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lunedì 14 febbraio 2022

Serie A 21/22: il punto dopo la 25^ giornata

Sorpasso in vetta del Milan ai danni dell'Inter, che deve tuttavia ancora recuperare la partita con il Bologna. I rossoneri battono la Samp con precoce gol di Leao, i nerazzurri pareggiano, in rimonta, contro il Napoli. Si entra nella fase calda del campionato e se, come ho scritto tante volte, l'Inter resta favorita, per tutti gli impegni che si profilano all'orizzonte, Milan e Napoli hanno le loro possibilità di conquistare lo scudetto

Deve considerarsi invece terminata l'immaginaria rimonta della Juve, sospinta dalla stampa bisognosa di consenso: il pareggio contro l'Atalanta conferma la Juve nel ruolo di aspirante al quarto posto. 

Vince la Lazio, pareggia, nel recupero, la Roma con il Sassuolo. Largo successo del Verona sull'Udinese.

Da segnalare, i gol di Pinamonti, al nono centro in campionato come il più celebrato Scamacca, nel pareggio tra Empoli e un Cagliari in ripresa, e di Mattia Destro e Federico Bonazzoli, nel pareggio tra Genoa e Salernitana. Tutti attaccanti di scuola Inter, tutti più forti di Caicedo, che pure ha fatto bene negli anni passati.

6 commenti:

  1. Io continuo a non credere al Napoli che vince lo scudetto, e penserei lo stesso pure se avesse vinto 4-0, al primo problema collasserà come già fatto a novembre. Magari avevo un po' sopravvalutato la solidità dell'Inter, più che altro perché al condottiero manca un po' di manico (Conte nel derby se li sarebbe mangiati vivi dopo il pareggio), ma il calendario è in discesa e anche il Milan è quello che è, pur avendo il vantaggio di essere fuori da tutto.

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    1. Sì, Conte avrebbe preteso più attenzione e concentrazione. Brozovic, con lui, per esempio, non avrebbe potuto permettersi di perdere certi palloni per giocate di pura sufficienza. Inzaghi ha questa conduzione soft che ai calciatori piace ma ha i suoi limiti. Poi, l'incognita è anche la sua inesperienza a questi livelli. A gestire certe pressioni, che scaturiscono dal ruolo di favoriti. Ha lavorato bene finora ma adesso viene il difficile. Milan e Napoli sono più deboli e, come scrivevo mesi fa, riflettono anche la carriera dei loro allenatori, che nelle difficoltà s'incartano. Però, sono lì e qualche possibilità c'è. Ma, certo, quasi tutto dipende dall'Inter.

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    2. Il Napoli non ha un organico paragonabile a quello delle milanesi ed in particolare all'inter. Tuttavia i partenopei, grazie ad una buona guida tecnica e a delle operazioni di mercato avvedute, è li a ridosso delle prime e ad una distanza abbastanza rassicurante dal quinto posto. A Spalletti, non si può chiedere di più. L'inter non ha inseguito la vittoria con particolare determinazione e forse ci può stare. Del resto, un pareggio in trasferta contro una diretta inseguitrice non è un risultato da disprezzare, tutt'altro. Lo stesso Allegri, quando la sua juve occupava il vertice della classifica, era solito affrontare gli scontri diretti con questo approccio. Il Milan, di cui tutti avevano profetizzato il tracollo, alla fine, al netto di alcuni cali di rendimento, è lì e siamo a due terzi del campionato. Se dovessi giocarmi una moneta, me la giocherei sempre sull'inter, ma non sottovaluterei troppo i rossoneri.

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    3. D'accordo sulla seconda parte del tuo commento, meno sulla prima. La rosa del Napoli vale, tutto sommato, quelle di Inter e Milan. Per dire, l'Inter ha in attacco Dzeko, Lautaro, Sanchez, Correa e Caicedo. Il bosniaco, pur forte, va per i 36 anni. Caicedo pure è ultratrentenne e sta fermo da tempo. Il Napoli ha Osimhen, Insigne, Politano, Mertens e Petagna, senza dimenticare Ounas. Mi pare che il confronto regga eccome.

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    4. Il Milan non tracolla mai perché ha un grande spirito di squadra e di sacrificio, a ogni inciampo si rialza sempre, anche nei momenti più avversi, in questo è l'opposto totale del Napoli. Però la rosa ha limiti palesi, se manca Hernandez a sinistra c'è il baratro, Kessie è un mezzo bidone esaltato solo perché ha segnato 10 rigori lo scorso anno, Calabria, Bennacer, Messias, Salemaekers sono tutti onesti mestieranti, in avanti Ibrahimovic salta 4 partite per ogni giocata e Rebic non è messo molto meglio.
      Comunque ricordo di aver scritto già a dicembre che, essendo fuori da tutto, alla fine potrebbe risultare la rivale più accreditata fino alla fine ma come rosa il Napoli è superiore e se la gioca quantomeno alla pari con l'Inter, nell'11 titolare io ci metto pure l'Atalanta sopra il Milan, solo che quest'anno non è mai al completo...

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    5. L'Atalanta ha avuto tanti infortunati che, a mio avviso, non bastano a giustificare lo scarso rendimento casalingo. Il Milan, sono d'accordo, ha molta fiducia, persino troppa mi verrebbe da dire, in sé stesso. E da questa fiducia, unita a una grande volontà, nascono anche alcuni risultati. Anche contro la Samp, domenica, il Milan ha vinto perché ha molto voluto vincere, ma non ha dominato, anzi. Sulla qualità della rosa, però, nemmeno l'Inter ha tante alternative. Sia in attacco (Correa sempre infortunato, Caicedo appena arrivato e fermo da tempo) sia a centrocampo, con Vidal - spero mi smentisca questa sera - sfiatato e Vecino giù di corda, tanto che, andato via Sensi, il più affidabile è Gagliardini.

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