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venerdì 18 marzo 2016

Storia #Olimpiadi: #LosAngeles1984. #CarlLewis il figlio del vento vince quattro ori come Owens nel 1936. Oro per Cova nei 10.000 m e per i fratelli Abbagnale nel "due con" di canottaggio

Le Olimpiadi tornano, nel 1984, a Los Angeles, dove si erano già disputate nel 1932: allora, l'Italia, con 12 ori ed altrettanti argenti e bronzi, aveva conquistato uno storico, mai più ripetuto secondo posto nel medagliere, dietro gli Stati Uniti. Che vincono, manco a dirlo, anche nel 1984, anche perché l'Urss resta a casa, ricambiando il boicottaggio subito ai giochi di Mosca 1980, seconda a sorpresa è la Romania, terza la Germania Ovest, mentre l'Italia guadagna un ottimo quinto posto, assommando 14 ori, 6 argenti e 12 bronzi. L'eroe della manifestazione è Carl Lewis, straordinario velocista e lunghista, che ripete i quattro ori quattro conquistati dal connazionale Jesse Owens a Berlino 1936: 100 m (9"99), 200 m (19"80, record olimpico), salto in lungo (8,54 m) e staffetta 4x100 (37"83, record mondiale). Lewis è alto e potente, elegante ed elastico, ha caviglie d'acciaio ed una naturale coordinazione, che gli otterrà il soprannome di "figlio del vento". Nei 200 m, Lewis incrocia Mennea, il primatista mondiale e campione olimpico in carica, che ha già 32 anni, molti per la velocità, soprattutto ai tempi, che chiude settimo in finale. Sara Simeoni, invece, d'oro come Mennea a Mosca, supera comunque i 2 m nel salto in alto e vince la medaglia d'argento. C'è, poi, quanto all'Italia, l'incredibile oro di Alberto Cova nei 10.000 m, che segue l'oro agli Europei del 1982 e l'oro ai primi mondiali di Helsinki nel 1983: una tripletta leggendaria. Dal mezzofondo, 1.500 m arriva anche l'oro di Gabriella Dorio. Le Olimpiadi di Los Angeles registrano anche il secondo oro di Sebastian Coe, in una tiratissima finale dei 1.500 m con i connazionali Ovett e Cram, come l'oro della nazionale di basket Usa, nella quale brilla la stella di un giovane Michael Jordan. Per l'Italia, c'è anche il primo oro olimpico nel canottaggio, categoria due con, dei fratelli Abbagnale con Peppino di Capua: è il principio di una leggenda sportiva immortalata nelle indimenticabili telecronache di Gianpiero Galeazzi (cfr. 1^ puntata2^ puntata3^ puntata4^ puntata5^ puntata,  6^ puntata7^ puntata8^ puntata9^ puntata10^ puntata11^ puntata12^ puntata13^puntata14^ puntata15^ puntata16^ puntata17^ puntata18^ puntata19^ puntata, 20^ puntata)

mercoledì 16 marzo 2016

Storia delle Olimpiadi (#Olimpiadi): #Montreal1976. La delusione di Mennea (19^ puntata)

Nel 1976 le Olimpiadi si tengono a Montreal, in Canada. L'Urss di Breznev domina il medagliere, precedendo la Germania Est, che ricorre, ma si scoprirà anni dopo, ad un uso sistematico del doping, ed agli Stati Uniti. C'è il boicottaggio della manifestazione da parte di molte nazioni africane. L'Italia continua nella sua parabola discendente, si classifica al quattordicesimo posto nel medagliere, assommando due ori, sette argenti e quattro bronzi. Klaus Dibiasi ottiene un leggendario terzo oro consecutivo, dopo quelli di Città del Messico e di Monaco, nei tuffi, piattaforma dai 10 m: è una delle pochissime soddisfazioni che toccano agli azzurri. Delude Pietro Mennea, che paga dazio alla responsabilità di favorito nei 200 m. Ottiene solo il quarto posto. Ma, saprà riscattarsi in modo straordinario. La sola medaglia per l'Italia, nell'atletica leggera, è quella d'argento conquistata da Sara Simeoni nel salto in alto: è l'inizio di una grande carriera per la Simeoni, che vincerà l'oro a Mosca 1980 e l'argento a Los Angeles 1984. Per restare all'atletica, nei 400 hs c'è la vittoria dello statunitense Edwin Moses, un prodigioso atleta che dominerà il decennio a venire, restando imbattuto tra il 1977 ed il 1987: Moses stabilisce il primato del mondo, correndo in 47"64. Fa qualcosa di ancora più grande, il cubano Juantorena, che, per la prima ed una volta nella storia dei giochi olimpici, vince sui 400 piani e sugli 800, l'ultima gara della velocità e la prima del mezzofondo: la sua falcata prodigiosa annichilisce gli avversari. Regina delle Olimpiadi è la ginnasta rumena Nadia Comaneci, che vince tre medaglie d'oro e vede assegnarsi numerosi "10" dalla giuria, comunicando un'idea di perfezione. (cfr. 1^ puntata2^ puntata3^ puntata4^ puntata5^ puntata,  6^ puntata7^ puntata8^ puntata9^ puntata10^ puntata11^ puntata12^ puntata13^puntata14^ puntata15^ puntata16^ puntata17^ puntata, 18^ puntata)