Tripletta nella finale del mondiale per club, contro il Kashiwa, sorprendente squadra giapponese, la cui prova, da sola, vale più di dieci trattati di storia militare a spiegare la proverbiale irriducibilità nipponica. Ma, questo Cristiano Ronaldo, l'esempio più vicino alla perfezione dell'ambizione applicata allo sport, oltre al grande talento di cui scoppia, ha chiuso i conti con una tripletta, che impreziosisce il suo anno d'oro: Champions League con il Real Madrid, Europei con il Portogallo, e da capitano, Mondiale per club, ancora con il Real Madrid. E la bellezza di 576 gol in carriera. Tanto che il quarto pallone d'oro, vinto davanti a Messi e Griezmann, pare quasi un dettaglio.