Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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sabato 26 agosto 2023
La 4x100 azzurra è argento a Budapest dietro gli Usa
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lunedì 18 luglio 2022
Eugene 2022: Fraser-Price regina dei 100 m
La giamaicana Shelly-Ann Fraser-Price ha conquistato, a Eugene 2022, il suo quinto oro mondiale sui 100 m. A parte Bubka, che vinse sei ori nel salto con l'asta, non mi viene in mente alcunché di paragonabile. E la Fraser, allora solo Fraser, cominciò a Berlino 2009. Se consideriamo che è stata, nei 100, anche oro olimpico a Pechino, che ha vinto un oro anche nei 200 ai mondiali del 2015, di nuovo a Pechino, che complessivamente vanta sette medaglie olimpiche, di cui due ori, e 12 mondiali, di cui 10 ori, distribuite tra 100, 200 e 400×100, se consideriamo tutto questo, dobbiamo riconoscerla come una delle massime atlete di sempre.
sabato 29 agosto 2015
Terzo oro per Bolt a Pechino 2015, undicesimo oro ai mondiali, trionfa con la Giamaica nella 4x100
Dopo 100 e 200, arriva l'oro, con la sua Giamaica, anche nella staffetta 4x100: è sempre strepitoso nella corsa lanciata. Usain Bolt fa bottino pieno come già a Berlino 2009 ed a Mosca 2013. Soltanto a Daegu, per la falsa partenza nei 100, con successiva squalifica, i suoi ori erano stati solo due. Undici ori mondiali per la saetta della Giamaica. Numeri impressionanti, come impressione ha fatto l'argento colto dalla staffetta cinese, una neofita della velocità. Terzi i canadesi. Gli italiani, che avevano un tempo una grande tradizione, argento ai primi mondiali di Helsinki, 1983, per esempio, hanno fatto male come in tutto questo mondiale di Pechino. Crisi nera per i colori azzurri.
domenica 18 agosto 2013
Mosca 2013: a Bolt anche i 200 m in 19"66
Sempre Usain Bolt, anche nel mezzo giro di pista. Dopo l'oro sui 100 m piani, a Mosca, mondiali di atletica leggera 2013, è arrivato, puntuale, anche l'oro sui 200 m, con il tempo ragguardevole di 19"66, lontano dal suo fantasmagorico primato di 19"19, ma pur sempre capace di raccontare di una supremazia che ormai dura dal 2008 e promette di diventare la più duratura della storia della velocità. D'altra parte, anche la connazionale Fraser ha colto a Mosca la doppietta 100/200. Questo pollo fritto di Giamaica dev'essere come la pozione di Asterix.
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venerdì 16 agosto 2013
Bolt e Fraser, la Giamaica domina la velocità a Mosca: è vera gloria?
Bolt è Bolt. Da Pechino 2008, sempre medaglia d'oro nei 100 metri piani nelle grandi rassegne internazionali, con l'eccezione dei mondiali di Daegu nel 2011, quando sopraggiunse una clamorosa squalifica per falsa partenza. Non meno lungo è il regno della connazionale Fraser, stessa distanza, sebbene non capace di arrampicarsi fino al primato del mondo, che appartiene ancora alla compianta Florence Griffith Joyner, che fermò il cronometro dopo clamorosi 10"49 a Seul. Bolt e la Fraser hanno vinto anche a Mosca: in 9"77 Bolt, in 10"71 la Fraser. Eppure, dopo lo scandalo doping abbattutosi sulla velocità giamaicana un mesetto fa, con Powell vittima illustre, resta qualche dubbio sull'entità delle loro imprese. Per carità, Bolt corre in modo meraviglioso, e la Fraser, sebbene il suo deltoide sia ragguardevole e le sue braccia siano meno leggiadre di quelle di Nausicaa, possiede una falcata ampia ed elegante. Tuttavia, i loro tempi, di questi tempi, non si mettono al riparo dal chiacchiericcio. Ora malevolo, ora insinuante. Speriamo, non profetico.
