), 60 punti alla Tre Valli Varesine (due volte primo), 156 punti per vittorie di tappa al Giro (tredici vittorie di tappa), 

    81. Fausto Bertoglio: 622 punti (1973-1980): 50 punti al Tour de France (una volta nono), 450 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta terzo, una volta settimo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 40 punti alla Settimana Ciclistica Bergamasca (una volta primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa)

    82. Domenico Pozzovivo: 618 punti (2005- ): 330 punti al Giro d'Italia (due volte quinto, un sesto, due volte ottavo, una volta nono, una volta decimo), 50 punti alla Vuelta (una volta sesto), 30 punti al campionato italiano (una volta terzo9, 54 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (due volte quinto, una volta ottavo), 78 punti al Giro di Lombardia (due volte sesto, una volta ottavo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), [carriera ancora in corso] 

    83. Luigi Giacobbe: 616 punti (1926-1936): 430 punti al Giro d'Italia (due volte secondo, una volta quinto, due volte nono), 30 punti al campionato italiano (una volta terzo), 60 punti alla Milano-Sanremo (una volta quinto, una volta settimo), 54 punti al Giro di Lombardia (una volta quinto, una volta ottavo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa)

    84. Diego Ulissi: 614 punti: 70 punti al campionato italiano (una volta secondo, una volta terzo), 18 punti alla Milano-Sanremo (una volta ottavo), 30 punti alla Freccia Vallone (una volta terzo), 40 punti al Giro del Lussemburgo (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Montreal (una volta primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Costa degli Etruschi (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Commercio (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Artigianato (una volta primo). 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 50 punti al Giro di Slovenia (due volte primo), 25 punti al Giro della Repubblica Ceca (una volta primo), 25 punti al Giro di Turchia (una volta primo), 25 punti alla Settimana Ciclistica Italiania (una volta primo), 25 punti al Giro dell'Austria (una volta primo), 96 punti per vittorie di tappa al Giro (otto vittorie di tappa)[carriera ancora in corso]


    85. Giordano Cottur: 612 punti (1938-1950): 60 punti al Tour de France (una volta ottavo),  390 punti al Giro d'Italia (tre volte terzo, una volta settimo, una volta ottavo),  102 punti alla Milano-Sanremo (una volta quarto, una volta sesto, una volta settimo, una volta decimo), 60 punti per vittorie di tappa al Giro (cinque vittorie di tappa)

    86. Mario Beccia: 612 punti (1977-1988): 310 punti al Giro d'Italia (una volta quarto, due volte sesto, una volta settimo, due volte nono), 54 punti alla Milano-Sanremo (una volta terzo, una volta decimo), 18 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta ottavo), 12 punti al Giro di Lombardia (due volte decimo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 50 punti alla Freccia Vallone (una volta primo) 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Appennino (una volta primo), 48 punti per vittorie di tappa al Giro (quattro vittorie di tappa)

    87. Giuseppe Martano: 611 punti (1930-1948): 350 punti al Tour de France (una volta secondo una volta terzo), 150 punti al Giro d'Italia (una volta secondo), 6 punti alla Milano-Sanremo (una volta decimo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 30 punti alla Milano- Torino (una volta primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa)

    88. Stefano Zanini: 605 punti (1991-2007): 168 punti alla Milano-Sanremo (una volta terzo, due volte quarto, una volta quinto), 54 punti al Giro delle Fiandre (una volta secondo), 78 punti alla Parigi-Roubaix (una volta quarto, una volta quinto), 36 punti al Giro di Lombardia (una volta quinto), 50 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 30 punti alla Parigi-Bruxelles (una volta primo), 60 punti al Gp Beghelli (due volte primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa)

    89. Arnaldo Pambianco: 603 punti (1958 - 1966): 350 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta settimo), 70 punti al Tour de France (una volta settimo), 6 punti al Giro di Lombardia (una volta decimo), 40 punti al campionato del mondo (una volta quinto), 40 punti al campionato italiano (una volta secondo), 30 punti alla Freccia del Brabante (una volta primo), 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 25 punti al Giro di Sardegna (una volta primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (una vittoria di tappa)

    90. Wladimir Belli: 590 punti: 50 punti al Tour de France (una volta nono), 160 punti al Giro d'Italia (una volta sesto, due volte settimo), 42 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quarto),  54 punti al Giro di Lombardia (una volta settimo, una volta ottavo, una volta nono), 144 punti al Giro della Svizzera (tre volte terzo), 40 punti alla Settimana Ciclistica Bergamasca (una volta primo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Appennino (una volta primo)

