Del gesto, imbarazzante, ho già scritto: non si getta a terra la maglia della propria squadra, che vale come la bandiera per un reggimento. Non so cosa sia realmente accaduto negli spogliatoi del Meazza dopo la partita con il Barcellona e non escludo che ci siano stati degli eccessi. Quel che conta, però, è il futuro. Mario Balotelli è sotto contratto con l'Inter sino al giugno del 2013. Vuole andar via, pare. Ma, non può. Un contratto impegna le parti e va rispettato. Balotelli è un giocatore dell'Inter, perché ha liberamente scelto di esserlo, dietro, peraltro, cospicuo ingaggio. Di talché per l'Inter deve giocare sino alla scadenza del contratto medesimo. Dovessero arrivare offerte per il suo cartellino, saranno valutate. Non quelle del Milan, però, o di un'altra squadra italiana, poiché l'Inter non può rinforzare la concorrenza. Mi auguro che Moratti tenga il punto.
Ma Balotelli è milanista? Perchè i cronosti spagnoli hanno detto proprio che è milanista e che è per questo che l'avevano escluso dalla lista dei convocati per diversi turni di campionato. Hanno detto che aveva cantato nello spogliatoio l'inno del Milan e i compagni, giustamente, si sono incazzati come delle belve! Tu ne sai qualcosa?
RispondiEliminaSi è detto anche questo. Ma, il motivo del dissidio è un altro: Balotelli gioca con troppa supponenza, con troppa indolenza, con troppe pause, si specchia troppo nel suo talento ed i compagni non hanno voglia di correre e sudare per lui.
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