Se ne deve andare. E' chiaro adesso perché debba andarsene oppure no? Un punto in tre partite di campionato non spiega a sufficienza l'assoluta inadeguatezza di Mancini al ruolo di allenatore di quest'Inter, che non è più quella zeppa di campioni della sua prima gestione? Dopo un primo tempo dominato, nel quale a tanti errori nelle conclusioni, ed a parecchia confusione nel gioco, con cross dalla trequarti di Ranocchia e tiracci di Guarin da trenta e passa metri, il gol finale di Icardi, centravanti grandissimo in area di rigore (scatto e sinistro da manuale sulla prima giocata sensata di Guarin), sembrava aver messo la partita nella direzione di una facile vittoria. Invece, no. L'Udinese rimonta, aiutata da due errori, uno di Dodò, personaggio vagamente felliniano, anche per consistenza, e l'altro di Palacio, che non soltanto non segna più, ma aiuta anche gli avversari a segnare. E così l'Udinese di Stramaccioni, beffa terribile per i nerazzurri, porta a casa i tre punti. Mentre Mancini annaspa nel mare dei suoi dubbi, passandosi continuamente le mani tra i capelli che vanno incanutendo. Ma, vattene. Mancini vattene. Non ha curato la fase difensiva: l'Inter continua a prendere gol da primo cinema Lumiere. Continua a sbagliare i cambi: Osvaldo per Icardi a che pro? Non sta valorizzando giovani come Bonazzoli, che con l'ultimo Mazzarri era stato promosso quasi titolare, e che oggi è stato mandato in campo soltanto allo scadere come carta della disperazione. La classifica piange a singhiozzi. Però l'allenatore più pagato della serie A ce l'abbiamo noi. Mancini vattene. Esonerarti costerebbe troppo. L'Inter ha soltanto 17 punti, che le valgono il dodicesimo posto in classifica: un disastro.
*Aggiornamento del 9 dicembre 2014: la delusione per questi primi venti giorni del secondo corso di Mancini all'Inter comincia a trapelare anche fuori dalle pagine di questo blog. Segnalo, al riguardo, un ottimo pezzo di Gianni Valenti sulla Gazzetta di oggi. Nella situazione in cui si trova l'Inter, torno a ripetere, con la fragilità nervosa mostrata da tanti calciatori, piuttosto del glamour di Mancini, sarebbe servito il carisma trascinante di Zenga. Non si va alla guerra, sportiva beninteso, con il cashmere.
*Aggiornamento del 9 dicembre 2014: la delusione per questi primi venti giorni del secondo corso di Mancini all'Inter comincia a trapelare anche fuori dalle pagine di questo blog. Segnalo, al riguardo, un ottimo pezzo di Gianni Valenti sulla Gazzetta di oggi. Nella situazione in cui si trova l'Inter, torno a ripetere, con la fragilità nervosa mostrata da tanti calciatori, piuttosto del glamour di Mancini, sarebbe servito il carisma trascinante di Zenga. Non si va alla guerra, sportiva beninteso, con il cashmere.
Non riesco a comprendere perchè viene schierato in campo Palacio, in evidente scarsa forma fisica.
RispondiEliminaE' un giocatore che ha sempre fatto del movimento la sua arma migliore, pare non ce la faccia attualmente.
Perchè no insieme Osvaldo e Icardi, o provare con Bonazzoli, il ragazzo mi sembra avere coraggio dall'intervento fatto su Fernandes.
Per il resto, basta con Nagatomo, è davvero troppo inutile, e lo stesso Dodò in evidente calo, non può il gioco continuamente passare dai suoi piedi.
Concordo, Palacio deve restare fuori. Io punterei senza esitazioni su Bonazzoli. Quanto ai due terzini, non sanno difendere e crossano anche male.
EliminaNei giorni scorsi, sono rimasto basito quando ho letto del "caso Icardi". L'argentino ha realizzato otto marcature. Attualmente solo Tevez ha fatto meglio di lui.Mancini risolvesse i problemi reali ed evitasse di crearne di fittizi.
RispondiEliminaOsservazione corretta. Icardi, negli ultimi sedici metri, è fortissimo. Basta fargli arrivare qualche pallone ed il gol arriva puntuale. Mancini si lamenta perché vorrebbe non solo un goleador da assistere, ma un attaccante che i gol fosse capace di inventarseli da solo, come faceva Ibrahimovic, così coprendo le sue lacune di gioco. Troppo comodo.
EliminaNon capisco questo accanimento contro Mancini. In campo ci vanno i giocatori e quelli attuali sono davvero scarsi tranne 2-3. Dell'attuale rosa chi giocgerebve titolare nella Juve o nella Roma? Nessuno. Medel kuzmanovic e Mvila farebbero panchina in quasi tutte le squadre di A. Kovacic è potenzialmente un fenomeno, ma in pratica non incide. Continua a dribblare 2-3 uomini a centrocampo e poi? I dribbling dovrebbe farli 20 metri più avanti e soprattutto dovrebbe cominciare a tirare in porta. Icardi gioca solo per il gol e i gol li fa anche se messo in condizione. Il problema è che non è e non sarà mai un Ibra, un Vieri, un Ronaldo, un Milito o un Etoo. Non è uno che i gol se li crea. Ma di questi tempi di vacche magrissime teniamocelo ben stretto. Unica consolazione è che Mancini per accettare Inter ha sicuramente preteso investimenti da parte di Tohir. Sul mercato c'è poco o niente in verità. Magari Cerci potrebbe tornare utile, ma non penso possa bastare per puntare al 3 posto.
RispondiEliminaLa squadra non è granché ma forte abbastanza da competere per il terzo posto. Con Mancini abbiamo perso altre posizioni in classifica rispetto alla gestione Mazzarri: è un dato di fatto.
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