    91. Vito Ortelli: 580 punti (1940-1952): 180 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, una volta quarto), 10 punti al campionato del mondo (una volta ottavo), 120 punti al campionato italiano (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 102 punti alla Milano-Sanremo (una volta secondo, una volta sesto, una volta ottavo), 36 punti al Giro di Lombardia (una volta quinto), 60 punti alla Milano-Torino (due volte primo), 30 punti al Giro di Toscana (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 12 per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa)

    92. Giovanni Visconti: 572 punti (2005 - ): 78 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto, una volta settimo, una volta nono), 190 punti al campionato italiano (tre volte primo, due volte secondo), 60 punti al Gran Premio Primavera (due volte primo), 60 punti alla Coppa Sabatini (due volte primo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Commercio (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia  (una volta primo ), 30 punti al Giro di Toscana (una volta primo), 24 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (due vittorie di tappa) 

    93. Giovanni Rossignoli: 572 punti (1903-1927): 40 punti al Tour de France (una volta decimo), 340 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta terzo, una volta ottavo, una volta nono, una volta decimo), 60 punti alla Milano-Sanremo (due volte settimo, una volta nono), 54 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 48 punti per vittorie di tappa al Giro (quattro vittorie di tappa)

    94. Guido De Rosso: 568 punti (1962-1969): 70 punti al Tour de France (una volta settimo), 200 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, una volta quarto, una volta decimo), 50 punti al campionato italiano (una volta primo), 48 punti al Giro di Lombardia (due volte settimo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 60 punti al Trofeo Matteotti (due volte primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo)

    95. Giuseppe Pancera: 560 punti (1925-1934): 270 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta quinto, una volta settimo), 200 punti al Tour de France (una volta secondo), 30 punti al campionato italiano (una volta terzo), 60 punti alla Coppa Bernocchi (due volte primo)

    96. Giuseppe Enrici: 560 punti (1922-1928): 530 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta terzo, una volta quinto, una volta sesto), 6 punti al Giro di Lombardia (una volta decimo), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa)

    97. Giancarlo Astrua: 558 punti (1948-1958): 220 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta settimo),  190 punti al Giro d'Italia (due volte quinto, una volta settimo), 6 punti alla Milano-Sanremo (una volta decimo), 48 punti al Giro di Lombardia (una volta settimo, una volta ottavo, una volta decimo), 48 punti al Giro della Svizzera (una volta terzo),  36 punti per vittorie di tappa al Giro  (tre vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)

    98. Diego Ronchini: 548 punti (1956-1966): 170 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, una volta quinto), 40 punti al campionato del mondo (una volta quinto), 50 punti al campionato italiano (una volta primo), 36 punti alla Milano-Sanremo (una volta quinto), 132 punti ala Giro di Lombardia (una volta primo, una volta secondo, una volta ottavo), 60 punti al Giro dell'Emilia (due volte primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 30 punti al Giro di Romagna (una volta primo)

    99. Antonio Bevilacqua:  545 punti (1940-1955): 65 punti al campionato del mondo (una volta terzo, una volta decimo), 90 punti al campionato italiano (una volta primo, una volta terzo), 54 punti alla Milano-Sanremo (una volta secondo), 60 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo), 84 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta settimo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 132 punti per vittorie di tappa al Giro (undici vittorie di tappa)

    100. Enrico Paolini: 535 punti (1969-1979): 10 punti al campionato del mondo (una volta ottavo), 180 punti al campionato italiano (tre volte primo, una volta terzo), 36 punti alla Milano-Sanremo (una volta quinto), 54 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 105 punti per vittorie di tappa al Giro (sette vittorie di tappa)

    101. Fabio Baldato: 518 punti (1991-2008): 120 punti alla Milano-Sanremo (una volta secondo, due volte sesto, una volta decimo), 180 punti al Giro delle Fiandre (due volte secondo, una volta quarto, una volta sesto), 90 punti alla Parigi-Roubaix (una volta secondo, una volta settimo, due volte decimo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 48 punti per vittorie di tappa al Giro (quattro vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)

    102. Cino Cinelli: 510 punti (1937-1944): 30 punti al Giro d'Italia (una volta nono), 30 punti al campionato italiano (una volta terzo), 96 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta settimo, una volta nono), 228 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta settimo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 36 punti per vittorie di tappa al Giro (tre vittorie di tappa) 

    103. Raffaele Di Paco: 507 punti (1928-1944)72 punti alla Milano - Sanremo (una volta quarto, una volta sesto), 78 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, una volta ottavo, una volta nono), 192 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (sedici vittorie di tappa), 165 punti per vittorie di tappa al Tour de France (undici vittorie di tappa)

    104. Luigi Giacobbe: 502 punti (1926-1936): 430 punti al Giro d'Italia (due volte secondo, una volta quinto, due volte nono), 30 punti al campionato italiano (una volta terzo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa)

