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martedì 7 aprile 2015

Mancini si nasconde dietro la richiesta di rinforzi. Mancini vattene (#mancinivattene)!

Mancini non ammette le sue responsabilità nella crisi dell'Inter. Il che, del resto, equivarrebbe a riconoscere di non meritare il lauto, sproporzionato, stipendio che gli paga Thohir. Ha, in pochi mesi, distrutto le certezze di Kovacic, che vorrebbe mandar via, e pretende l'ingaggio di quattro grandi giocatori. Quali? Yaya Touré, per esempio, che, sebbene forte, ha un orizzonte agonistico molto limitato ormai. Pretende Mancini, altrimenti è pronto a lasciare. E la stampa, ridotta a gregge belante, che dà spazio a questa notizia. Magari se ne andasse. Se ne deve andare. Deve dimettersi, rinunciare ai soldi. E cercare fortuna altrove. Altro che rivoluzione. Ha fallito in questi mesi. Ne prenda atto e si congedi. Per la dirla più rozzamente, Mancini vattene (#mancinivattene)!

lunedì 8 dicembre 2014

Inter sconfitta dall'Udinese 1-2: Mancini vattene. L'Inter, con soli 17 punti, è dodicesima in classifica

Se ne deve andare. E' chiaro adesso perché debba andarsene oppure no? Un punto in tre partite di campionato non spiega a sufficienza l'assoluta inadeguatezza di Mancini al ruolo di allenatore di quest'Inter, che non è più quella zeppa di campioni della sua prima gestione? Dopo un primo tempo dominato, nel quale a tanti errori nelle conclusioni, ed a parecchia confusione nel gioco, con cross dalla trequarti di Ranocchia e tiracci di Guarin da trenta e passa metri, il gol finale di Icardi, centravanti grandissimo in area di rigore (scatto e sinistro da manuale sulla prima giocata sensata di Guarin), sembrava aver messo la partita nella direzione di una facile vittoria. Invece, no. L'Udinese rimonta, aiutata da due errori, uno di Dodò, personaggio vagamente felliniano, anche per consistenza, e l'altro di Palacio, che non soltanto non segna più, ma aiuta anche gli avversari a segnare. E così l'Udinese di Stramaccioni, beffa terribile per i nerazzurri, porta a casa i tre punti. Mentre Mancini annaspa nel mare dei suoi dubbi, passandosi continuamente le mani tra i capelli che vanno incanutendo. Ma, vattene. Mancini vattene. Non ha curato la fase difensiva: l'Inter continua a prendere gol da primo cinema Lumiere. Continua a sbagliare i cambi: Osvaldo per Icardi a che pro? Non sta valorizzando giovani come Bonazzoli, che con l'ultimo Mazzarri era stato promosso quasi titolare, e che oggi è stato mandato in campo soltanto allo scadere come carta della disperazione. La classifica piange a singhiozzi. Però l'allenatore più pagato della serie A ce l'abbiamo noi. Mancini vattene. Esonerarti costerebbe troppo. L'Inter ha soltanto 17 punti, che le valgono il dodicesimo posto in classifica: un disastro.
*Aggiornamento del 9 dicembre 2014: la delusione per questi primi venti giorni del secondo corso di Mancini all'Inter comincia a trapelare anche fuori dalle pagine di questo blog. Segnalo, al riguardo, un ottimo pezzo di Gianni Valenti sulla Gazzetta di oggi. Nella situazione in cui si trova l'Inter, torno a ripetere, con la fragilità nervosa mostrata da tanti calciatori, piuttosto del glamour di Mancini, sarebbe servito il carisma trascinante di Zenga. Non si va alla guerra, sportiva beninteso, con il cashmere