Ad eccezione del vincitore, Kwiatkowski, polacco tenacissimo sottovalutato alla vigilia, tutti i pronostici rispettati al mondiale di ciclismo 2014 a Ponferrada. Dal podio per Valverde, terzo, il più grande perdente di successo della storia iridata, fino alla disfatta azzurra. Poca qualità tra i convocati e le colpe sono tutte di Cassani, che ha lasciato a casa un Pozzato in forma. Che magari non avrebbe vinto, ma un piazzamento tra i primi dieci l'avrebbe garantito. Ed in queste occasioni, pure quello conta. Il tempo brutto, con molta pioggia sul percorso, poi, non ha aiutato gli azzurri. Del resto, sono anni che nelle grandi corse di un giorno, gli italiani, un tempo dominatori, giungono nelle retrovie. Cassani, con le sue scelte, ha fatto poco per invertire la tendenza.
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domenica 28 settembre 2014
giovedì 18 settembre 2014
Cassani boccia Pozzato per i mondiali di Ponferrada: è un errore
Va bene, i piazzamenti, l'ho scritto, non sono paragonabili alle vittorie e Pozzato ha dissipato in carriera forse la metà del suo talento. Ma, resta un campione di caratura internazionale. Che avrebbe potuto emergere in un percorso disegnato per passisti veloci come lui. Invece no, niente mondiali per Pozzato. Cassani lo ha lasciato a casa subito dopo la Tre Valli Varesine. Ed è stato un errore grossolano. Mi auguro che la strada di Ponferrada mi smentisca, ma in questa nazionale, tolto Visconti, non c'è un corridore capace di arrivare tra i primi dieci ai prossimi mondiali di ciclismo. Nemmeno il grande Nibali, che ha altre caratteristiche.
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