Do di petto a fine stagione per il maggior tenore del tennis mondiale. Roger Federer il Grande trionfa, per la prima volta in carriera, a Parigi Bercy, ultimo torneo Masters 1000, che mancava alla sua prodigiosa collezione. Tolti i tornei di Roma e Montecarlo, dove ha patito la sindrome di Nadal. Supera Tsonga, beniamino di casa, in due set, per 6-1, 7-6 e si candida a vincere anche il Master, che scriverà la parola fine sul 2011, l'anno suo più difficile degli ultimi dieci. S'era detto, sul veloce al coperto, Federer è ancora il più forte. E, senza dubbio, è ancora il più forte nelle partite al meglio dei tre set. Per tornare a vincere uno Slam, il che credo accadrà assai presto, invece, deve ritrovare la concentrazione, che qualche volta, soprattutto quest'anno, gli ha fatto difetto. A Wimbledon, ad esempio, ha perso proprio da Tsonga, partendo da due set di vantaggio. Insomma, a 30 anni compiuti, la frontiera dei cinque set, quella dei tornei Slam appunto, è un poco più lontana. Ma, comunque, alla portata del suo talento.
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