Il punto dopo la 15^ di Serie A 22/23
Il campionato va in ferie, per consentire lo svolgimento fuori stagione dei mondiali di calcio in Qatar. Impossibile non rimpiangere l'alternanza Europa/Sudamerica durata fino al 1990.
Detto questo, resta notevolissimo il vantaggio del Napoli di Spalletti, che batte anche l'Udinese e sale a 41 punti, raccolto di tredici vittorie e due pareggi in quindici partite. Per perdere uno scudetto così seriamente ipotecato, sarà necessario un tracollo degli azzurri, attualmente impronosticabile.
L'Inter batte l'Atalanta in trasferta e torna a candidarsi al ruolo di distante antagonista del Napoli. Anche se è quarta in classifica dietro il Milan, secondo, che batte con fortuna la Fiorentina, e la Juve, risalita al terzo posto dopo il largo successo contro la Lazio.
Ecco la vittoria bianconera sugli uomini di Sarri merita qualche riflessione in più. La Juve è rimasta ancora imbattuta e una difesa solida è sempre l'inizio di tutto nel calcio. La Lazio, peraltro, era ancora orfana di Immobile e, così, meno incicisva in avanti. Però, l'errore sul primo gol di Milinkovic-Savic è imbarazzante. Sebbene non sorprendente. Il centrocampista serbo è il migliore della Serie A, da anni, per gol e assist. Ma, nessuno perde palloni quanto lui. Sì, c'è una statistica anche per questo. E quando perde il pallone, resta lì, non insegue, guarda la partita. Gran giocatore, ma il calcio ha due fasi. Tanto più che lui avrebbe, se non la rapidità, certamente la forza fisica per andare a contendere un pallone ceduto. Altrettanto imbarazzante l'uscita domenicale, nel senso di gita però, di Provedel.
Pareggio interno tra Roma e Torino, vittoria del Monza, rianimato da Palladino, sulla Salernitana. L'Empoli batte la Cremonese, il Bologna supera il Sassuolo. Continua la crisi di Samp e Verona, sconfitte in casa da Lecce e Spezia.
La Serie A tornerà il 4 gennaio. Tra l'altro, con Inter-Napoli.
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