Terzo set vinto a zero o, se preferite, perso a zero. Insomma, a Tokyo ha vinto lo scozzese Murray e perso la spagnolo Nadal, il che ci sta, attese le maggiori attitudini al cemento del britannico. Quello che lascia stupiti è il cedimento incondizionato del formidabile agonista maiorchino nel terzo set. Nessun gioco vinto equivale ad una resa prima piscologica e fisica che tattica e tecnica. Questo 2011 sta riscrivendo le gerarchie del tennis. Djokovic è il numero uno, Murray potrebbe presto diventare il numero due. Nadal, a 25 anni, è stanco come se ne avesse 30. Federer, infine, volendo gioca ancora il miglior tennis possibile, ma non sempre vuole. Non più, almeno, con la costanza che sarebbe necessaria.
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