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lunedì 19 novembre 2018

I migliori centravanti inglesi della storia

La scuola inglese del centravanti, forward, è paragonabile alla scuola italiana dei portieri o a quella brasiliana dei numeri 10. Il gol, il ventesimo con la nazionale inglese, segnato ieri da Harry Kane, capocannoniere dei mondiali di Russia 2018, mi suggerisce di ricordare i più grandi interpreti del ruolo nati in terra d'Albione. Ecco una classifica, dal decimo posto a salire. 
*Aggiornamento del 10 febbraio 2023. 


10. Tom Finney (1922-2014): a lungo il capocannoniere della nazionale inglese. Stella del Preston North End, fu il primo centravanti inglese a sfuggire ai canoni tradizionali. Non molto alto, non così robusto, aveva piedi sudamericani, velocità e tempismo unici, comandava il gioco offensivo, come testimoniò Sir Stanley Matthews. I marcatori avversari non erano più ostacoli da abbattere ma da evitare, da aggirare. 

9. Vivian Woodword (1879-1954): centravanti gigantesco. Alto 1,89 m, ai tempi suoi, metteva soggezione soltando entrando in campo. Calcio agli albori, eppure Woodword, dominò in campionato, con la nazionale, vinse due ori olimpici, nel 1908 e nel 1912. Il forward per eccellenza. Un modello esemplare.

8. Dixie Dean (1907-1980): uno dei più prolifici goleador della storia del calcio. Fu il simbolo  ed icona dell'Everton, prototipo del centravanti forte fisicamente, dominante nel gioco aereo, i suoi 178 cm, negli anni '20 e '30 del secolo scorso, gli permettevano di sopravanzare la più parte dei difensori avversari, ma dalla sua aveva anche coraggio leonino, scelta di tempo e strepitosa elevazione. Giunse a segnare 60 gol in un solo campionato. Vestì anche la maglia della nazionale, che, ai suoi tempi, non si degnava di partecipare alle competizioni con le altre rappresentative: né la Coppa Europa né i primi tre mondiali.

7. Wayne Rooney (1985-): piedi da ballerino, che sostenevano un fisico da mediomassimo. Dribbling, tiro portentoso, difesa rocciosa del pallone, i suoi 53 gol con la nazionale inglese, sono un record che solo Harry Kane ha eguagliato. Ha battuto tutti i record con il Manchester United.

6. Jimmy Greaves (1940-): talento pazzesco. Persino in Italia, 10 partite e 9 gol con il Milan, dove restò pochi mesi, fece strabuzzare gli occhi. Centravanti completo, forte e tecnico, goleador di Chelsea e Tottenham, 44 gol con l'Inghilterra, sei titoli di capocannoniere nella massima serie inglese.

5. Michael Owen (1979-): incantò al mondiale del 1998. Meraviglioso il suo gol con l'Argentina. Impazzò nel Liverpool di Benitez. Velocissimo, scatto bruciante, tiro secco e improvviso, dribbling, destrezza, 40 gol con l'Inghilterra. Se non fosse stato fermato da troppi infortuni, la sua sarebbe stata una carriera leggendaria. Pallone d'oro nel 2001, più meritato di quanto si sia riconosciuto.

4. Alan Shearer (1970-): un solo scudetto con il Blackburn, tre titoli di capocannoniere in Premier League, di cui è il massimo goleador con 260 reti, rifiutò il Manchester United epico di Ferguson, per accasarsi al Newcastle, 30 gol con l'Inghilterra, capocannoniere agli Europei del 1996. Aveva tutti i colpi, tiro potente, difesa del pallone, formidabile colpo di testa, opportunismo. Ed un carisma immenso.

3. Gary Lineker (1960-): dominatore dell'area di rigore, svelto, rapido, astuto, tecnico, capocannoniere ai mondiali del 1986, 48 gol con la nazionale inglese. Capiva prima degli altri la traiettoria del pallone. Un istinto del gol unico.

2. Harry Kane (1993-): capocannoniere per tre volte in Premier League, cinque anni con più di 20 gol nel campionato inglese, dove ha toccato quota 200 reti, già 53 gol in nazionale: record condivisocon Rooney, capocannoniere ai mondiali di Russia 2018, repertorio vastissimo, dribbling e tiro, colpo di testa e protezione del pallone, sa giocare spalle alla porta e in contropiede. Ha ancora 29 anni ma è già un campione epocale. Predestinato.

1. Bobby Charlton (1937-): eroe del Manchester United di Busby, sopravvissuto alla tragedia di Monaco di Baviera del 1958, vinse la prima Coppa dei Campioni di una squadra inglese, nel 1968, guidando un tridente irripetibile con Law e Best, dopo aver conquistato i mondiali di casa del 1966. Elegante, tecnico, tiro fortissimo e precisissimo, virtuoso del dribbling, anche regista offensivo, pallone d'oro, sempre nel 1966. A lungo primatista, prima che lo superasse Rooney, e poi Kane, con 49 gol in nazionale.