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martedì 16 luglio 2013
Giamaica doping: coinvolti Asafa Powell e Carter
Mi sono concesso qualche giorno di riflessione, prima di commentare la terribile notizia dei casi di doping, che si è abbattuta sull'atletica giamaicana, forse troppo frettolosamente indicata negli anni recenti come limpido esempio di sport pulito, popolare, musicale. Pollo fritto e musica reggae. Sì, forse, ma anche, abbiamo dolorosamente scoperto, doping, imbroglio, sofisticazione, maneggio. Colpiti, fra gli altri, Asafa Powell, il più continuo sprinter di tutti i tempi, capace di abbattere per 81 volte in carriera la soglia dei 10" nei 100 metri piani. Mai un do di petto nelle grandi competizioni internazionali, ma una continuità di rendimento che sembrava metterlo al riparo dal sospetto di aiuti illeciti. La longevità agonistica è, con la continuità di risultati, da sempre considerata se non una prova, almeno un forte indizio di pulizia di un atleta. Per carità, bisogna attendere le cosiddette controanalisi. Ma, insomma, Powell ed anche Carter, non l'ultimo arrivato della velocità, pare proprio che barassero. Ed è una brutta notizia. Perché, reggae o non reggae, anche in Giamaica, dove la vita scorre lenta e lontana dalle tentazioni dei paesi ricchi e panciuti, l'uomo fatica ad accettare i propri limiti. Certo, con il senno di poi, i deltoidi di Powell, gonfi a dismisura, qualche sospetto potevano anche autorizzarlo. Ma, il senno di poi, si sa, è una scienza tanto esatta quanto inutile. Spero soltanto di non sentir mai il nome di Bolt accostato al doping. Sarebbe veramente troppo.
sabato 11 agosto 2012
Olimpiadi di Londra: la Giamaica vince la 4x100 con clamoroso record del mondo. Ancora un oro per Bolt dopo 100 e 200
Strepitoso record del mondo della staffetta 4x100 della Giamaica. Un tempo da brividi, sotto la frontiera storica dei 37": 36"84. La frazione finale di Usain Bolt, a dispetto di un cambio schiacciato con Blake, è stata clamorosa. E pensare che la Giamaica era priva dell'infortunato Asafa Powell. I velocisti Usa sono rimasti in gioco per l'oro fino agli ultimi ottanta metri. Gatlin ha corso al meglio, ma, Bolt è di un'altra categoria. Bolt saluta Londra replicando i tre ori di Pechino. Sei ori olimpici assoluti per lui. Ma, Carl Lewis, nove ori olimpici in carriera, resta ancora lontano. La loro corsa lanciata, però, si somiglia molto: straordinariamente redditizia.
venerdì 10 agosto 2012
Olimpiadi di Londra: secondo oro per Bolt, quinto della carriera. Dominio giamaicano
Dominio giamaicano. Un podio tutto caraibico, gli statunitensi pagano dazio duramente. Non succedeva da Mosca 1980, quando gli Usa, però, erano assenti per boicottaggio. Bolt ha trionfato a dispetto della solita partenza alla camomilla. Corsa superba la sua, decelerando negli ultimi metri, sicuro che Blake non avrebbe potuto rimontarlo. Bolt ha corso in 19"32, lo stesso tempo, allora primato del mondo, con il quale Michael Johnson vinse ad Atlanta nel 1996. Insomma, oro nei 100 e nei 200, per Bolt, come a Pechino. Quinto oro olimpico assoluto. Il sesto arriverà, a meno di clamorose sorprese, domenica dalla staffetta 4x100. Nella velocità Bolt è andato oltre Carl Lewis. Ma, Lewis era formidabile anche nel salto in lungo, quattro ori olimpici consecutivi, segno di una versatilità che a Bolt manca.
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