    105. Vasco Bergamaschi: 481 punti (1930-1943): 340 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta ottavo), 30 punti al campionato italiano (una volta terzo), 30 punti al Giro di Lombardia (una volta settimo, una volta decimo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 36 punti per vittorie di tappa al Giro (tre vittorie di tappa)

    106. Giulio Bresci : 476 punti (1944-1955): 290 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, una volta sesto, due volte settimo, una volta nono), 24 punti al Giro di Lombardia (una volta settimo), 108 punti al Giro della Svizzera (due volte secondo), 30 punti al Gran Premio Industria e Commercio (una volta primo), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due volte primo)

    107. Alfredo Martini: 478 punti (1941-1957): 270 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, due volte sesto, una volta nono, una volta decimo), 40 punti al campionato italiano (una volta secondo), 6 punti al Giro delle Fiandre (una volta decimo), 42 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto), 48 punti al Giro della Svizzera (una volta terzo), 30 punti al Giro dell'Appennino (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa)

    108. Loretto Petrucci: 467 punti (1949-1968): 5 punti al campionato del mondo (una volta decimo), 30 punti al campionato italiano (una volta terzo),  204 punti alla Milano-Sanremo (due volte primo, una volta terzo, una volta quinto), 126 punti al Giro delle Fiandre (una volta secondo, una volta quarto, una volta quinto), 12 punti alla Parigi-Roubaix (una volta nono), 30 punti alla Parigi-Bruxelles (una volta primo), 30 punti al Giro di Toscana (una volta primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo)

    109. Elia Viviani: 462 punti (2010- ): 12 punti alla Milano-Sanremo (una volta nono), 50 punti al campionato italiano (una volta primo), 50 punti alla Classica di Amburgo (una volta primo), 90 punti al campionato europeo (una volta primo, una volta secondo), 40 punti alla Gand-Wevelgem (una volta secondo), 25 punti al Giro di Dubai (una volta primo), 60 punti al Gran Premio Costa degli Etruschi (due volte primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 60 punti per vittorie di tappa al Giro (cinque vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

    110. Graziano Battistini: 460 punti (1959-1968): 200 punti al Tour de France (una volta secondo), 140 punti al Giro d'Italia (una volta settimo, una volta ottavo, una volta nono, una volta decimo), 36 punti al Giro di Lombardia (una volta quinto), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa)

    111. Alfio Vandi: 452 punti (1976-1988): 230 punti al Giro d'Italia (una volta quarto, tre volte settimo), 132 punti al Giro di Lombardia (due volte quinto, una volta sesto, una volta ottavo, una volta nono), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo)

    112. Enrico Mollo: 442 punti (1935-1946): 280 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta terzo, una volta nono), 12 punti alla Milano-Sanremo (una volta nono), 90 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta sesto), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Appennino (una volta primo),

    113. Aldo Moser: 428 punti (1954-1974): 200 punti al Giro d'Italia (una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo, una volta decimo), 30 punti al campionato italiano (una volta terzo),  6 punti alla Milano-Sanremo (una volta decimo) 54 punti al Giro di Lombardia (una volta settimo, una volta ottavo, una volta nono), 48 punti al Giro della Svizzera (una volta terzo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Commercio (una volta primo)

    114. Flavio Giupponi: 420 punti (1985 - 1994): 300 punti al Giro (una volta secondo, una volta quarto, una volta quinto), 48 punti al Giro di Lombardia (una volta sesto, una volta), 30 punti al campionato italiano (una volta terzo), 30 punti al Giro dell'Appennino (una volta terzo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (una vittoria di tappa)

    115. Giovanni Gerbi: 412 punti (1903-1933): 100 punti al Giro d'Italia (una volta terzo), 84 punti alla Milano-Sanremo (una volta terzo, una volta quinto), 108 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta terzo), 90 punti al Giro del Piemonte (tre volte primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo)

    116. Damiano Caruso: 382 punti  (2009-): 40 punti al Tour de France (una volta decimo), 270 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta quarto, una volta ottavo), 20 punti alla Vuelta a Espana (una volta nono), 5 punti al campionato del mondo (una volta decimo), 25 punti al Giro di Sicilia (una volta primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa) [carriera ancora in corso]

    117. Giacomo Nizzolo: 368 punti (2011-): 40 punti al campionato del mondo (una volta quinto), 100 punti al campionato italiano (due volte primo), 50 punti al campionato europeo (una volta primo), 36 punti alla Milano-Sanremo (una volta quinto), 40 punti alla Gand-Wevelgem (una volta secondo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 30 punti al Gran Premio del Cantone Argovia (una volta primo), 30 punti al Gran Piemonte (una volta primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa) [carriera ancora in corso]