Alle 21:45, Verona-Inter. Sfida che avrebbe conservato un profumo di scudetto, se l'Inter non avesse ingenuamente dissipato il vantaggio acquisito contro Sassuolo e Bologna, pareggiando e perdendo partite in fondo facili. Tant'è che ha perso punti ed ora si trova provvisoriamente quarta in classifica, scavalcata dalla lanciatissima Atalanta. La partita di stasera è molto delicata per Conte. Perché il Verona gioca bene e perché l'Inter si è ricacciata sull'orlo di una crisi di nervi. Non vincere riaccenderebbe infinite polemiche.
La cronaca.
Dopo tre minuti, difesa nerazzurra sistemata alla "viva il parroco", Skriniar affronta Lazovic alla maniera di Fresi. Dribbling e gol del Verona. Mentre Handanovic tarda ad uscire e De Vrijj a rientrare, con il suo passo da bocciofila notturna. Un disastro. Anche perché il Verona prende un palo con Veloso e va altre due volte vicino al gol. L'Inter ha un solo schema: palla a Lukaku. Che Kumbulla controlla bene. Amrabat, forte, sembra Clodoaldo: non gli portano via un pallone. Nella ripresa, l'Inter ribalta la partita in dieci minuti: gol di Candreva e autogol di Di Marco. Fa caldo. Borja Valero comincia a boccheggiare. Conte tarda a cambiare, niente di nuovo, e mette Vecino per Brozovic. E Lautaro per Lukaku. Borja resta in campo. E non chiude su Veloso che pareggia con il suo notevole mancino. Ora non ci giro più intorno. Vittoria buttata via da Conte. Tra Sassuolo, Bologna e Verona, l'Inter ha gettato via sette punti. Subendo rimonte evitabili nel finale. Gestione pessima della e dalla panchina. E la dichiarazioni dopo la gara sono anche peggiori. Mai che ammetta le sue responsabilità, Conte. È già pronto a lasciare. E, per conto mio, può farlo subito. Senza rimpianti.
La cronaca.
Dopo tre minuti, difesa nerazzurra sistemata alla "viva il parroco", Skriniar affronta Lazovic alla maniera di Fresi. Dribbling e gol del Verona. Mentre Handanovic tarda ad uscire e De Vrijj a rientrare, con il suo passo da bocciofila notturna. Un disastro. Anche perché il Verona prende un palo con Veloso e va altre due volte vicino al gol. L'Inter ha un solo schema: palla a Lukaku. Che Kumbulla controlla bene. Amrabat, forte, sembra Clodoaldo: non gli portano via un pallone. Nella ripresa, l'Inter ribalta la partita in dieci minuti: gol di Candreva e autogol di Di Marco. Fa caldo. Borja Valero comincia a boccheggiare. Conte tarda a cambiare, niente di nuovo, e mette Vecino per Brozovic. E Lautaro per Lukaku. Borja resta in campo. E non chiude su Veloso che pareggia con il suo notevole mancino. Ora non ci giro più intorno. Vittoria buttata via da Conte. Tra Sassuolo, Bologna e Verona, l'Inter ha gettato via sette punti. Subendo rimonte evitabili nel finale. Gestione pessima della e dalla panchina. E la dichiarazioni dopo la gara sono anche peggiori. Mai che ammetta le sue responsabilità, Conte. È già pronto a lasciare. E, per conto mio, può farlo subito. Senza rimpianti.
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