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sabato 29 giugno 2024

Svizzera-Italia 2-0: Italia eliminata

Ottavi di finale degli Europei 2024. L'Italia, qualificata in extremis dal gol di Zaccagni, affronta la Svizzera. Gli elvetici dominano per più di mezz'ora e passano in vantaggio con un gol di Freuler, bravo a inserirsi. Azzurri frastornati, confusi, tatticamente disorientati e tecnicamente imprecisi. Nella ripresa si riparte con Zaccagni al posto di El Shaarawi. Gli elvetici raddoppiano subito con un gran tiro a giro di Vargas: calciatori italiani che giocano alle belle statuine. Impressionante. Poco dopo la Svizzera, incredula, sfiora l'autogol: palo. Esce Barella, affaticato, per Retegui. A 15 minuti dal novantesimo Scamacca spreca un'occasione colossale prendendo il palo da due passi. La Svizzera va ai quarti di finale con merito. L'Italia viene eliminata con disonore dopo una partita letteralmente non giocata. Scamacca è il peggior centravanti della storia della nazionale.

giovedì 5 gennaio 2012

Newcastle: la rivincita di Santon

Dev'essere destino che Santon debba faticare per imporsi. Passato frettolosamente dall'Inter, miope a non credere nei suoi mezzi da predestinato, al Newcastle, il capitano della nazionale under 21 ha faticato a trovare un posto in squadra. Anche per via di qualche infortunio e di un ambientamento non facile nel nord dell'Inghilterra. Fino allo scorso dicembre. Quando, complice un infortunio di Coloccini, ha cominciato a giocare titolare, continuando a farlo anche con il ritorno dello stesso Coloccini. Ieri, è stato protagonista nella vittoria per 3-0 del Newcastle contro il Man United. Santon, l'ho scritto molte volte, non potrà che diventare un campionissimo. Sicché, già che mi trovo, chiedo ancora le dimissioni di Branca. Uno che, dopo essersi fatto sfuggire Vargas, ora vorrebbe Tevez. Incomprensibile.

mercoledì 21 dicembre 2011

L'Inter cerca un mancino: Vargas o torna Recoba?

Non conosco questo Vargas, che si dice essere velocissimo, l'esterno mancino che dovrebbe restituire all'Inter di Ranieri la perduta rapidità, la profondità della manovra, il cambio di ritmo, necessario, oggi come sempre, per vincere le partite che contano. Ripeto, non lo conosco, ma ne so comunque abbastanza. Cileno, nazionale, sicché obbligato a faticose trasferte transoceaniche frequenti, bisognoso di ambientarsi in un calcio nuovo per lui, come quello europeo, in una squadra, l'Inter, che soffre spesso, ultimamente, di crisi di rigetto rispetto a nuovi innesti. Ne vale la pena? Meglio richiamare Recoba, che conosce il calcio italiano e l'Inter, che è fuoriclasse di là di ogni dubbio, che può fare l'ala finta, alla Corso, noblesse oblige, e che, quando scatta, lascia ancora l'avversario sul posto, nonostante gli anni, la pancetta e la poca voglia di allenarsi. Quella che, l'avesse avuta, sono grosso modo le parole che usò per lui Roberto Mancini, non il maggiore ammiratore di Recoba, sarebbe potuto diventare il numero uno al mondo. Prevenendo il dissenso che potrebbe suscitare questa mia proposta un poco paradossale, osservo che all'Inter, oggi, c'è Forlan, non molto più giovane del Chino, con meno colpi del Chino, meno carisma del Chino, meno tiro del Chino. Insomma, se proprio non si deve ringiovanire l'Inter, se c'è posto per Forlan, almeno riaccogliamo Recoba. Ci giocheremmo la Champions con  qualche speranza di arrivare fino in fondo.