Prime Olimpiadi asiatiche nel 1964, Giappone, Impero del Sol Levante, Tokyo. Gli Stati Uniti tornano a conquistare il primo posto nel medagliere, tenendo dietro l'Urss e, manco a dirlo, i padroni di casa del Giappone. L'Italia in pieno boom economico, si conferma ai vertici dello sport mondiale ed ottiene un lusinghiero quinto posto, assommando 10 ori, 10 argenti e 10 bronzi. Nell'atletica leggera, da segnalare la prepotente affermazione, con tanto di primato del mondo eguagliato, dello statunitense Bob Hayes nei 100 m: viene dal football americano e si vede, corsa non elegante ma potente ed efficace. Un altro americano compie un passo decisivo verso la leggenda sportiva. Si tratta del colossale lanciatore Al Oerter, che nel disco conquista il terzo dei suoi quattro ori olimpici consecutivi, stabilendo un primato che, una trentina di anni dopo, soltanto Carl Lewis saprà eguagliare nel salto in lungo. L'Italia si aggiudica l'oro nella 50 km di marcia con Pamich, mentre un bronzo tanto bello quanto inaspettato giunge, sui 400 ostacoli, da Salvatore Morale. Nel ciclismo, come da tradizione, l'Italia brilla e porta a casa tre ori. Nel calcio, poiché non c'è spazio per i professionisti occidentali, dominano ancora una volta i paesi dell'est socialista. Trionfa l'Ungheria del capocannoniere Ferenc Bene, già terza agli Europei di Spagna di quell'anno. (cfr. 1^ puntata, 2^ puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata, 6^ puntata, 7^ puntata, 8^ puntata, 9^ puntata, 10^ puntata, 11^ puntata, 12^ puntata, 13^puntata, 14^ puntata, 15^ puntata)