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lunedì 6 gennaio 2025

Inter-Milan 2-3

Partita bloccata. Milan ben messo in campo. Dimarco impegna Maignan con un bell'esterno sinistro. Esce Calhanoglu per infortunio, entra Asllani. Allo scadere del recupero del primo tempo Inter in vantaggio con un gran gol di Lautaro: controllo e dribbling di destro e tiro di sinistro. Raddoppia Taremi a inizio ripresa, dopo controllo e destro da manuale. Accorcia subito le distanze su punizione Theo Hernandez, che sorprende Sommer su punizione. Poi Pulisic pareggia e Abraham completa la rimonta rossonera. L'Inter ha gestito malissimo il doppio vantaggio. Davvero male. Era già successo in campionato contro la Juve. Questa è andata persino peggio, consegnando la Supercoppa Italiana al Milan. Detto questo, Asllani e Carlos Augusto, soprattutto Asllani, non sono proprio giocatori da Inter.

2 commenti:

  1. Asslani sicuramente non è da Inter. Su questo nessun dubbio, mentre invece mi manterrei stretto Carlos Augusto, un'ottima alternativa a Di Marco ma anche a Bastoni. A mio modo di vedere, e lo dico da sempre, non è da Inter invece Sommer. Se sei alto 1,83 cm o sei un fenomeno oppure concedi qualcosa rispetto ad un portiere alto 1,93 cm, perchè 10 cm per un portiere non sono pochi. E difatti, oltre all'errore sul primo goal per il quale non ci voleva tanto a capire che Theo non fosse in grado di calciare sopra la barriera da quella distanza, un portiere alto 10 cm in più sarebbe arrivato sia sul tiro del francese che di Pulisic. I giornalisti da strapazzo parlano di Sommer "grande intervento" per parate su tiri centrali, ma non ricordo miracoli veri del portiere svizzero. Bravo con i piedi, senza dubbio, ma tra i pali oltre a essere carente nelle uscite (probabilmente proprio per la statura) concede qualcosa rispetto ai suoi colleghi. Quei 10 cm pesano, perchè ricopri 10 cm in meno su un arco di 180 gradi

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    1. Carlos Augusto mi aveva meglio impressionato la passata stagione. Comunque, sì, lo preferisco ad Asllani, è più versatile se non altro. Sommer è un buon portiere, che, a dispetto di una statura oggi non elevata per il ruolo, ha coraggio e tempismo anche nelle uscite alte. Non fa miracoli, non è Zenga. Ieri, il gol su punizione andava evitato, non c'è dubbio. Ma, il problema dell'Inter in certe partite è l'atteggiamento. L'incapacità di abbassare il baricentro una volta in vantaggio e di amministrarlo. Inzaghi deve lavorare su quest'aspetto. Il Milan ha giocatori veloci, ai quali non bisogna concedere campo. Con maggior attenzione, ieri avremmo potuto facilmente vincere 4-0. Non si possono subire gol in contropiede quando si sia in vantaggio. Aggiungo, poi, che la difesa non si cambia essendo avanti nel punteggio. Questo errore, cui Inzaghi non è nuovo, non va più ripetuto.

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