Inter-Shakhtar: 0-0. Conte ha fallito
Può succedere tutto: Inter agli ottavi di Champions; Inter in Europa League; Inter fuori dall'Europa.
La cronaca.
Shakhtar davvero modesto. Difende e nemmeno bene. Ma tanto basta a complicare la vita dell'Intrer, sempre a disagio contro squadre chiuse. Una volée destra di Lautaro, finita sulla traversa, è l'unica grande occasione del primo tempo. Netta ma sterile supremazia territoriale nerazzurra. Si va al riposo sullo 0-0. Nella ripresa Lukaku esalta solo il portiere avversario nella classica parata alla Pagliuca, con tuffo successivo alla respinta. Per il resto, il belga, sempre sotto tono nelle sfide davvero decisive, si fa notare per la respinta, in fuorigioco, di un colpo di testa di Sanchez, altrimenti destinato al gol. Conte ha un curriculum europeo disastroso, che si arricchisce di un nuovo, imbarazzante capitolo. In sei partite del girone, l'Inter ne ha vinta una soltanto. Quello di Conte è un fallimento. Senza discussioni. Un gol sarebbe servito, uno solo. E lui sempre con tre difensori contro nessun attaccante, sempre con lo stucchevole fraseggio dal basso. Eriksen sempre in campo allo scadere. Un fallimento. L'Inter, con lui, sa giocare solo di rimessa. Appena gli altri si chiudono, non ha idee. Peraltro, la qualificazione non è sfumata solo stasera. Per tre mesi, l'Inter ha viaggiato alla media di due gol subiti a partita. Ora, questo problema pare risolto. Ma ne restano due enormi. Quello della monotematicità del gioco, spesso innocuo contro squadre coperte e quello dell'incapacità di vincere gli scontri diretti. Durante la sua gestione, li ha falliti pressoché tutti. La Champions League dell'Inter termina con un desolante ultimo posto nel girone. Fuori dall'Europa. Come al solito, dopo la gara, Conte ha evitato d'intestarsi qualsivoglia responsabilità. Andrebbe subito esonerato anche per questo.
Conte il maggior colpevole di questa uscita e adesso ha come unica possibilità quella di vincere il campionato. Emblematica la risposta a domanda di Capello al suo dogmatismo tattico: "Hai un piano B?" " Non lo dico altrimenti gli altri ce lo parano"...In un girone scarsissimo, 1 partita vinta su 6. Conte conosce solo un modo di giocare: 3-5-2 e corsa e ripartenze. Contro squadre che si chiudono manca qualità e imprevedibilità. In una partita da vincere a tutti i costi Eriksen e lo stesso Sanchez dovevano giocare o comunque entrare molto prima. Cosa avevamo da perdere?
RispondiEliminaAppunto. Proprio non ha capito l'assoluta inutilità di un risultato come il pareggio. I cambi andavano fatti al 60'. Quanto allo scudetto, che pure sarebbe alla portata dell'Inter, tutto sommato, dubito che si possa vincere con Conte in panchina. Andava esonerato ad agosto.
EliminaL'inter si è presentata con una difesa a tre del tutto fuori luogo contro un avversario cosi guardingo. Se proprio Conte non può abidcare al suo approccio fideistico a sto schema, quantomeno avrebbe potuto e dovuto inserire nel terzetto un centrale con caratteristiche offensive, come D'Ambrosio. Uno che, all'occorrenza, poteva trasformare il modulo in un 4 3 3 in fase di possesso. Su Eriksen poi non ho parole. Un giocatore vittima di atteggiamento persecutorio, costretto a stare in panchina in una partita del genere. Malgrado i pochi minuti concessigli, è stato tra i più pericolosi con un bolide da fuori area. L'inter è una squadra capace di esprimersi bene solo se gli avversari alzano il baricentro. Se ciò non accade, sono guai. Il problema è che se ne sono accorti tutti, tranne Conte.
EliminaLa difesa a tre, ieri più di altre volte, è stata un errore colossale. Lo Shakhtar non aveva punte di ruolo, ma solo una pattuglia di onesti trequartisti. La partita era da vincere. E si capiva dai volti dei calciatori che l'Inter non ci sarebbe riuscita. Il "morale della truppa" era basso. E il responsabile del morale della truppa è il generale. Che, purtroppo per l'Inter è Conte. L'ostracismo verso Eriksen, poi, concordo, sta diventando stucchevole e proverbiale. Oltre ad essere una palese miopia tecnica e tattica.
EliminaInfatti Inter ha fatto bene contro il Sassuolo, ottima squadra ma che gioca con baricentro altissimo e 4 punte. Quando gli avversari giocano in modo speculare con difesa bassa manca qualità (perché Conte preferisce tenerla in panchina) e alternative tattiche. Il fatto che poi Conte non faccia un cambio prima del 75 minuto per me rimane un mistero
RispondiEliminaSì, anche il #Gladbach ha un gioco offensivo. E l'Inter sa solo ripartire.
RispondiEliminaPer non parlare dei commenti post partita: “ non ho messo Sanchez prima per non sbilanciare la squadra”. Ma questo aveva capito che pareggio o sconfitta erano la stessa cosa?! Preferivo uscire perdendo 3-2
RispondiEliminaNon l'aveva capito. O sperava solo in un gol in mischia che non è arrivato.
RispondiEliminaSe mancano i soldi, come è comprensibile avendo a contratto due tecnici abbastanza costosi, va bene pure il ritorno di Spalletti
RispondiEliminaPreferirei un tecnico meno integralista. Che non abbia un solo schema cui affidarsi.
EliminaCon 16,5 milioni netti di ingaggio per la guida tecnica (12 conte - 4,5 Spalletti), temo che le uniche alternative siano il ritorno di Spalletti o un tecnico delle giovanili.
EliminaIn effetti, la situazione è questa.
EliminaSpalletti ha I suoi limiti, però quantomeno non starebbe in stato confusionale come conte e, visto il valore delle rivali, potrebbe anche giocarsi le sue chance per lo scudetto.
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