Un grande torneo, il tennis dei giorni migliori, anzi ancora più bello, perché davvero classico, servizio e colpi di volo, un'assidua ricerca della rete. Tutto questo è stato il tennis di Federer sino alla finale a Shangai. Una lunga marcia trionfale, suonata magistralmente anche contro Djokovic e, poi, improvvisamente il silenzio della finale contro Murray. Federer ha ceduto senza combattere, in due set, raccogliendo la miseria di cinque giochi. Non è la prima volta che gli capita in questa stagione. Ed il problema non è fisico, non è tattico, ma emotivo. Gli manca il desiderio di affermazione che aveva prima. Soltanto ritrovandolo, potrà tornare a vincere i tornei più importanti, compresi quelli dello Slam.
Nessun commento:
Posta un commento