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mercoledì 18 settembre 2024

Addio Totò Schillaci, eroe di Italia '90

Azeglio Vicini aveva scelto Andrea Carnevale come centravanti dell'Italia ai mondali di casa del 1990. Nella partita inaugurale contro l'Austria di Polster e Rodax, tuttavia, il risultato non si schiodava dallo 0-0 iniziale. E lo stadio Olimpico di Roma fremeva d'impazienza. Al 75', esce Carnevale, che la prende male come Chinaglia ai mondiali del 1974: non giocherà più. Entra Schillaci, che, quattro minuti dopo, incorna di testa un cross di Vialli. Gol. Esplode il tifo azzurro. Sono iniziate le notti magiche, quelle del titolo della canzone di Edoardo Bennato e Gianna Nannini, colonna sonora di un'estate struggente e irripetibile. Schillaci segnerà altri cinque gol in quel mondiale: contro la Cecoslovacchia, nella terza partita del girone eliminatorio; contro l'Uurguay agli ottavi; contro l'Irlanda ai quarti, contro l'Argentina, che ci eliminerà dolorosamente ai rigori, in semifinale; contro l'Inghilterra nella finale, vinta, per il terzo posto. Sarà il capocannoniere di Italia '90 e finirà secondo al pallone d'oro, dietro al campione del mondo Lothar Matthaeus.  


Centravanti veloce e istintivo, dal tiro potente e improvviso. Visse in poche settimane tutto il meglio di una carriera cominciata in provincia. Palermitano di nascita, si affermò nel Messina di Scoglio e poi di Zeman. Nel 1989, l'approdo alla Juve di Zoff: 15 gol in Serie A, vittoria di Coppa Italia e Coppa Uefa e convocazione in nazionale. Dopo la sbornia emotiva dei mondiali, che lo fecero conoscere in tutto il mondo, cominciò un rapido declino. Era forse impossibile mantenersi all'altezza di quella furia realizzativa che l'aveva animato e scosso a Italia '90. Nel 1992 passò all'Inter, quindi, dall'aprile del 1994, l'esilio esotico in Giappone. Quegli occhi spiritati, che lampeggiarono sei volte in quel mondiale magico e sfortunato, non si videro più.


Schillaci è mancato oggi, dopo una lunga malattia. Non aveva ancora 60 anni. Che la terra gli sia lieve.

martedì 9 giugno 2020

Italia-Austria 1-0: Schillaci. Accadeva 30 anni fa. La prima delle "notti magiche"

Sono passati 30 anni, dal 9 giugno 1990, debutto della nazionale italiana di Azeglio Vicini ai mondiali di casa, che quella squadra avrebbe potuto e dovuto vincere, salvo fermarsi ad un passo dalla gloria.

Campionato mondiale di calcio 1990 - Wikipedia
Nazionale Italiana, Italia '90

All'Olimpico di Roma, alle ore 21 di un sabato ch'era stato sereno e soleggiato, l'Italia affrontava l'Austria guidata da Hickersberger: squadra solida, che aveva nel capitano Tony Polster, già possente centravanti del Torino, in quel momento in forza al Siviglia, il suo leader tecnico e morale.


Quell'Italia aveva la miglior difesa al mondo, tra le più efficaci e meglio assortite mai viste, tanto da tenere imbattuta la propria porta per quasi sei partite di quel mondiale, sino al beffardo gol di Caniggia in semifinale. Zenga in porta, Bergomi terzino destro marcatore, Ferri stopper, Maldini terzino sinistro, Franco Baresi libero! Il centrocampo viveva della regia di Giuseppe Giannini, scortato dalla corsa di De Napoli, con Donadoni ala destra e Ancelotti interno. Ecco, il centrocampo, che poi Vicini avrebbe cambiato più volte, era forse il reparto meno brillante. Ma, i problemi, all'inizio, ci furono davanti. Vicini partì con Vialli e Carnevale di punta. Ma, i due non facevano coppia. Carnevale era meno forte di Serena, tenuto in panchina, e Vialli, cominciò a capirsi quella sera, era sopraffatto dalla tensione. Avrebbe dovuto essere il suo mondiale. Fu invece il mondiale di Schillaci.


Salvatore Schillaci - Wikipedia
Salvatore Schillaci


Sì, perché al netto di una lunga prevalenza territoriale e di un controllo facile del gioco, l'Italia stentava a trovare il gol e c'era odore di beffa. Del resto, l'Argentina campione del mondo uscente aveva appena perso la partita inaugurale contro il Camerun. Al 75', Vicini toglie Carnevale per Schillaci. Carnevale reagisce male alla sostituzione, come Chinaglia contro Valcareggi nel 1974: non entrerà più in squadra. E Schillaci, 1,75 m, quattro minuti più tardi riceve a centro area un cross di Vialli e segna il gol della vittoria, in saltando in mezzo a due colossi austriaci. Stagione pazzesca per lui, dopo tanta gavetta nelle serie inferiori. Con la Juve di Zoff ha appena vinto Coppa Italia e Coppa Uefa. Al mondiale segnerà altre cinque reti, laureandosi capocannoniere del torneo.

Mondiali di calcio d'Italia '90
Roma, Stadio Olimpico, sabato 9 giugno 1990, ore 21:00

Italia-Austria 1-0 (0-0)

Italia: Zenga (Inter), Bergomi (Inter) -cap.-, Maldini P. (Milan), Ancelotti (Milan), Ferri II (Inter), Baresi II (Milan), Donadoni (Milan), De Napoli (Napoli), Vialli (Sampdoria), Giannini (Roma), Carnevale (Napoli) - Sostituzioni: 46' De Agostini (Juve) per Ancelotti; 75' Schillaci (Juve) per Carnevale (Napoli). All.: A. Vicini

Austria: Linderberger, Russ, Streiter, Aigner, Pecl, Schottel, Artner (62' Zask), Linzmaier (77' Hortnagl), Ogris, Herzog, Polster -cap.-. All.: J. Hickersberger

Arbitro: Wright (Brasile)

Rete: 79' Schillaci (Italia)

Spettatori: 72.303 paganti

martedì 29 maggio 2012

Definitiva la lista dei 23 azzurri per Euro 2012: Prandelli ha sbagliato ad escludere Destro

Esclusi Ranocchia e Destro dalla lista dei 23 azzurri per gli Europei del 2012. Del difensore nerazzurro, incappato nella peggiore stagione della carriera si sapeva. Giù di forma, non avrebbe garantito un alto rendimento. Ma, Destro meritava di essere tra i prescelti. Unico centravanti di ruolo e capace di grandi giocate. Preferirgli Borini è stato un errore. Ma i ct italiani, chissà perché?, prediligono i giocatori generosi, alla Graziani, alla Carnevale, a quelli di talento puro. Borini è di quella categoria: corsa, contrasti, impegno. Chi sarà il centravanti italiano ora, Di Natale, che di testa non la prenderà mai? O Balotelli, che rende al meglio svariando su tutto il fronte offensivo? Destro meritava la convocazione. Speriamo che la nazionale non paghi questo grossolano errore di valutazione di Prandelli.