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martedì 30 dicembre 2014

Podolski, Balotelli, Bonazzoli: il nuovo tridente dell'Inter?

Premetto che mi scoccerebbe parecchio veder partire Icardi. Eppure ho la sensazione che il centravanti argentino, forte, ma spavaldo e qualche volta strafottente, leghi poco con il permalosissimo Mancini. Sicché, se proprio Icardi deve partire, che si ricavi il giusto dal suo cartellino. Poi, l'idea di un tridente formato da Podolski, Balotelli e Bonazzoli, il giocatore che, dopo la partenza di Recoba, più mi ha fatto impressione, non sarebbe male. Anzi. Stiamo a vedere, anche perché, per realizzare certe operazioni, occorrono soldi e talento organizzativo. Che all'Inter, negli ultimi anni, hanno latitato eccome.

lunedì 22 dicembre 2014

L'Inter rimonta la Lazio: 2-2. Per Mancini un punto a partita

Sotto di due gol dopo il primo tempo, doppietta dopo slalom di Felipe Anderson, l'Inter pareggia nella ripresa grazie ad un prodigio balistico di Kovacic ed al primo gol stagionale di Palacio. La media di Mancini è di un punto a partita: deludente e peggiore di quella di Mazzarri. Salvato dal suo ingaggio, Mancini almeno un merito ce l'ha: far tirare a Bonazzoli, predestinato ad una grande carriera, la punizione dalla trequarti da cui scaturisce il  gol del pareggio. L'Inter, intanto, mestamente undicesima, resta timida nella parte destra della classifica. Il che, a mia memoria, non accadeva dal girone di ritorno della stagione 1993-94, quando Marini subentrò a Bagnoli e l'Inter lottava con l'infortunio al crociato di Berti e le lunghe convalescenze di Bianchi e Ferri. Poi, Berti rientrò e si vinse la Coppa Uefa. Mentre dubito assai che l'Inter, almeno con questo organico e questo tecnico, potrà fare molta strada in Europa League.

venerdì 7 novembre 2014

Dodò propizia il pareggio dell'Inter contro il Saint Etienne: Bonazzoli alla prima da titolare

Un pareggio fuori casa non è risultato da disprezzare, sebbene il Saint Etienne di oggi nulla abbia a che vedere con la squadra capace di issarsi sino alla finale di Coppa dei Campioni del 1976, poi vinta dal Bayern Monaco di Rummenigge. L'Inter va in vantaggio con Dodò, poi il solito, imperdonabile, errore di Vidic regala il pareggio ai francesi, che chiudono all'attacco, fermati da alcune grandi parate di Carrizo. L'Inter di questi tempi non sa fare di più: vivacchia. Nota positiva: l'esordio dal primo minuto di Bonazzoli, mandato in campo da Mazzarri contro ogni pronostico. La qualificazione ai sedicesimi di Europa League resta alla portata dei nerazzurri. Domenica, il Verona in casa. Mazzarri si gioca la panchina e lo sa. 

domenica 26 ottobre 2014

Una piccola Inter passa a Cesena con rigore di Icardi

Una partita imbarazzante, nonostante il Cesena abbia giocato per un'ora in dieci. L'Inter di Mazzarri è davvero poca cosa, tecnicamente modesta, atleticamente spompata, agonisticamente leggera. Molti interpreti, a cominciare dal tecnico, che avevo creduto più capace, sono inadeguati. Anche Icardi, che in campo passeggia e fallisce nel finale un'occasione clamorosa davanti al portiere. Per non dire di Palacio, sfiatato, con una mira pessima, che giocherella lontano dall'area di rigore. Sulle fasce, poi, un pianto inconsolabile. Dodò è nullo in fase difensiva. Mbaye, che subentra ad Obi, non farebbe la differenza neppure in Lega pro. L'Inter ha la classifica che merita. Mazzarri, se non altro, avrebbe potuto far esordire Puscas o Bonazzoli, magari entrambi. Per inesperti che possano essere, peggio di Icardi e Palacio non avrebbero potuto fare. Tre ottimi punti, comunque, in vista della salvezza.