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lunedì 25 ottobre 2021

Il punto dopo la 9^ giornata di Serie A 21/22

Napoli e Milan appaiate in testa alla classifica con 25 punti. Ma, se il Milan ha avuto la meglio in modo fortunoso di un Bologna ridotto in nove e pagato dazio all'immobilità di Ibrahimovic, il Napoli ha tenuto bene il campo contro la Roma di Mourinho, strappando un prezioso pareggio ed offrendo l'ennesimo saggio di solidità.

Stesso risultato del derby d'Italia tra Inter e Juve, decisa da un rigore discutibilissimo dato ai bianconeri, che ha pareggiato il gol di Dzeko. Simone Inzaghi ha di nuovo sbagliato i cambi, vanificando il predominio nerazzurro durato più di un'ora. Allegri, dal canto suo, sta ricavando il massimo da questa Juve. Prudenza, attesa e capitalizzazione della buona panchina offensiva.

Tonfo biancoceleste a Verona, dove Giovanni Simeone ha messo a segno una quaterna. Se Sarri non fosse Sarri, sarebbe già in discussione. Già contro l'Inter la Lazio aveva vinto solo per i demeriti di Inzaghi. E non si può lasciare in panchina Luis Alberto.

Successo esterno dell'Empoli sulla Salernitana con doppietta di Pinamonti, che è centravanti di qualità e che all'Inter sarebbe stato più utile di Sanchez. Vittorie anche per Torino, Salernitana e Sassuolo, con Berardi sempre sugli scudi.

4 commenti:

  1. Sarri come ha lasciato solo macerie a Torino farà a Roma, gli opinionisti continuano a dire che "ancora" non si vede il sarrismo ma non si vedrà mai, quel Napoli è un unicum irripetibile. Oltretutto mi sembra che più passano gli anni più diventa talebano nel modulo, nel pretendere che tutti giochino sempre a un tocco, nel volere perennemente la palla a terra (alla Juve manco li faceva crossare pur avendo Ronaldo), nell'ostracizzare giocatori.

    Nella capitale sarà una bella sfida vedere chi riesce a farsi cacciare prima fra lui e Mourinho che ha già distrutto lo spogliatoio della Roma e fatto terra bruciata attorno a se, tanto che gli è rimasto solo un manipolo di titolari da usare. Considerando gli stipendi fuori scala e i contratti lunghi di entrambi però rischiano di restare a far danni per parecchio tempo.

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    1. Solo al Chelsea, Sarri si è adattato, avallando il redditizio schema "palla ad Hazard". E non può tenere fuori Luis Alberto. Verso Mourinho sono più indulgente. Ma può essere che dipenda dall'affetto della memoria.

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    2. Dopo l'Inter, prima o poi ha sempre reso lo spogliatoio una polveriera mettendosi contro i giocatori, quest'anno poi ha iniziato subito al primo giorno mettendone 9 fuori rosa (fra cui pure il suo, ormai ex, pupillo Santon), continua a dare degli incapaci e inadeguati a metà degli effettivi, inclusi alcuni che fino allo scorso anno erano fra quelli che reggevano la baracca, e non sembra più nemmeno capace di far parcheggiare il bus davanti alla porta per blindare la difesa e cercare il gol fortunoso come almeno a Manchester e al Tottenham ancora gli riusciva (ci ha vinto partite con il 30%/35% di possesso).

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    3. È diventato meno duttile, senza dubbio. Santon, per esempio, ero convinto che lo reintegrasse. E non è successo. Lo ricordavo più ironico e sornione, comunque, Mourinho. Sono curioso di vedere come concluderà la stagione.

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