Dopo il terzo posto del 1984, dietro Fignon e Hinault, e dopo il secondo posto del 1985, dietro Hinault, nel 1986 Greg LeMond, primo statunitense nella storia del ciclismo, si aggiudicò il Tour de France. L'anno precedente, quando a molti sembrava che potesse scalzare il compagno di squadra e capitano Hinault, LeMond si attenne, obbediente, agli ordini di scuderia. Hinault osservò ed apprezzò. Promettendo che l'anno dopo avrebbe ricambiato il favore. E andò così.
Tour de France 1986 |
Tuttavia, fu Hinault, dentro la formidabile compagine della squadra francese, La Vie Claire, a indossare per primo la maglia gialla, dopo l'undicesima tappa, da Bayonne a Pau, vinta da Pedro Delgado. Greg LeMond vinse il giorno successivo, ma strappò il simbolo del primato a Hinault soltanto nella diciassettesima tappa con arrivo a Serre Chevalier: vincitore di giornata fu lo spagnolo Chozas, LeMond arrivò terzo, a 6'26", assieme allo svizzero Zimmermann, Hinault, in crisi, solo tredicesimo a 9'47". I tre minuti abbondanti che perse da LeMond non li recuperò più, pur togliendosi la soddisfazione di vincere il giorno dopo sull'Alpe d'Huez, tagliando il traguardo un attimo prima dell'amico/rivale. In quell'edizione della Grande Boucle, furono tre i successi parziali di Hinault, come quelli del velocista italiano Guido Bontempi. Alla fine, a Parigi, primo LeMond con 3'10" su Hinault, secondo, e 10'54" sullo svizzero Urs Zimmermann, terzo. La Vie Claire piazzò quattro corridori tra i primi dieci della classifica generale. Oltre LeMond e Hinault, primo e secondo, anche lo statunitense Hampsten, quarto, e l'elvetico Niki Ruttiman, settimo.