Fuori Sergio Ramos, che oscilla tra il guappo ed il caudillo, dentro una giovane promessa francese: arriva chiaro alla squadra il segnale di José Mourinho. A Madrid comanda ancora lui. Nonostante il disastroso inizio di stagione nella Liga. Ieri sera, prima giornata di Champions League, contro il Manchester City di Mancini, la sfida era cruciale per la stagione delle merengues. Doppio svantaggio rimontato e gol allo scadere del ritrovato Cristiano Ronaldo: Mourinho che entra in campo ed esulta scivolando sulle ginocchia. Immagine già vista, immagine vincente. La partita da vincere è stata vinta. E qualunque altro allenatore l'avrebbe persa. Qui sta la differenza tra Mourinho ed i suoi colleghi. Mourinho non subisce gli eventi, perché li affronta. E li domina.
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