Domenica prossima si correrà l'Amstel Gold Race edizione 2015. I passisti dalla struttura massicia e dalla pedalata possente lasceranno il passo a passisti più agili, adatti alle molte salitelle delle Ardenne. Si comincia dall'Olanda, Limburgo. Segue il borsino dei favoriti.
- Gilbert ****
- Vanendert ***
- Valverde ***
- Gerrans **
- Kwiatkowski **
- Samuel Sanchez *
- Mollema *
- Nibali *
- Gasparotto *
- Joaquim Rodriguez *
- Van Avermaet *
- Matthews *
Voglio indicare nel pronostico anche Joaquim Rodriguez, fresco vincitore del Giro dei Paesi Baschi, che nelle Ardenne ha spesso recitato da protagonista.
RispondiEliminaCon il nuovo arrivo a Valkemburg con 2 kilometri di discesa/pianura dopo il Cauberg scalatori puri tipo Purito mi sa sono tagliati fuori (ma sarà il favorito numero uno mercoledì ala Freccia Vallone con l'arrivo a Huy che è perfetto per lui), ci vuole la sparata per tenere dopo la salita sennò ti riprendono o lo spunto veloce per vincere un'eventuale sprint di gruppo ridotto, nella prima categoria direi che il migliore è Gilbert (ha vinto in quel modo lo scorso anno e pure il mondiale con lo stesso arrivo) più Vanendert e se fosse in forma potrebbe rientrare anche Nibali nella seconda Valverde con Gerrans e se non si è spremuto troppo sul pavé van Avermaet. Fra le sorprese occhio a Matthews che ieri alla Freccia del Brabante ha regolato il primo gruppetto per la seconda posizione e sembra essere molto più di un velocista come veniva dipinto e Gallopin che è in netta crescita e mi sembra un bel corridore completo che se continua la sua crescita penso potrebbe ben figuarare sia nelle classiche che nelle corse a tappe (specie brevi, già quest'anno ha rischiato di vincere la Parigi-Nizza).
EliminaUna stelletta a Van Avermaet e Matthews. Gallopin, magari mi sbaglio, lo vedo più adatto alle corse a tappe.
EliminaPer le corse a tappe pecca ancora in continuità Gallopin (difatti dicevo "se continua la sua crescita"), lo scorso anno al Tour crollò malamente dopo aver preso la maglia gialla pagando quasi 5 minuti nel non durissimo arrivo della Planche des Belles Filles poi dopo due giorni vinse una tappa per poi naufragare definitivamente nella 12 (oltre 5 minuti dal gruppo quasi compatto) e nella 13 (quasi 40 minuti) e quest'anno ancora non sembra migliorato tanto su questo aspetto perché alla Parigi-Nizza dopo il capolavoro nella penultima tappa si è preso quasi due minuti nell'ultima cronoscalata buttando via il successo finale.
EliminaPer le gare di un giorno invece ha dimostrato di esserci spesso fra i primi negli ultimi anni, anche se per adesso è un piazzato però dimostrando di saper andare su molti terreni contando che quest'anno ha fatto nono alla Sanremo e quarto mercoledì alla Freccia del Brabante mentre lo scorso anno è arrivato sesto al Mondiale, secondo al Gran Premio di Vallonia, quinto alla Classica di San Sebastian, sesto ad Harelbeke (quindi sa andare pure sul pavè).
Intanto sono uscite le formazioni ufficiali, qualche altro nome di comprimari che potrebbero far bene (bene intendo potrebbero arrivare nei primi 10):
RispondiElimina*Bentancourt (anche se il capitano dell'AG2R nelle Ardenne dovrebbe essere Nocentini).
*Luis Leon Sanchez (se Nibali non gira dovrebbe aver carta bianca).
*Tony Martin (potrebbe tentare un'azione da lontano).
*L'onnipresente Chavanel (anche se domenica alla Roubaix è sprofondato ma nella IAM l'organico è quello che è quindi dovrebbe essere il capitano).
*Rui Costa (dovrebbe essere il capitano della Lampre).
*Daniel Martin (che ha già una Liegi e un Lombardia nel palmares e dovrebbe essere il capitano della Cannondale).
*Dani Moreno (ottima alternativa a Purito in casa Katusha).
*Frank Schleck (il capitano della Trek dovrebbe essere Mollema ma lui è comunque uno che l'Amstel l'ha vinta).
*Albasini (altro spesso piazzato ma dovrebbe essere dietro a Gerrans e Matthews nelle gerarchie dell'Orica).
Quanto a Gallopin ed alla sua dimensione nelle corse a tappe, mi pare che sia entrato nella fase cruciale della sua carriera. Il fondo non gli manca, tiene bene in salita, deve però imparare a soffrire di più ed a mantenere la concentrazione. Indurain, cui certo non voglio e non posso paragonare Gallopin, arrivò decimo in classifica generale al sesto Tour, dopo avere recitato da comparsa nei primi 5 anni di professionismo. Diciamo che questa in corso e la prossima stagione, considerato che ha già 27 anni, ci faranno capire di che pasta è fatto. Tornando all'Amstel, in una giornata di grazia, a Frank Schleck , sia pure da tempo declinante,potrebbe riuscire il colpaccio?
EliminaSchleck è involuto perché si è ridotto a fare il gregario del fratello, specie nel 2009 e 2011 se non fosse stato la sua ombra avrebbe potuto fare meglio di un terzo e quarto posto al Tour e in genere dal 2007 in poi avrebbe potuto vincere di più, poi ne ha subito il rapido declino, ora che ha più spazio potrebbe anche ritrovare smalto anche se l'età che avanza e l'ingaggio di Mollema non giocano a suo favore, soprattutto contando che il calendario è identico o quasi (avrebbe potuto optare per il Giro anche se quest'anno non è molto invitante per gli scalatori essendo il più facile da tanto tempo a questa parte e con tanta cronometro). Lo scorso anno comunque ha fatto un buon dodicesimo al Tour pur non curando particolarmente la classifica e buttando via minuti su minuti la prima settimana quindi volendo può essere ancora competitivo ma bisogna vedere l'attuale condizione visto che ha corso molto poco quest'anno.
EliminaAggiungo una piccola curiosità, al via avremo ben 9 dei vincitori delle ultime 11 edizioni:
RispondiElimina*Rebellin (2004)
*Schleck (2006)
*Schumacher (2007)
*Cunego (2008)
*Gilbert (2010, 2011, 2014)
*Gasparotto (2012)
*Kreuziger (2013)
Notevole se si pensa che alla Roubaix c'erano solo Vansummeren e Terpstra, al Fiandre solo Devolder, al Lombardia lo scorso anno solo Purito e Gilbert, solo la Sanremo ha avuto un parco partenti così titolato con 9 vincitori sulle ultime 12 edizioni.
Il che nobilita la corsa. Al Fiandre ed alla Roubaix, in questo senso, ha pesato moltissimo la simultanea assenza dei dominatori delle ultime stagioni, Boonen e Cancellara.
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