Ho sempre pensato, fin dalle sue prime apparizioni tra i professionisti, che Balotelli possedesse tutte le caratteristiche, atletiche e tecniche, del centravanti dominante, capace di fare reparto da solo o quasi, di decidere le partite, di spostare gli equilibri. Le sue stagioni all'Inter, pur attraversate da alti e bassi, dovuti specialmente al suo carattere bizzoso ed all'impazienza di diventare titolare, mostrarono in controluce queste doti. Al City, è accaduta la stessa cosa, con la parentesi del grande Europeo dello scorso anno. Approdato al Milan e diventato finalmente il titolare che, qualche volta a torto, aveva sempre preteso di essere, Balotelli sembra essere diventato il centravanti dominante, alla Ibrahimovic per intenderci, che aveva lasciato immaginare. Sia chiaro, sei partite non sono statisticamente affidabili come potrebbero esserlo sessanta, ma, insomma, in queste sei gare ha messo a segno sette reti, con il monopolio finalmente ottenuto di rigori e punizioni. Francamente, a condizione di tenere a bada quell'esuberanza che spesso l'ha condizionato, credo che Balotelli potrà andare oltre Ibra, perché rispetto allo svedese è più freddo nelle gare che contano.
Per diventare grandi campioni bisogna essere dotati oltre che di un grande fisico anche di intelligenza ,nel corso degli anni il giovane ha dimostrato di non possederne molta.
RispondiEliminaE' chiaro che il talento da solo non basta. Vediamo se Balotelli imparerà a metterlo compiutamente a frutto.
EliminaUno dei più grandi giocatori della storia, tale Garrincha, aveva il quoziente intelletivo di un bambino di 8-9 anni...l'intelligenza può farti fare il salto di qualità, ma il talento nel calcio viene prima di tutto.
EliminaBalotelli ha, dalla sua parte, un grande orgoglio che lo spinge comunque a migliorarsi. E poi non ha paura degli avversari di nome, come ha dimostrato anche ieri sera nella sfida con il Brasile, al di là dello splendido gol che è tipico del suo repertorio.
EliminaMolti in questo blog (non io e il narratore)parlando di Balotelli profetizzavano un futuro da incompiuto, alla Cassano. Ho sempre sostenuto che il paragone non reggeva per 3 motivi: 1) FISICO - Balotelli ha un fisico asciutto e potente tipico delle sue origini africane e non tende ad ingrassare come il barese; 2) TECNICO - Balotelli a differenza di Cassano è dotato di un grandissimo tiro, dote importantissima per un attaccante (basti pensare che Batistuta sul tiro ha costruito una carriera) 3) CARATTERIALE - Balotelli a differenza di Cassano è ambizioso: Cassano nella sua carriera si è accontentato di quello che il proprio grande talento gli ha fatto ottenere, Balotelli invece vuole essere il migliore e per questo non butterà la sua carriera.
EliminaComunque narratore, penso l'avrai letta la notizia, il tuo Santon tornerebbe in Italia solo per il Milan...come il centravanti odioso è milanista dalla nascita.
RispondiEliminaIn compenso si parla di un possibile ritorno di Mou con Materazzi assistente.....Marco sta facendo il corso a coverciano.
Santon, secondo me, è rimasto male per il benservito ricevuto. Ad un certo punto, faceva panchina persino a Faraoni. Spero che non vada al Milan. Quanto a Mourinho, magari tornasse.
EliminaPersonalmente, non ho tracciato alcun paralello tra Balotelli e Cassano, o, quantomento, non in particolare tra loro due. Ho sempre temuto che l'attaccante italiano potesse sciupare il suo talento per dei limiti di tenuta mentale che, debbo riconoscere, stanno condizionando sempre meno il suo rendimento. Tuttavia, trovo prematuro formulare giudizi. Il nostro dovrà dare ben altre dimostrazioni se vuole davvero ritagliarsi un posto nell'elite planetaria di questo sport. Lo splendido scorcio di stagione con il Milan è un dato lusinghiero ma non è abbastanza per suffragare certi giudizi. Anche perchè, va detto, Balotelli, di 7 gol, ne ha segnate 3 su rigore e due a porta vuota.
RispondiEliminaUn paio di rigori anche regalati
RispondiEliminaIl gol contro il Brasile, bellissimo, la doppietta, scrivo dopo il primo tempo, contro Malta. Balotelli sale a quota 8 gol in nazionale. E' diventato il campione continuo e vincente che si immaginava qualche anno fa.
RispondiEliminaVeramente in questo blog solo il sottoscritto ed il narratore lo sostenevano...
EliminaAnonimo tu non lo hai ancora capito, ma ho detto che mi sta sulle balle e non lo volevo all'Inter. È un coglione, e poi dicevo che era inutile rimpiangere un giocatore che non voleva giocare nell'imter a prescindere. Chissà se avrai capito.
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