Regolarista, senza dubbio. Alla Gimondi, del quale si appresta ad eguagliare il record relativo ad almeno un successo nei tre grandi giri nazionali, Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta. Per quanto vada meno forte nelle prove contro il tempo. La sua peculiarità è da ricercarsi, senza dubbio, nella naturale capacità di guidare benissimo la bicicletta, quella che gli ha permesso nel Tour in corso di primeggiare anche sul pavè, a dispetto di una corporatura tutto sommato esile, quasi da scalatore puro. E, più ancora, nella capacità di affrontare al meglio le discese. In questo fondamentale del ciclismo, merita una citazione tra i grandi di sempre, da Magni a Koblet, da Nencini a Moser, fino a Savoldelli. Perché, sebbene se ne parli poco, i grandi giri si vincono o si perdono anche in discesa. Bugno, ad esempio, campione immenso dalla pedalata più bella che io ricordi, perse il Tour del 1991 nella discesa di Val Louron, lasciandosi scappare i più audaci Indurain e Chiappucci.
Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
Elenco blog personale
Visualizzazione post con etichetta discesista. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta discesista. Mostra tutti i post
mercoledì 23 luglio 2014
A chi somiglia Vincenzo Nibali? Grandissimo discesista come Magni, Koblet, Nencini, Moser, Savoldelli
Etichette:
Bugno,
Chiappucci,
discesa,
discesista,
Gimoni,
Indurain,
Koblet,
Magni,
Moser,
Nencini,
Nibali,
Savoldelli,
Tour de France 2014
Iscriviti a:
Post (Atom)