Barcellona asfaltato al Camp Nou: de profundis intonato allo snervante palleggio catalano. Lionello Messi eroe della decadenza del gioco del calcio fa tristezza. A brillare è il suo storico rivale, Cristiano Ronaldo, autore di una doppietta, che lo issa a quota 350 gol in carriera a soli 28 anni. Mourinho è l'artefice dell'impresa del Real Madrid. Il tecnico lusitano ha resistito ad una lunga campagna mediatica di dileggio, che avrebbe disarcionato qualunque altro allenatore. Il Real vola in finale di Coppa del Re e continuna a coltivare il sogno della decima Champions League. Il Barca, dopo la scoppola rimediata dal Milan, dimostra di conoscere una profonda crisi di gioco. Poi, potranno assegnare a Messi anche altri quattro palloni d'oro. Chissenefrega!
Quando si nomina lo special one, non si inotni troppo presto il "De Profundis". Gli uomini di Mourinho, perquanto distaccati in classifica, hanno dimostrato di poter competere con i catalani, quantomeno in una sfida diretta. Le merengues chiuderanno in crescendo la stagione agonistica. Ne sono convinto. Per quanto attiene Messi, continuo a pensare che certi giudizi siano troppo lusinghieri nei suoi riguardi. Il suo palmares è di livello assoluto, ma, nel calcio, non si vince da soli. Per di più, l'argentino gioca al fianco di svariati campioni del mondo. Diego rimane di un'altra categoria. I palloni d'oro ad oltranza non bastano da soli.
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